Ramsey ha l'acquolina in bocca
lunedì 31 ottobre 2011
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Dopo aver segnato il gol della vittoria contro il Marsiglia, il centrocampista cerca un nuovo successo e altre reti per portare l'Arsenal agli ottavi di finale di UEFA Champions League.
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Dopo il gol in extremis contro l'Olympique de Marseille, Aaron Ramsey dell'Arsenal FC spera di ripetersi martedì, quando le due squadre si incontreranno nuovamente alla quarta giornata di UEFA Champions League.
Grazie alla rete di Ramsey, la formazione londinese ha strappato un 1-0 e si è piazzata in vetta al Gruppo F. Un'altra vittoria contro l'OM regalerebbe ai Gunners la certezza di un posto agli ottavi: "Abbiamo sempre pensato di poter battere chiunque - commenta Ramsey -. Il gol è stato importante e ci ha messi in buona posizione".
L'undici di Arsène Wenger è reduce dal 5-3 in campionato sul Chelsea FC, ottava vittoria nelle ultime nove gare: "È stata una vittoria incredibile - commenta il capitano del Galles -. Abbiamo creato tante occasioni e le abbiamo sfruttate. Sabato abbiamo dimostrato di cosa siamo capaci contro le grandi squadre".
Pur avendo iniziato male in campionato (quattro punti in cinque partite), l'Arsenal e Ramsey in particolare sembrano essere tornati sul binario giusto. Il giocatore, 20 anni, ha conquistato un posto da titolare, disputando le ultime nove partite di campionato su 10 e quattro gare europee compresi gli spareggi.
A Marsiglia, Ramsey è entrato dalla panchina ma ha avuto un grande impatto: il gol segnato non fa altro che mettergli l'acquolina in bocca: "Mi piace arrivare in area. Il mio obiettivo è arrivare in doppia cifra, perché segnare è sempre bello".
Se qualcuno lo ha già paragonato a Cesc Fàbregas, Ramsey non esita a smentirlo: "Cesc era un giocatore diverso - commenta il centrocampista -. Ha dato molto a questa squadra, ma anch'io spero di aiutarla a mio modo e di avere qualche occasione per segnare".
Wenger, nel frattempo, ammira il modo in cui Ramsey ha recuperato da una frattura alla gamba contro lo Stoke City FC (febbraio 2010) che poteva fargli concludere la carriera: "La gente dimentica che Aaron è tornato in squadra dopo un anno di assenza. Il fatto che stia migliorando è assolutamente normale, ma che sia tornato alla piena condizione è straordinario. Eravamo preoccupati che l'infortunio potesse avere qualche ripercussione psicologica, ma lui le ha superate alla grande. Sono molto colpito".