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Mutu e Gilardino esaltano la Fiorentina

ACF Fiorentina – SK Slavia Praha 2-0
Con una punizione-gioiello del romeno e un gol di testa del nuovo acquisto, i Viola piegano lo Slavia.

Mutu e Gilardino esaltano la Fiorentina
Mutu e Gilardino esaltano la Fiorentina ©Getty Images

Dopo otto anni di assenza, si avvicina il ritorno in UEFA Champions League dell’ACF Fiorentina. Allo stadio Artemio Franchi, nell’andata del terzo turno preliminare, la squadra di Cesare Prandelli supera 2-0 l’SK Slavia Praha grazie alle reti, una per tempo, di Adrian Mutu e Alberto Gilardino – all’esordio in maglia Viola in gara ufficiale – e ipoteca la qualificazione. Tra due settimane, nella gara di ritorno, sarà sufficiente difendere il rassicurante vantaggio.

Gamberini out
Come previsto alla vigilia, Alessandro Gamberini è fuori causa per un fastidio muscolare: al suo posto al centro della difesa c’è il danese Per Krøldrup. In panchina per scelta tecnica Marco Donadel, al quale è preferito Massimo Gobbi; in attacco confermato il tridente formato da Mario Alberto Santana, Gilardino e Mutu. Karel Jarolím opta invece per uno schieramento più coperto con Zdeněk Šenkeřík unico terminale offensivo.

Punizione capolavoro
Nemmeno il tempo di iniziare e i Viola sono già in vantaggio: l’arbitro Howard Webb assegna una punizione per un intervento ruvido su Gilardino e Mutu mette con un meraviglioso tiro a giro il pallone nell’angolo alto, dove Martin Vaniak non può arrivare. Al 14’ il fantasista romeno cerca di ripetersi dopo una bella discesa di Juan Manuel Vargas, ma stavolta colpisce male; dopo sei minuti ci prova Dario Dainelli, che però manca il pallone su una punizione battuta sempre dal peruviano.

Gila pericoloso
Al  31’ Zdravko Kuzmanović con un tiro dal limite sfiora il palo, sette minuti dopo il nazionale serbo ci prova ancora ma la sua conclusione è centrale e non impensierisce Vaniak. Gilardino, inizialmente attivo nel gioco di sponda, sale in cattedra nei minuti finali: al 41’ Martin Latka lo anticipa su un cross insidioso di Luciano Zauri, nell’azione successiva è l’ex attaccante dell’AC Milan a precedere il difensore ma il suo colpo di testa – su assist di Kuzmanović – termina di un soffio a lato.

Pugno provvidenziale
Anche la ripresa si apre con una punizione per i Viola: Vargas calcia fortissimo il pallone con il suo sinistro, ma questa volta il portiere ceco si salva di pugno. Al 51’ arriva il primo cambio dello Slavia: fuori Theodor Gebre Selassie, dentro Tijani Belaid, centrocampista tunisino con un passato nell’FC Internazionale Milano.

Raddoppio
Al 57’ la Fiorentina trova il meritato raddoppio. Sugli sviluppi di un calcio d’angolo, la palla carambola su un difensore dello Slavia e sotto porta è Gilardino a trovare lo spiraglio giusto di testa. Prandelli decide il primo avvicendamento: Vargas lascia il posto a Sergio Bernardo Almirón, acquistato da pochi giorni dalla Juventus. I padroni di casa costruiscono subito un’altra grande occasione, ma Vaniak è reattivo prima su Santana e poi su Gilardino.

Terzo gol sfiorato
Mutu va vicino al terzo gol direttamente da calcio d’angolo, ma il portiere dello Slavia si salva sulla linea. Prandelli rivoluziona il reparto offensivo: il romeno e Gilardino lasciano il posto a Giampaolo Pazzini e Pablo Daniel Osvaldo, con l’italo-argentino che si rende subito pericoloso. Poi è Pazzini a sfiorare la rete con un bel colpo di testa. Sébastien Frey fa correre un brivido al Franchi con un’uscita spericolata, poi il triplice fischio dell’arbitro mette il sigillo su un’ottima prestazione della Fiorentina.