Baía l'esempio per il Porto
domenica 5 aprile 2009
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Cinque anni fa una vittoria contro il Manchester United diede al Porto la spinta necessaria per vincere la UEFA Champions League. Le due squadre si affrontano martedì e Baía pensa che la storia si possa ripetere.
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L’FC Porto si appresta a scendere in campo nei quarti di finale della UEFA Champions League per la prima volta da quando ha vinto la competizione nel 2003/04. La bandiera del club Vítor Baía rievoca quell’inaspettato trionfo e il momento in cui la squadra “ebbe la consapevolezza che potevamo diventare campioni d’Europa” – dopo il successo sul Manchester United FC, avversario di questa settimana.
'Euforia contagiosa'
“Eravamo in preda all’euforia, come se fossimo ritornati bambini -. Ha raccontato l’ex portiere Baía, ripensando a quella serata di Gelsenkirchen, quando il Porto si sbarazzò dell’AS Monaco FC per 3-0 conquistando per la seconda volta il titolo continentale-. Un’euforia contagiosa, un momento unico, che rimarrà scolpito nella storia dell’FC Porto e nelle nostre memorie. Un traguardo che i giocatori di tutto il mondo vorrebbero raggiungere, e noi abbiamo avuto il privilegio di farlo”.
La svolta
Quel successo arrivò contro ogni aspettativa. La squadra di José Mourinho aveva superato la fase a gironi senza destare troppo scalpore, e aveva cominciato a farsi notare solo dopo aver riportato la significativa vittoria contro il Manchester United, negli ottavi. In vantaggio per 2-1 dopo l’andata, all’Old Trafford il Porto era ad un passo da abbandonare la competizione per la regola dei gol in trasferta, ma ci fu un colpo a sorpresa. “Avevamo molta fiducia nelle nostre capacità – ha affermato Baía, oggi 39enne -. Se non avessimo segnato all’inizio avremmo segnato alla fine. Siamo andati in gol proprio nelle battute finali (con Costinha). La gente probabilmente si ricorda ancora di Mourinho che corre lungo la linea laterale per festeggiare con i giocatori. Quell’immagine non morirà mai. E’ stato allora che abbiamo capito che potevamo veramente diventare campioni d’Europa”.
Giovani con carattere
Spostiamoci in avanti di cinque anni e vediamo come la squadra del 2009 si trovi in una situazione ben conosciuta prima di un altro incontro con lo United, questa volta nei quarti. Pur essendo campioni del Portogallo, dopo aver perso due delle prime tre partite nella UEFA Champions League, erano in pochi a pronosticare che potesse precedere l’Arsenal nella fase a gironi, per poi superare il Club Atlético de Madrid negli ottavi. “La squadra, è giovane, ma ha mostrato una grande maturità nei momenti decisivi – ha dichiarato Baía, che ora trascorre il suo tempo tra l’incarico di direttore sportivo del Porto e il completamento di un corso di laurea all’università -. Il merito va a tutte le persone che lavorano nel club. L’ultima partita, contro l’Atlético Madrid, ci ha dato una grande fiducia facendoci capire che anche questa volta possiamo superare il turno”.
Fiducia
Lo United, tuttavia, rappresenta un ostacolo molto arduo, essendo, secondo Baía, una squadra “più forte e più equilibrata” di quella che il Porto superò nel 2004. Ha poi proseguito: “Hanno sempre avuto grandi giocatori, ma allo stato attuale dispongono di ottimi elementi in ogni ruolo. Non è un caso che stiano difendendo il titolo di campioni d’Europa, ma noi crediamo che sia possibile proseguire il cammino. Crediamo di poter arrivare in semifinale e ripetere l’impresa del 2004”.
Un anno indimenticabile
Nel corso dei suoi 18 anni da professionista Baía ha conosciuto molti successi, al suo attivo ha un bottino di 31 trofei. Tra questi titoli figurano tutte e tre le più importanti competizioni europee per club, e questo lo rende il nono, e probabilmente l’ultimo giocatore ad aver raggiunto questo triplice traguardo. Avendo vinto la Coppa UEFA 12 mesi prima con il Porto e la Coppa delle Coppe nel corso della sua permanenza di due anni all’FC Barcelona, tra il 1996 e il 1998, la UEFA Champions League ha rappresentato il trofeo più prestigioso. “Abbiamo raggiunto qualcosa di straordinario con una squadra delle dimensioni del Porto ed è stato proprio un anno fantastico”, ha dichiarato. Il tempo dirà se la squadra attuale sarà in grado di ripetere quell’impresa.