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Udinese nella storia

Udinese Calcio - Sporting Clube 3-2 (And:1-0)
I friulani bissano il successo di Lisbona e accedono alla fase a gironi della Champions.

di Stefano Martorano, Udine

L’Udinese Calcio sale sul gradino più alto della propria storia e per la prima volta in 109 anni di vita conquista l’accesso alla fase a gironi della UEFA Champions League. La sfida contro lo Sporting Club de Portugal si consuma in 90 appassionanti minuti in cui le due squadre si sono affrontate allo spasimo delle loro energie fisiche e nervose. Alla fine ha prevalso la determinazione dei friulani, capaci di resistere all’impeto dei leoni feriti, ma mai domi dello Sporting.

Così in campo
Serse Cosmi e Josè Peseiro si affidano al centrocampo folto, con cinque uomini a testa in mediana. La sfida si accende subito, con squadre corte e accanite a contendersi ogni metro dell’intriso terreno dello stadio Friuli. Cosmi rinuncia al trequartista e propone una linea a cinque con l’ex Luis Vidigal a fianco dei mastini Obodo e Muntari. La mossa premia il tecnico umbro, perché la coppia di attacco composta da Antonio Di Natale e Vincenzo Iaquinta si rende subito incisiva. Al 3’, Muntari scheggia il palo con un fendente di sinistro su cross dalla destra di Iauqinta. Nello Sporting, Peseiro lascia solo Liedson in avanti, con Sá Pinto in appoggio. Chiara l’intenzione di sfruttare gli inserimenti di Douala e Moutinho.

Reazione Sporting
La prima volta che lo Sporting si rovescia in avanti mette i brividi alla difesa dell’Udinese, con il cross di Tello all’8 e il tiro da 25 metri di Liedson. I portoghesi ci provano ancora da lontano con Moutinho che imepegna per la prima volta De Sanctis, sicuro in tuffo, e con Rochemback, imbeccato dallo sgusciante Liedson.

Vantaggio Udinese
Nel tentativo di recuperare lo svantaggio dell’andata, lo Sporting si sbilancia e concede metri di campo preziosi all’Udinese, che passa grazie al penalty di Iaquinta, lanciato a rete da Muntari e atterrato da Ricardo. Hauge ci pensa un attimo, ma poi decreta il rigore. E proprio come a Lisbona, dal dischetto Iaquinta spiazza Ricardo. Palla a sinistra e portiere a destra.

Raddoppio Udinese
Lo Sporting accusa il colpo e prima traballa sull’affondo di Iaquinta al 34’, poi capitola un minuto dopo, quando Natali, su cross di Muntari da corner, trafigge di testa un Ricardo non esente da colpe.

Orgoglio Sporting
L’uno-due potrebbe stendere un toro, ma i leoni biancoverdi reagiscono e trovano il gol che riapre la contesa. Al 39’ Douala sfrutta l’incursione sulla sinistra e appena può lascia partire un rasoterra velenoso che s’infila alle spalle di De Sanctis.

Edson e Deivid
Nella ripresa Peseiro si gioca due carte importanti, ma i due pezzi da novanta brasiliani non riescono a trovare gli spazi che servono perché lo Sporting finisce per mulinare un possesso palla sterile, che l’Udinese controlla non senza soffrire. La scelta dei bianconeri di Cosmi è quella di attendere per poi sfruttare il contropiede. Di Natale e Iaquinta accusano la fatica e non hanno la facilità di corsa della prima frazione. L’Udinese si chiude a riccio e lo Sporting ci crede.

Leoni feriti
L’assalto finale dello Sporting parte da lontano. Al 19’ Beto svetta in area, indirizza alla sinistra di De Sanctis che si distende in tuffo. Assieme alla punizione di Edson al 3’, restano queste le uniche grandi occasioni dei portoghesi, sempre più prigionieri del loro possesso palla.

Gli ultimi ganci
Al 45’ trova il gol anche Barreto con un tiro-cross che s’infila alle spalle di Ricardo. Un minuto dopo replica il neo entrato Pinilla, che in mischia fissa il risultato sul 3-2. L’ultima occasione è di Obodo, che al 47’ colpisce la traversa da due passi. E’ l’ultima emozione prima della festa bianconera. L’Udinese è tra le grandi d’Europa.

Cosmi euforipo
Il tecnico friulano non nasconde la soddisfazione per lo storico traguardo: "Senza ipocrisie, credo che questo successo sia il merito di questa grande società, dei giocatori che ci hanno creduto e di Luciano Spalletti che ha svolto un grande lavoro prima di lasciare. Io ho dato quello che potevo. Comunque è andata meglio di quanto credessi".

Capitano orgoglioso
Quasi incredulo anche il capitano Valerio Bertotto: "Da anni si sognava questo traguardo. L'abbiamo sfiorato in passato, lo scorso anno abbiamo fatto un grande campionato. ci mancava solo questa cigliegina. É un'impresa grandissima, il coronamento di tutto il buono che abbiamo fatto l'anno scorso".

Delusione lusitana
Amareggiato e sorpreso dalla prestazione dell’Udinese, il tecnico dello Sporting non nasconde lo sconforto per l’eliminazione: “Eravamo venuti per cercare di pressare i loro tre centrocampisti centrali, ma non ci siamo riusciti. Avremmo voluto fare una prestazione migliore, ma sapevamo di affrontare una buona squadra, che ci ha messo in difficoltà con le due punte”. Le valutazioni del tecnico sono rivolte anche alla squadra che ha estromesso i bianco verdi di Lisbona. “Siamo rimasti molto sorpresi dal loro inizio aggressivo e abbiamo fallito nella nostra tattica. Non siamo stati in grado di contrastarli” Il tecnico è sconsolato: “E’un momento triste, ma adesso dobbiamo pensare al campionato, al Maritimo. Vogliamo vincere la Superliga”.