Nesta a testa alta
mercoledì 4 aprile 2012
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L'esperto difensore del Milan sa di aver dato tutto contro "la squadra più forte al mondo", ed è convinto che i rossoneri abbiano le potenzialità per ridurre il gap con i catalani.
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Alessandro Nesta sa di poter uscire "a testa alta" dopo la sconfitta per 3-1 contro l'FC Barcelona al Camp Nou, risultato che porta i detentori in semifinale di UEFA Champions League per la quinta stagione consecutiva.
L'esperto difensore centrale era stato determinante quando i Rossoneri avevano fermato Lionel Messi e compagni sullo 0-0 all'andata, ma stavolta c'è stato poco da fare contro i due rigori dell'argentino e il terzo gol ad opera di Andrés Iniesta nella ripresa.
Nesta è convinto che sia stato proprio Messi a fare la differenza. "Con tutto il rispetto per gli altri giocatori del Barcellona, credo che Messi sia il 70% di questa squadra - ha detto l'ex nazionale azzurro -. Quando il loro possesso palla è sterile lui scatta. E riesce a farlo 70 volte a partita rendendo la vita impossibile agli avversari".
Proprio un'accelerazione di Messi, che aveva rubato palla a Philippe Mexès a centrocampo, ha portato al primo rigore del Barcellona. "Mi dispiace perché il primo gol è nato proprio da una mia palla persa - ha detto il francese in campo per l'infortunato Thiago Silva -. Però è difficile giocare contro di loro perché ti pressano sempre rendendo difficile far partite l'azione da dietro. Però abbiamo rimesso in piedi la partita e credevamo di poter colpire ancora.. Poi è arrivato quel secondo rigore".
Dopo il pareggio di Antonio Nocerino, infatti, è stato Nesta a causare il secondo penalty della serata per una trattenuta su Sergio Busquets, episodio che il 36enne considera decisivo. "Il Barcellona è forte quando ha spazi e può giocare il suo calcio - ha spiegato Nesta -. Al momento ci sono differenze tra le due squadre, ma credo che il Milan abbia la potenzialità per ridurle. Anche oggi potevamo batterli fossimo stati più precisi nelle ripartenze".
Nesta non ha però rimpianti, anche perché il Milan affrontava la squadra più forte al mondo. "Siamo stati sfortunati a pescare subito il Barcellona - ha detto -. Ma almeno sappiamo di uscire contro i migliori. Siamo venuti qui con una possibilità dopo il risultato dell'andata e ce la siamo giocata fino in fondo. Personalmente credo di poter lasciare il campo a testa alta, ho 36 anni ma ho dato tutto sul campo. Adesso dobbiamo pensare a vincere il campionato, siamo davanti e manca solo l'ultima spinta".