UEFA.com funziona meglio su altri browser
Per la migliore esperienza possibile, consigliamo Chrome, Firefox or Microsoft Edge.

Cruz castiga-Spartak

FC Spartak Moskva- FC Internazionale 0-1
Un gol dell'argentino in apertura basta all'Inter per espugnare Mosca e tornare in piena corsa per la qualificazione.

Un gol di Julio Cruz dopo 59 secondi basta all’FC Internazionale Milano per espugnare il campo dell’FC Spartak Moskva e di tornare prepotentemente in corsa per la qualificazione nel Gruppo B della UEFA Champions League. I nerazzurri sprecano diverse occasioni per raddoppiare, ma poi rischiano molto nell’assedio finale dello Spartak, che colpisce anche una clamorosa traversa con un gran tiro di Roman Shishkin dalla distanza.

Crespo in panca
Sul sintetico di Mosca, Roberto Mancini lascia in panchina Hernán Crespo come aveva annunciato alla vigilia. In attacco spazio quindi a Cruz e Zlatan Ibrahimović. Poche alternative a centrocampo considerando gli infortuni di Esteban Cambiasso e Patrick Vieira. Il tecnico nerazzurro disegna un rombo con Olivier Dacourt vertice basso e Luís Figo a dar man forte agli attaccanti. A destra opera Javier Zanetti, a sinistra Dejan Stankovic. Fabio Grosso non è al meglio e nel ruolo di terzino sinistro viene impiegato l’affidabile Nicolás Burdisso.

Subito gol
Quindici giorni fa a Milano, Cruz aveva impiegato nove minuti per stendere lo Spartak con un uno-due fulminante. Ma la lezione non è servita alla squadra di Vladimir Fedotov. Allo stadio Luzhniki il centravanti argentino ci mette un minuto a portare in vantaggio i nerazzurri. Ibrahimovic approfitta di uno svarione dell'austriaco Martin Stranzl - in campo al posto dell'infortunato Geder - per affondare a destra. Lo svedese centra basso per Cruz, che di destro non lascia scampo al polacco Wojciech Kowalewski. E’ il decimo gol in Champions League per l’argentino.

Attacchi Spartak
Come un animale ferito lo Spartak si riversa subito in attacco. Roman Pavlyuchenko - sempre in gol nelle ultime quattro uscite - centra basso per Yegor Titov. Il centrocampista prova l'intervento in scivolata ma non arriva all'impatto vincente. La squadra russa continua a spingere, ma la retroguardia nerazzurra risponde bene e Júlio César si fa trovare pronto sulle conclusioni di Denis Boyarintsev e Mozart.

Occasione per Cruz
Poco dopo la mezz'ora è l'Inter ad avere la palla buona per il raddoppio in contropiede. Stankovic pesca alla perfezione Cruz, ma il centravanti chiude troppo il diagonale rasoterra da ottima posizione e il pallone finisce a lato alla sinistra di Kowalewski. Non sarà arrivato il raddoppio, ma l'occasione per Cruz ha almeno l'effetto di far tremare le gambe ai russi che tolgono il piede dall'acceleratore. Nel finale di prima frazione l'Inter è padrona del campo e non rischia più nulla fino all'intervallo.

Zlatan spreca
Lo Spartak si gioca la carta Fernando Cavenaghi ma è l’Inter a sprecare ancora in apertura di ripresa. Figo pennella un cross dalla destra per la testa di Ibrahimovic, ma lo svedese angola troppo l’incornata da due passi mandando il pallone fuori alla destra di Kowalewski. Anche nella gara a San Siro l’Inter aveva sciupato molte occasioni per chiudere la partita rischiando poi qualcosa nel finale. Mancini freme in panchina anche quando il portiere dello Spartak sventa con i piedi un pericoloso diagonale di Maicon dalla destra pochi minuti dopo.

Brividi
Al 22’ della ripresa un tiro-cross dalla destra di Boyarintsev fa correre un grosso brivido sulla schiena del tecnico nerazzurro. Il pallone si spegne però a lato senza che nessun attaccante dello Spartak riesca a trovare la deviazione vincente da pochi passi. Poco dopo Figo innesca un contropiede con una grande azione personale. Il portoghese allarga per Ibrahimovic, ma Kowalewski respinge la conclusione rasoterra dell’attaccante nerazzurro.

Dentro Grosso
Mancini inserisce Grosso per Figo. Júlio César blocca in perfetto stile una gran conclusione in girata di Pavlyuchenko. Ma il pericolo più grande arriva a 12 minuti dal termine quando Shishkin fa partire un gran destro dalla distanza che si stampa sulla traversa con Júlio César battuto. Anche Radoslav Kovác va vicino al pari due minuti più tardi con un colpo di testa in anticipo sul portiere brasiliano che sfiora la traversa. Poco prima del fischio finale Ibrahimovic e Stankovic sprecano a tu per tu con Kowalewski. Ma per adesso, va bene così.