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La metamorfosi del Milan

Gattuso racconta la vittoria in semifinale contro il Manchester United dopo il difficile inizio di stagione.

Il centrocampista dell'AC Milan Gennaro Gattuso racconta la vittoria della sua squadra in semifinale contro il Manchester United FC e la descrive come "un successo incredibile". Giocare una finale è "il vero obiettivo di ogni calciatore".

Il lavoro che paga
Il Milan è riuscito a ribaltare il 3-2 dell'andata portandosi sul 5-3 nel doppio confronto grazie ai tre gol realizzati a San Siro da Kaká, Clarence Seedorf e Alberto Gilardino. Un 3-0 entusiasmante, conquistato non solo con i gol ma anche grazie alla grinta e al lavoro in mezzo al campo di Gattuso. La prestazione del 29enne, segnata da un'innumerevole quantità di tackle e determinazione feroce, ha fatto guadagnare al centrocampista il premio di Migliore in Campo assegnato dai visitatori di uefa.com.

Momenti difficili
"E' stato un successo incredibile", ha dichiarato Gattuso a fine gara. "E' sembrato quasi facile ma noi sappiamo bene quello che abbiamo passato quest'anno e non è stato per niente semplice arrivare fino a questo punto. Non abbiamo potuto fare una vera e propria preparazione estiva, e ci sentivamo un po' smarriti. Non eravamo in forma e tutti ci criticavano, e non avevano torto vista la posizione in classifica che avevamo. Sono stati davvero momenti difficili".

'Risultato eccezionale'
Gattuso non è nuovo a vittorie importanti, quest'estate ha vinto il Mondiale FIFA in Germania con l'Italia, ma questo non gli impedisce di sentirsi emozionato all'idea di giocare la terza finale di UEFA Champions League. "Arrivare in finale è il massimo per ogni giocatore, e poterla giocare per la terza volta in cinque anni è incredibile, un risultato eccezionale. Solo le grandi squadre possono fare cose di questo genere. Ecco perché siamo così felici, siamo stati tartassati dalle critiche e adesso siamo in finale".

Nessuna vendetta
La finale di Atene sarà un po' come rivivere l'edizione del 2005, quando il Liverpool FC vinse sul Milan ai rigori. Eppure l'ex giocatore dei Rangers FC non ha sete di vendetta: "No, non esiste vendetta nel calcio, ma solo storia. Dipende da come viene scritta. Spero di non dover passare ancora quei momenti terribili. [Paolo] Maldini mi ha detto che è la sua ottava finale. Ne ha vinte quattro e perse tre - spero che dopo Atene il conteggio sia 5-3 per lui e 2-1 per me. Sarà durissima, perchè il Liverpool è molto difficile da affrontare, molto tenace. E' una squadra molto diversa dal Manchester. Secondo me si rifanno un po' al calcio italiano degli anni '90. Applicano bene il catenaccio, sono micidiali in contropiede a hanno un allenatore che resterà con loro molto, molto a lungo".

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