Carrick non si fa prendere dall'euforia
venerdì 22 febbraio 2013
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Con il ritorno degli ottavi tra Manchester United FC e Real Madrid CF in mente, Michael Carrick non si fa trasportare troppo dall'idea di poter giocare la finale a Wembley.
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Dopo l'emozionante partita nella capitale spagnola, nulla separa Manchester United FC e Real Madrid CF in vista del ritorno degli ottavi a Old Trafford. Per il centrocampista Michael Carrick l'incontro, che definisce "super speciale", verrà con ogni probabilità deciso da un lieve margine, ma se lo United dovesse scivolare non sarebbe per mancanza di ambizione.
"A questo punto della competizione, quando due squadre come queste si affrontano, certe volte può essere davvero combattuta, e le partite possono essere vinte o perse per piccoli dettagli", ha detto il 31enne. "Ovviamente noi giocheremo la nostra partita e proveremo a segnare, ma certe volte semplicemente non è possibile specialmente in gare come questa. Sono certo che il Real stia pensando la stessa cosa".
E' stato praticamente inevitabile che Cristiano Ronaldo − che ha passato sei scintillanti anni a Old Trafford prima di trasferirsi in Spagna nel 2009 − lasciasse il segno a Madrid, insaccando magistralmente di testa e pareggiando dopo la rete di Danny Welbeck. "Tutti rispettano quello che ha fatto al club e quanto sia stato bravo", ha detto Carrick, che ha alzato il trofeo europeo più ambito con l'aiuto del portoghese nel 2008.
I Reds hanno trionfato in Europa per la prima volta nel 1968, superando l'SL Benfica nei supplementari proprio nello stadio dove si disputerà la finale di questa stagione. Portando l'orologio avanti fino al 2011, si trova Carrick dalla parte dei perdenti dopo la vittoria dell'FC Barcelona contro il suo United per 3-1 a Wembley. Vendicare quella sconfitta non è nella mente di Carrick, però.
"Non possiamo risistemare le cose perché quella partita ormai è andata. Abbiamo altro da raggiungere e proveremo a dare il massimo per farlo", ha detto. "Ovviamente essere a Wembley è un incentivo in più, ma non guardiamo troppo avanti. Siamo ben consapevoli della partita che ci aspetta".
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