Mourinho resta coi piedi per terra
martedì 5 aprile 2011
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Il Real Madrid CF ha un piede in semifinale dopo il 4-0 rifilato al Tottenham, ma il portoghese non dà ancora nulla per scontato, mentre Harry Redknapp sa che gli Spurs avranno "una montagna da scalare" al ritorno.
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Il Real Madrid CF ha già un piede nelle semifinali di UEFA Champions League, traguardo che non centra dal 2002 - dopo il 4-0 rifilato al Tottenham Hotspur FC e José Mourinho ha voluto esprimere tutta la sua solidarietà all'amico e rivale Harry Redknapp. Il tecnico degli Spurs ha spiegato che dopo l'espulsione di Peter Crouch sarebbe servito "un miracolo" e che il forfait di Aaron Lennon ha pesato molto sull'economia della gara.
José Mourinho, allenatore Real Madrid
A certi livelli è difficile per qualsiasi squadra giocare tanto tempo in inferiorità numerica. Ho affrontato il Barcellona in dieci uomini e la squadra non ha potuto fare altro che difendersi. Abbiamo meritato la vittoria, ma sono dispiaciuto per i nostri avversari, perché so come ci si sente quando si perde un giocatore e non si può interpretare una gara come si vorrebbe. In ogni caso, non siamo ancora in semifinale.
Sarà importante avere tutti i giocatori a disposizione per la gara di ritorno. Infortuni e squalifiche giocano un ruolo importante a questo punto della stagione. Non si vincono trofei con i giocatori squalificati. Il rientro di Kaká è un'ottima notizia, è un giocatore che conosce bene la Champions League e questo tipo di sfide. [Gonzalo] Higuaín è un grande goleador e abbiamo bisogno di lui. Ora dobbiamo valutare le condizioni di Cristiano Ronaldo e Marcelo, ma a prima vista sembrano stare bene.
Tutta la mia solidarietà va a Redknapp. So cosa vuol dire giocare in dieci in Champions League. Se si è in vantaggio ci si può difendere, ma altrimenti diventa una missione impossibile. Il tottenham cercherà di rifarsi nella gara di ritorno e farà di tutto per vincere a White Hart Lane. Ci sarà da lottare, questo è sicuro.
Harry Redknapp, allenatore Tottenham
E' stata una serata da dimenticare. Abbiamo perso Aaron Lennon a una manciata di minuti dal fischio di inizio, poi siamo rimasti in dieci quasi subito. Per giocarsela su questo campo in inferiorità numerica servirebbe un miracolo. Per noi è stata una montagna impossibile da scalare. Nel primo tempo abbiamo retto bene nonostante l'uomo in meno, poi ci sono mancate le gambe. Gareth Bale aveva i crampi e abbiamo perso anche Ćorluka, così abbiamo finito sulle ginocchia. Davvero una brutta serata.
Lennon non si è sentito molto bene per tutta la giornata e non me la sono sentita di rischiarlo. Non aveva la forza per scendere in campo e rendere al massimo. Dopo il riscaldamento non era in condizione di giocare, non c'era nulla che potessimo fare. Era triste, ma mi ha spiegato che non avrebbe retto nemmeno per cinque minuti.
Ribaltare un 4-0 contro il Real Madrid è quasi impossibile, ma non è ancora finita, anche se l'impresa è disperata. essere arrivati fin qui ha comunque rappresentato una grande esperienza per noi e dopotutto, non è ancora finita.