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Cambiasso e Zlatan doppia coppia

FC Internazionale Milano - PFC CSKA Moskva 4-2
I nerazzurri vanno sotto di due gol ma trionfano con le doppiette del centrocampista argentino e dell'attaccante svedese.

L'urlo di Zlatan
L'urlo di Zlatan ©Getty Images

Come due settimane fa in Russia, l’FC Internazionale Milano piega il PFC CSKA Moskva in rimonta. Questa volta i nerazzurri fanno le cose in grande rifilando quattro gol agli avversari dopo averne subiti due nella prima mezz’ora. Mattatori della serata Esteban Cambiasso e Zlatan Ibrahimović, entrambi autori di una doppietta. Per l’Inter è la terza vittoria consecutiva nel girone: con nove punti la qualificazione è a un passo.

Assenze
Nell'Inter sono ancora una volta numerose le assenze. Il reparto più falcidiato è il centrocampo dove mancano Dejan Stanković, Luís Figo e Patrick Vieira. Roberto Mancini fa di necessità virtù e disegna un 4-4-2 con due coppie di terzini sulle fasce. Maicon e Javier Zanetti formano la catena di destra, Cristian Chivu e Maxwell quella di sinistra. Olivier Dacourt e Esteban Cambiasso operano a centrocampo, mentre Hernán Crespo è il partner d'attacco di Ibrahimović.

CSKA in vantaggio
I nerazzurri partono discretamente e fanno girare bene il pallone con il CSKA che si arrocca in difesa a protezione del portiere Igor Akinfeev. Tra i pali della squadra russa non c'è infatti Veniamin Mandrykin dopo l'errore sul colpo di testa di Walter Samuel che aveva regalato i tre punti all'Inter a Mosca. La pressione iniziale della squadra di casa produce solo qualche corner pericoloso, mentre gli ospiti vanno in vantaggio al primo affondo.

Grande gol
E' il minuto 23: Jô si accentra da destra, scambia con Vágner Love e lascia partire un sinistro potente che non lascia scampo a Júlio César. Un grandissimo gol. L'Inter reagisce subito e va vicina al pareggio quando una respinta di pugno di Akinfeev finisce nei pressi di Ibrahimović al limite dell'area di rigore. Lo svedese tenta la conclusione al volo, ma il pallone esce di poco sopra la traversa.

Contropiede
Poco dopo la mezz'ora il CSKA raddoppia. Vágner Love parte in contropiede da metà campo e arriva fino all’interno dell’area di rigore. Su di lui recuperano Maicon e Iván Córdoba, ma il brasiliano frena la corsa all’improvviso mandandoli a vuoto e battendo di precisione Júlio César. Un uno-due che avrebbe steso chiunque. Non l'Inter di Mancini che pareggia addirittura nel giro di tre minuti.

Pareggio
Sono passati pochi secondi dal raddoppio del CSKA quando un calcio di punizione di Chivu pesca Ibrahimović tutto solo sul secondo palo. Piatto destro al volo e gol. Passano altri due minuti e Maicon taglia da destra verso il centro e pesca l'inserimento di Cambiasso, favorito anche dal bel velo di Crespo. Il centrocampista argentino si presenta davanti a Akinfeev e lo batte con freddezza.

Occasione per Zlatan
A inizio ripresa il CSKA gioca un bel calcio manovrato e va più volte al tiro difettando però in precisione. Sull’altro fronte Crespo non arriva per questione di centimetri sul suggerimento forte e rasoterra di Ibrahimović dalla destra. Poi l’attaccante svedese spreca una buona occasione non centrando la porta con un tocco sotto a tu per tu con Akinfeev ma da posizione defilata.

Cambiasso spreca…
Niente in confronto all’occasione che butta alle ortiche Cambiasso poco dopo. Capitan Zanetti salta avversari come birilli e da destra mette un pallone che scavalca Akinfeev e che il suo connazionale deve solo appoggiare nella porta vuota. Il colpo di testa non è la specialità della casa e il pallone si spegne fuori sul secondo palo.

… e poi si rifà
Cambiasso non ha nemmeno il tempo di rammaricarsi. Corner basso dalla sinistra di Chivu, splendida deviazione di tacco del nuovo entrato Julio Cruz e il centrocampista argentino insacca da due passi scaricando in rete tutta la delusione per l’occasione sprecata poco prima. Ibrahimović, però, non si fa rubare la scena da nessuno. Dribbling secco sul diretto avversario e bordata che si insacca sotto l’incrocio dei pali. Due partite di UEFA Champions League a San Siro e due doppiette per lo svedese. La standing ovation alla sua uscita dal campo è d’obbligo.