Messi porta il Barça in pole
mercoledì 27 aprile 2011
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Real Madrid CF - FC Barcelona 0-2
I blaugrana battono il Real Madrid in trasferta e si avvicinano a Wembley: decide la doppietta del Pallone d'Oro dopo l'espulsione di Pepe nella ripresa.
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E’ ancora nel segno del FC Barcelona “El Clásico”. Al Santiago Bernabéu, nella semifinale di andata di UEFA Champions League, i blaugrana battono 2-0 a domicilio il Real Madrid CF, grazie alla doppietta realizzata nella ripresa da Lionel Messi, che raggiunge quota 11 reti nella manifestazione. Un risultato che avvicina sensibilmente la squadra di Pep Guardiola alla finale di Wembley.
Il derby spagnolo, il quarto della stagione dopo i due di campionato e quello nella finale di Coppa del Re, ha detto dunque nuovamente Barça, che ha offerto un’ennesima, straordinaria dimostrazione di forza. Gli uomini di Guardiola potranno dunque giocare per due risultati su tre nel ritorno, in programma tra sei giorni al Camp Nou; Josè Mourinho, invece, non potrà nemmeno contare nella seconda semifinale su Pepe, espulso al 61’, e su Sergio Ramos.
Mourinho, orfano dello squalificato Ricardo Carvalho, presenta un Real abbastanza “abbottonato”. Karim Benzema, Gonzalo Higuaín, Kaká ed Emmanuel Adebayor si accomodano in panchina, davanti Mesut Özil agisce alle spalle di Cristiano Ronaldo e Ángel Di María mentre Pepe è schierato centrale di centrocampo. Dalla parte opposta Guardiola non può contare su Andrés Iniesta, Éric Abidal, Maxwell e Adriano Correia: Carles Puyol è schierato laterale sinistro di difesa, Javier Mascherano agisce da centrale nel pacchetto arretrato.
Il primo tiro nello specchio della porta è di Xavi Hernández, che dopo quattro minuti calcia bene al volo, ma Iker Casillas blocca senza problemi. Stesso esito sul ribaltamento di fronte per la conclusione di Ronaldo, che Víctor Valdés controlla agevolmente. Il primo brivido il Bernabéu lo corre all’11’. Lo spunto di David Villa sulla fascia destra è incontenibile, el “Guaje” si accentra ma il suo sinistro termina fuori di un soffio.
Al 24’ altra grande occasione per i campioni di Spagna. Messi verticalizza stupendamente per Xavi Hernández, tenuto in gioca da Álvaro Arbeloa, ma Casillas è bravissimo e si salva in due tempi sul destro del centrocampista. La gara è spezzettata, le squadre ricorrono spesso al fallo per interrompere la trama avversaria. Nel recupero si fa vedere finalmente il Real Madrid. Valdés si oppone alla conclusione di Ronaldo e respinge anche il tap-in di Özil, anche se il fantasista tedesco era in fuorigioco.
Mentre le squadre si dirigono verso gli spogliatoi, c’è un po’ di parapiglia nel tunnel: ne fa le spese José Manuel Pinto, portiere di riserva del Barça, espulso dall’arbitro Wolfgang Stark. Nella ripresa, Mourinho decide di dare più peso all’attacco: fuori Özil, dentro Adebayor. La prima azione pericolosa è comunque dei blaugrana, ma il tiro di Messi è respinto; dalla parte opposta ci prova Xabi Alonso praticamente da centrocampo, ma la mira è imprecisa.
Al 51’ c’è un malinteso in area tra Gerard Piqué e Puyol, ma il capitano del Barça riesce a opporsi al tiro di Ronaldo. Vengono ammoniti nel giro di pochi minuti prima Ramos (diffidato, salterà il ritorno) e poi Mascherano. Al 61’, però, i padroni di casa restano in dieci: il direttore di gara mostra infatti il rosso a Pepe, per un duro intervento su Dani Alves. Viene allontanato anche Mourinho per proteste. Al 65’ i padroni di casa si rendono comunque pericolosi: sulla punizione di Xabi Alonso, Ronaldo svetta bene ma non inquadra lo specchio.
Tre minuti dopo altro grande spunto di Villa. Stavolta l’attaccante della nazionale spagnola si accentra partendo da sinistra, ma sul suo destro Casillas è reattivo: Pedro Rodríguez prova a ribadire di testa in rete, ma il pallone termina alto. Cambia anche Guardiola, che getta nella mischia l’olandese Ibrahim Afellay proprio al posto di Pedro Rodríguez. E la mossa, al 77’, porta frutto.
L’ex PSV Eindhoven punta Marcelo e lo supera in velocità, Messi anticipa Ramos e di sinistro insacca infilando il pallone sotto le gambe di Casillas. Per il Pallone d’Oro si tratta del 35esimo gol in 35 partite di UEFA Champions League. L’argentino, però, non è sazio e dopo nove minuti arriva subito a 36. A tre minuti dalla fine fa tutto da solo, supera con un misto di tecnica e velocità quattro avversari e deposita in rete di destro, andando a esultare sotto lo “spicchio” dei tifosi del Barcellona. La squadra di Guardiola senta già profumo di finale…