Cafu pronto per la rivincita
mercoledì 9 maggio 2007
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Il difensore del Milan sa che la finale di Atene sarà l'occasione ideale per rifarsi dello smacco subito nel 2005 a Istanbul proprio contro il Liverpool.
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Cafu, terzino destro dell’AC Milan, non vede l’ora di affrontare il Liverpool FC il 23 maggio per vendicare la finale di UEFA Champions League persa nel 2005.
Il fantasma di Istanbul
Due anni fa il Milan si era portato a un passo dalla conquista della sua settima Coppa dei Campioni/UEFA Champions League, ma il 3-0 del primo tempo non era bastato e la rimonta dei Reds, in grado di mettere a segno tre reti in 7’ durante la ripresa, si concretizzò ai calci di rigore. Cafu non ha certo dimenticato la serata di Istanbul e a uefa.com ha dichiarato: “Faremo di tutto per batterli, certe cose non capitano mai due volte. Quella ferita è ormai dimenticata, ma per il Milan sarà davvero speciale ritrovarsi davanti il Liverpool. Questa volta, saremo noi a vincere”.
Doccia gelata
Istanbul riporta alla mente ricordi dolorosi per Cafu, su tutti l’errore decisivo dal dischetto di Andriy Shevchenko. “Per me è difficile descrivere quel momento - ha spiegato il brasiliano -. Fu un’autentica doccia gelata, come se ci fosse caduto in testa un macigno. Ero distrutto, ma il calcio è anche questo”.
La classe di Kaká
Cafu è convinto che il Milan saprà rifarsi allo Stadio Olimpico di Atene, sfruttando lo straordinario momento di forma di Kakà, capocannoniere della UEFA Champions League con dieci reti all’attivo. “In questo momento è uno dei giocatori più forti al mondo ed è un piacere giocare con lui - ha proseguito il brasiliano, citando insieme al connazionale un terzetto di giocatori che militano in Inghilterra -. Non saprei dire chi è il più forte in assoluto ora come ora. Forse, per la continuità mostrata nel corso dell’ultimo anno, sceglierei Didier Drogba, ma accanto a lui ci sono Kakà, Frank Lampard e Steven Gerrard”.
L’esempio di Maldini
Pur avendo rinnovato per un altro anno il contratto che lo lega al Milan, Cafu, ormai giunto al traguardo delle 36 primavere, non nega di pensare spesso al ritiro. “Non ho ancora deciso quando smetterò. Potrei concludere la mia carriera nel Milan, ma mi piacerebbe anche tornare in Brasile – ha spiegato il difensore, rivelando che la vicinanza di Paolo Maldini, di due anni più anziano di lui, lo spinge costantemente verso l’idea di prolungare ulteriormente la sua carriera -. Paolo è un esempio per tutti i calciatori che hanno superato i 30 anni. Il suo impegno e la sua professionalità mi spingono a continuare”.
Cafu ha rilasciato queste dichiarazioni nella chat di uefa.com. Clicca qui per leggere l’intera conversazione.