Osservatori arbitrali, più mentori che giudici
martedì 25 giugno 2013
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L'osservatore arbitrale Ray Ellingham, presente alla Coppa delle Regioni UEFA, spiega che la loro presenza è prima di tutto di sostegno e aiuto ai direttori di gara. "Impara e divertiti", è il motto dell'ex fischietto gallese.
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La Coppa delle Regioni UEFA è un palcoscenico importante per gli ufficiali di gara del torneo. Tuttavia, Ray Ellingham afferma che gli osservatori arbitrali UEFA sono presenti per aiutare e incoraggiare, oltre che per valutare le prestazioni.
"Gli arbitri nuovi sono spesso timorosi quando incontrano un osservatore arbitrale la prima volta. Si rivolgono a me con l'appellativo di 'Signor Ellingham' – spiega il solare ex arbitro della Premier League gallese a UEFA.com -. Al che dico subito: 'Chiamami Ray'. E' la loro partita. Noi siamo qui soltanto per aiutare. Non c'è niente di peggio di un arbitro che va in campo preoccupato chiedendosi: 'Dov'è l'osservatore'?”.
I quattro osservatori presenti al torneo amatoriale avranno voce in capitolo nella designazione della squadra arbitrale per la finale di sabato, potenziale trampolino di lancio verso i massimi livelli del calcio europeo. Tuttavia, “impara e divertiti” resta il motto di Ellingham per i 16 ufficiali di gara provenienti da 15 nazioni che hanno partecipato alla fase finale. "Vogliamo che si divertano. La prima riunione può risultare piuttosto pesante, ma poi stabiliamo un vero dialogo”.
Tutti impegnati nei rispettivi massimi campionati nazionali, gli ufficiali di gara sono ansiosi di fare il salto in avanti. Per avere raggiunto questo livello, hanno evidentemente già dimostrato il loro valore, ma il 52enne Ellingham sa che possono ancora imparare molto, sia dagli osservatori che dai colleghi. Durante la fase finale, i preparatori degli arbitri provvedono al mantenimento della forma, mentre gli osservatori organizzano sedute pratiche, in cui il gruppo analizza e discute filmati con episodi di gara interessanti.
Da domenica hanno visionato anche le immagini salienti delle loro prestazioni. "Prepariamo i filmati e, dopo un incontro individuale post-partita tra l'arbitro e l'osservatore, ci riuniamo e discutiamo con tutto il gruppo le immagini selezionate, alcune positive altre utili per imparare. Il controllo è importante, come il rispetto e la gestione degli uomini. Aiuta a indovinare le decisioni importanti, quelle che cambiano il corso di una gara”.
Fondamentale per l'esperienza di apprendimento è la consapevolezza che gli ufficiali di gara sono tra amici. Molti di loro si sono incontrati per la prima volta giovedì, ma hanno già formato un gruppo compatto. "Hanno legato bene e sono sicuro che manterranno l'amicizia anche dopo il torneo”, ha aggiunto Ellingham, osservatore affermato e esperto di preparazione atletica degli arbitri in Galles.
Il contributo degli osservatori è fondamentale per creare un ambiente favorevole all'apprendimento. Sebbene abbiano tutti appeso il fischietto al chiodo, nessuno di loro ha perso la passione per la professione. “E' un po' triste – ammette il gallese, che si autodefinisce un 'pessimo calciatore' -. Quando guardo una partita in tv, chiamo 'giallo', 'fallo', 'fuorigioco'. Tutti gli osservatori sono ancora arbitri dentro. Il problema è che non siamo più veloci di gamba come un tempo”.