Shakhtar spuntato, punto d'oro per l'APOEL
mercoledì 28 settembre 2011
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FC Shakhtar Donetsk - APOEL FC 1-1
In svantaggio a sorpresa ad opera di Ivan Tričkovski, i padroni di casa trovano il pareggio con Jadson, dominano ma non riescono a piegare l'APOEL.
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L’FC Shakhtar Donetsk domina contro l'APOEL FC nel Gruppo G di UEFA Champions League ma porta a casa solo un punto.
Per un’ora lo Shakhtar è sembrato sempre sul punto di passare in vantaggio, ma al 61’, a sorpresa, è Ivan Tričkovski a segnare per l’APOEL. Le speranze cipriote di bissare il successo della prima giornata contro l’FC Zenit St Petersburg svaniscono dopo solo 3 minuti ad opera di Jadson, ma l’APOEL resiste fino alla fine e conquista un pareggio prezioso che gli permette di portarsi al primo posto del girone con un punto di vantaggio su Zenit e FC Porto.
In mancanza dei centrali difensivi Dmytro Chygrynskiy e Yaroslav Rakitskiy, espulsi nella prima gara persa in casa del Porto, Mircea Lucescu, tecnico dello Shakhtar, schiera insieme per la prima volta in questa stagione Olexandr Chyzhov, esordiente in Champions League, e Olexandr Kucher. La squadra ucraina mette sotto pressione l’APOEL; un tiro di Willian da lontano obbliga subito Dionisios Chiotis alla parata.
Al 7’, l’APOEL perde Gustavo Manduca (probabile guaio muscolare), sostituito da Constantinos Charalambides. Lo Shakhtar ha il dominio del gioco ma non riesce a trovare il varco giusto.
Henrik Mkhitaryan scambia alla perfezione con Luiz Adriano, che gli restituisce la palla di tacco, ma non riesce a battere Chiotis. Tomáš Hübschman, su azione susseguente a una punizione calciata sulla barriera, alza troppo la mira, e lo stesso fa, poco dopo, Adriano, da distanza ravvicinata. Darijo Srna spedisce di pochissimo a lato su cross di Willian. Prima dell’intervallo è Chiotis a uscire coraggiosamente sui piedi di Mkhitaryan e a sventare la minaccia.
Nella ripresa la musica non cambia, con Willian e Alex Teixeira spine nel fianco della difesa cipriota. Contro ogni pronostico, l’APOEL passa in vantaggio. Tričkovski passa a Charalambides e chiude il triangolo battendo Olexandr Rybka, fino a quel momento inoperoso.
Lo Shakhtar impiega solo tre minuti per pareggiare. Willian dalla destra lascia partire l’ennesimo cross rasoterra, che viene prima deviato leggermente da Teixeira e quindi trasformato nel gol dell'1-1 da Jadson, che non perdona un incolpevole Chiotis. Il portiere ospite, nel finale, si supera sul subentrato Douglas Costa. Dalla parte opposta Rybka nega al subentrato Esteban Solari il gol di un’immeritata vittoria.