Germania con i piedi per terra
venerdì 11 luglio 2014
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"Nessuno diventa campione del mondo dopo una semifinale", ha dichiarato Toni Kroos per smorzare gli entusiasmi dopo la travolgente vittoria di martedì contro il Brasile, in vista della finale di domenica contro l'Argentina.
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Sebbene la comunità calcistica globale sembra avere scelto già la propria favorita per la vittoria del Mondiale FIFA dopo il successo della Germania per 7-1 contro il Brasile, la formazione di Joachim Löw non ha alcuna intenzione di lasciarsi travolgere dall'euforia.
Quando Marco Antonio Rodríguez ha fischiato la fine di una leggendaria semifinale mondiale martedì, un'ondata di euforia simile a uno tsunami ha attraversato la comunità calcistica tedesca. Tifosi, giornalisti e praticamente qualsiasi ex nazionale e esperto televisivo ha espresso un'opinione unanime: la Germania ha la quarta stella di fatto cucita sul petto. Soltanto un gruppo ristretto di persone a Campo Bahia rifiuta di immergersi in questo clima di festa, e sono proprio i componenti della squadra nazionale tedesca...
"Tanto per essere chiari: abbiamo raggiunto il turno successivo, proprio come dopo la partita con l'Algeria”, ha dichiarato Thomas Müller dal ritiro. Sulla stessa lunghezza d'onda il compagno di squadra Per Mertesacker: "Quello che conta è domenica. Sarà tutto o niente”.
“Niente” significherebbe per la Germania cadere di nuovo all'ultimo ostacolo. Esperienza già provata da Miro Klose e compagni sia al Mondiale 2002 (0-2 contro il Brasile) che a UEFA EURO 2008 (0-1 contro la Spagna), per non parlare delle sconfitte nelle semifinali mondiali nel 2006 (0-2 contro l'Italia) e nel 2010 (0-1 contro la Spagna). Inciampare di nuovo è quasi inconcepibile, ma il ricordo dei recenti passi falsi è ancora vivo nella testa di questa generazione d'oro incompiuta.
Il Ct della Germania Joachim Löw non avrà problemi a tenere la squadra con i piedi per terra. "Vedo la squadra molto concentrata e pronta per l'ultimo passo”.
"Il nostro obiettivo è di diventare campioni del mondo, e nessuno lo diventa dopo una semifinale”, ha dichiarato Toni Kroos. I calciatori dell'FC Bayern München sanno come trasformare la delusione di una sconfitta in energia positiva. Il club bavarese ha vinto la UEFA Champions League nel 2001, due anni dopo la bruciante sconfitta all'ultimo minuto per mano del Manchester United FC. Così come, guidata dal capitano Philipp Lahm, la squadra bavarese ha vinto la finale di Wembley contro il Borussia Dortmund nel 2013 soltanto un anno dopo avere perso la finale in casa contro il Chelsea FC.
L'attuale nazionale tedesca è determinata a conquistare il quarto titolo mondiale in Brasile e non vuole lasciarsi distrarre dal risultato di martedì. Il prossimo avversario è l'Argentina, una squadra nelle cui file militano diversi campioni straordinari ma che non ha ancora mostrato un calcio straordinario in questo torneo.
Subito dopo la vittoria della Albiceleste ai rigori contro l'Olanda, la nazionale tedesca ha twittato il seguente messaggio “Complimenti, Argentina. Ci vediamo domenica a Rio per la finale!". Messaggio gentile ma con un vago sentore minatorio.