Esteban Cambiasso analizza la Finalissima tra Italia e Argentina
lunedì 30 maggio 2022
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L'ex interista analizza la sfida tra le sue due nazioni del cuore.
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Nato in Argentina ma venerato in Italia, nessuno può valutare la Finalissima di mercoledì allo stadio di Wembley meglio di Esteban Cambiasso.
L'ex centrocampista ha collezionato 52 presenze con l'Argentina ma è diventato famoso in Europa nei suoi 10 anni all'Inter, con cui ha vinto la UEFA Champions League nel 2010.
L'attesa per la prima Finalissima
È una partita nuova e importante. È una finale strana per me, perché le mie due nazioni giocano l'una contro l'altra; una è quella in cui sono nato, l'altra è quella in cui ho scelto di vivere e di avere i miei figli. Per me e la mia famiglia è una partita molto speciale. La situazione delle due squadre è diversa. L'Argentina spera di giocare un grande mondiale, che potrebbe essere l'ultimo per Messi, ma non lo vince da anni. Per quanto riguarda l'Italia, siamo ancora dispiaciuti che non si sia qualificata.
L'idea di una finale secca
È una buona idea. In passato ci sono sempre stati incontri tra squadre europee e sudamericane, non tra nazionali ma in Coppa Intercontinentale.
L'importanza di giocare a Wembley
I grandi stadi ti motivano di più, è un'esperienza diversa. L'Italia torna dove ha vinto UEFA EURO 2020, mentre l'Argentina gioca in ottica mondiale, ma sono sicuro che lo stadio avrà un ruolo importante in questo big match.
La trasformazione dell'Argentina con Lionel Scaloni
Ci sono più fattori. Lui ha fatto un ottimo lavoro con giocatori fantastici e conosceva il momento perfetto per attaccare, lo dimostra la finale in casa del Brasile. L'Argentina ha giocato molto bene e ha costruito una grande squadra. L'allenamento comprende tante cose. Chi non ne sa molto crede che i giocatori lavorino solo sul piano fisico, psicologico o sull'ambiente, ma in realtà coordini tutti questi aspetti per fare risultato.
Su Lionel Messi
Penso che sia molto entusiasta. Come ho detto, la vittoria in Coppa America ha dato una grande spinta a tutti, ha dato fiducia alla squadra. Spero che i ragazzi siano in forma, hanno ancora qualche mese prima della Coppa del Mondo. Se tutto va bene, Lionel e i ragazzi saranno al meglio prima del grande calcio d'inizio. Nel corso della carriera cambi stile, perché invecchi e cambiano anche i compagni di squadra. L'unica cosa che non è cambiata è la sua qualità e la capacità di fare la differenza, perché ce l'ha ancora, ma l'Argentina continua a sfornare giocatori di talento; ogni volta che pensi che non nascano nuovi giocatori, spunta qualche campione.