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Ritorno al passato

La grande Inter di Herrera ha indicato la strada da seguire nel 1965: i nerazzurri di Mancini vogliono ripetere quella spettacolare rimonta contro il Liverpool.

Mario Corso in azione con l'Inter
Mario Corso in azione con l'Inter ©Getty Images

Il peso della storia si fa sentire sulle spalle dell'FC Internazionale Milano che ha festeggiato il centenario. Non sono molti i club europei che possono vantare un palmares come quello dei nerazzurri. Due Coppe dei Campioni, 15 scudetti, tre coppe UEFA e altri trofei brillano nella bacheca della squadra di Massimo Moratti.

Obiettivo Europa
Dopo aver portato a termine una lunga rincorsa allo scudetto nel 2006, l'Inter ha continuato a dominare in patria. Ma non è abbastanza, soprattutto perché i rivali cittadini dell'AC Milan continuano a fare meglio dei nerazzurri in Europa. Dall'ultimo trionfo continentale dell'Inter nel 1965, i rossoneri hanno sollevato il trofeo sei volte arrivando a sette trionfi nella competizione. Per festeggiare al meglio il 100esimo compleanno l'Inter sogna di arrivare fino in fondo in UEFA Champions League. 

Sconfitta a Liverpool
La sconfitta per 2-0 in casa del Liverpool FC nell'andata degli ottavi di finale minaccia di rovinare la festa. E' proprio la storia, però, a dare speranze all'Inter. Prima di vincere il trofeo nel 1965, i nerazzurri furono sconfitti per 3-1 a Anfield nell'andata della semifinale, ma raggiunsero comunque la finale ribaltando la situazione con un 3-0 a San Siro.

La storia si ripete
Il ritorno si giocherà l'11 marzo, tre giorni dopo i festeggiamenti per il 100esimo compleanno del club. E il tecnico Roberto Mancini non può che ricordare il 1965. "Sembra una coincidenza, ma a volte la storia si ripete - ha detto il tecnico nerazzurro -. Abbiamo bisogno di tre gol per qualificarci ma questa squadra è capace di tutto. Il Liverpool non ha creato molto nella gara di andata ma ci ha tenuti sotto pressione. Poi purtroppo gli ultimi cinque minuti si sono rivelati decisivi".

Partita leggendaria
Mario Corso, Peirò e il compianto ex presidente nerazzurro Giacinto Facchetti, segnarono i gol nella famosa rimonta di San Siro. "Facchetti mi ha raccontato molte volte di quelle leggendarie partite contro il Liverpool nel 1965 e per me era un grande privilegio ascoltarlo", aveva già detto prima della gara di andata capitan Javier Zanetti. "Sono passati molti anni ma partite come queste restano difficili e affascinanti".

La rimonta
In un'intervista con la Gazzetta dello Sport, l'ex centrocampista Corso ha scherzato: "Credo che la squadra attuale abbia perso di proposito la gara di andata (ad Anfield) solo per emulare la nostra rimonta. Avevamo bisogno di un gol in apertura e sbloccai il risultato dopo otto minuti con uno dei miei calci di punizione. Tutti i nostri tifosi credevano nella nostra rimonta, c'era un'atmosfera incredibile a San Siro. Anche questa Inter ha bisogno che tutti ci credano. La squadra ha il potenziale per ribaltare la sconfitta di Anfield".

Bel ricordo
Anche il presidente Moratti, impegnato nell’ organizzare i festeggiamenti per il centenario, si ricorda l'epica sfida del 1965 quando suo padre Angelo era presidente e Helenio Herrera allenatore. "E' un ricordo bellissimo - ha detto -. Andai con mio padre a vedere l'andata. Prendemmo prima un volo per Londra, poi uno per Liverpool”.

‘Passiamo noi’
"Per me era strano vedere gli inglesi che già 40 anni fa usavano aerei come noi usavamo gli autobus. I loro tifosi crearono una grande atmosfera a Anfield e noi soffrimmo. La gara di ritorno fu però una delle nostre migliori partite di sempre. Mi ricordo Herrera dire 'Passiamo noi' negli spogliatoi dopo la partita di Anfield. Il senso delle parole di Mancini era più o meno lo stesso".

Help
I Beatles aveva inciso appena quattro album prima della partita contro il Liverpool del 12 maggio 1965. Il quinto, 'Help', sarebbe arrivato qualche mese più tardi. Ma per Moratti l'Inter non avrà bisogno di nessun ‘aiuto’ particolare martedì. Lui non si era scomposto nemmeno dopo Anfield. "Credo che la prestazione dei ragazzi sia stata eroica dopo l'espulsione di Marco Materazzi. Una dimostrazione di grande carattere".

Giusta mentalità
"La nostra stagione sarà comunque positiva vincendo 'solo' lo scudetto, ma credo che la nostra Champions League potrà continuare. Abbiamo l'allenatore giusto, i giocatori giusti e la mentalità giusta per riuscire a qualificarci". Per i festeggimanenti del centenario 200 ex giocatori dell'Inter sono arrivati a Milano. Quelli del '65 hanno indicato la strada giusta, adesso tocca alla squadra di Mancini ripercorrerla.

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