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Poker a Kiev, la Roma agli ottavi

FC Dynamo Kyiv – AS Roma 1-4
Splendida prestazione dei giallorossi, segnano Panucci, Giuly e Vučinić (doppietta). La squadra di Spalletti si qualifica con una giornata di anticipo.

Vučinić esulta dopo il vantaggio della Roma a Kiev
Vučinić esulta dopo il vantaggio della Roma a Kiev ©Getty Images

Con una prestazione da incorniciare, l’AS Roma supera in trasferta l’FC Dinamo Kyiv e si qualifica agli ottavi di finale della UEFA Champions League con una giornata d’anticipo. Nell’ultima partita all’NSC Olympiyskiy Stadium – che sarà demolito – i giallorossi passano in vantaggio dopo appena 189 secondi con il “solito” Christian Panucci, al terzo gol consecutivo. Ludovic Giuly e Mirko Vučinić mettono il risultato in cassaforte già nel primo tempo, nella ripresa Ismaël Bangoura accorcia le distanze prima della doppietta dell’attaccante montenegrino. L’unica, parziale, delusione per la squadra di Luciano Spalletti arriva dall’Old Trafford: il 2-1 del Manchester United FC sullo Sporting Clube de Portugal, giunto nel recupero, le toglie la possibilità di raggiungere il primo posto nel girone F.

Due novità per parte
Oleh Luzhny cambia per due undicesimi la formazione reduce dalla vittoria corsara nel derby contro l’FC Arsenal Kyiv: Andriy Nesmachniy è l’esterno sinistro di difesa al posto del marocchino Badr El Kaddouri, a centrocampo c’è il serbo Miloš Ninković e non il brasiliano Carlos Corrêa. Due novità anche nella Roma rispetto alla formazione vittoriosa 1-0 in trasferta contro il Genoa CFC: Matteo Brighi lascia il posto al trequartista Giuly, con David Pizarro retrocesso a centrocampo, mentre nel terzetto alle spalle di Vučinić rientra il brasiliano Rodrigo Taddei (assente per infortunio dal 26 settembre), con il connazionale Mancini che si accomoda in panchina.

Vantaggio immediato
Un tiro di Tiberiu Ghioane in apertura crea qualche apprensione a Doni, ma dopo quattro minuti la Roma è già in vantaggio: Panucci, in proiezione offensiva, rientra sul sinistro e crossa, sul pallone si avventa Vučinić che non tocca ma inganna Olexandr Rybka. La reazione della Dynamo si concretizza in un tiro di Ninković, su cui il portiere giallorosso fa buona guardia.

Panucci vicino al raddoppio
Al 9’ Panucci sfiora raddoppio e doppietta, ma il suo colpo di testa su cross di Max Tonetto termina incredibilmente a lato. Tre minuti dopo Bangoura scatta sul filo del fuorigioco e costringe Doni alla deviazione in corner, al 19’ un tiro di Diogo Rincón dalla distanza non trova la porta.

Tre occasioni
La squadra di Spalletti risponde bene alla prevedibile sfuriata dei padroni di casa e costruisce almeno tre occasioni per il raddoppio: prima Giuly non trova la porta di testa su cross dell’inesauribile Tonetto, poi Vučinić in buona posizione prova a servire l’ex giocatore dell’UC Sampdoria anziché tirare e la difesa dei campioni di Ucraina libera. Al 32’ l’attaccante montenegrino tenta la conclusione dopo una bella progressione, ma Rybka respinge di piede.

Giuly e Vučinić
Il 2-0 dei giallorossi si concretizza nell’azione successiva: il perfetto anticipo di Marco Cassetti su Ruslan Rotan coglie la difesa della Dynamo sbilanciata e mette in movimento Giuly, che dopo aver aggirato il portiere avversario appoggia in rete a porta sguarnita. Tre minuti dopo Nesmachniy riesce a contrastare un pericoloso colpo di testa di Ferrari, ma al 36’ la Roma passa ancora: passaggio smarcante di Giuly per Vučinić, il numero 9 giallorosso spiazza con il piatto Rybka e realizza il secondo gol in Champions League.

Due cambi
La ripresa si apre con due novità, una per squadra: Mauro Esposito rileva Taddei, Valentin Belkevich rimpiazza Rotan. Diogo Rincón sciupa un buon contropiede in apertura, poi Daniele De Rossi respinge con la schiena una pericolosa girata di Gusev; sul fronte opposto Rybka non si fa sorprendere da un tiro di Tonetto, smarcato dalla triangolazione con Giuly.

Segna Bangoura
Luzhny getta nella mischia anche Maksim Shatskikh, che sostituisce Ninković, mentre Spalletti regala l’esordio in Champions League al ghanese Ahmed Apimah Barusso: gli lascia il posto De Rossi, toccato duro alla caviglia. Al 63’, quasi a sorpresa, arriva il gol degli ucraini: Shatskikh serve di esterno destro Bangoura, Juan sbaglia il tempo dell’anticipo e l’attaccante della Guinea insacca di piatto destro.

Chiude Vučinić
Al 67’ la Roma potrebbe realizzare il quarto gol, ma Giuly sciupa con il sinistro un perfetto assist di Vučinić. Luzhny effettua l’ultimo cambio – Artem Milevskiy per Diogo Rincón – poi Rybka para senza problemi una conclusione di Pizarro. Il quarto gol arriva però al 79’: ennesimo inserimento di Tonetto sulla sinistra, intelligente tocco all’indietro per Vučinić che dal limite dell’area trova la doppietta. Qualche scampolo di gloria anche per Cicinho, poi dopo due minuti di recupero il tedesco Wolfgang Stark suggella il trionfo della Roma.