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Non solo Ibra

Alla vigilia del suo ventiseiesimo compleanno lo svedese ha trascinato l’Inter alla prima vittoria in UEFA Champions League e raccolto i complimenti dei compagni.

Zlatan Ibrahimović festeggiato dai compagni dopo il secondo gol contro il PSV
Zlatan Ibrahimović festeggiato dai compagni dopo il secondo gol contro il PSV ©Getty Images

Alla vigilia del suo ventiseiesimo compleanno Zlatan Ibrahimović ha trascinato l’FC Internazionale Milano alla sua prima vittoria stagionale in UEFA Champions League e raccolto i complimenti di tutti i compagni. Ma lui tiene il profilo basso: “Sono contento dei due gol, ma quello che conta è vincere con l’Inter”.

'Solo questione di tempo'
Le parole del nazionale svedese, che non pensa solo a sé stesso ma soprattutto alla squadra, non sembrano frasi di circostanza. Anche i compagni, infatti, si complimentano con l’autore della doppietta contro il PSV Eindhoven, ma vogliono sottolineare la prestazione di tutta la squadra: “Sapevamo che Ibra prima o poi si sarebbe sbloccato anche in Europa, era solo questione di tempo - ha dichiarato il capitano nerazzurro Javier Zanetti -, ma l’Inter è forte anche perché ha trovato una sua dimensione, tutti si sentono importanti e quando sono chiamati in causa cercano di dare il loro contributo”.

Momento d'oro
Anche Nicolas Burdisso ha negato che l’Inter sia Ibrahimović-dipendente: “Andiamo bene, l’unica cosa che si può trovare per parlare di noi è dire che dipendiamo da Zlatan. Ricordiamo però che ci sono altri compagni che lo mettono in condizione di segnare”. Uno che potrebbe soffrire la rivalità con lo svedese è Hernan Crespo. Se al capocannoniere della Serie A va tutto bene ed entrano in porta anche i cross, all’argentino non va sempre tutto come vorrebbe ed è ancora in cerca della terza rete in questa stagione: “Va bene così, E’ positivo che segni anche quando non vuole. E’ un momento d’oro per lui - ha detto Crespo -. Dobbiamo essere contenti di avere un attaccante così. E poi se anche avessi segnato il terzo gol oggi non sarebbe stato importante, magari segnerò quando sarà più decisivo”.

Diplomatico Ibra
David Suazo, che non ha ancora segnato con la maglia dell’Inter, sembra sereno, nonostante l’espulsione rimediata al termine della partita: “Siamo attaccanti, la nostra vita è così. Certe volte non riesci a segnare, altre fai gol anche quando non vuoi. Per quel che mi riguarda ben venga uno come Zlatan, sono contento di averlo come compagno”. Diplomatico Suazo, dunque, un po’ come lo stesso Ibrahimović che non pensa al Pallone d’Oro: “Sono contento di aver segnato due gol, e sì, si è visto un buon Zlatan stasera - ha detto l’attaccante di sé stesso -. Però non penso al Pallone d’Oro, io sto solo pensando a vincere con l’Inter. Se arriverà bene, ma non è una cosa che posso decidere io, quindi mi concentro sull’Inter”. Intanto, aspettando il premio di France Football, su uefa.com è stato scelto come Migliore in Campo per i Tifosi.

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