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Pazzini e Cassano rivali a Milano

Da gemelli del gol alla Sampdoria ad arcirivali a Milano: Il destino ha separato Antonio Cassano e Giampaolo Pazzini, ma l'ex "Premiata Ditta" doriana è destinata a far parlare ancora molto di sé.

Antonio Cassano e Giampaolo Pazzini: Da compagni ad arcirivali
Antonio Cassano e Giampaolo Pazzini: Da compagni ad arcirivali ©Getty Images

No, non è il seguito del celeberrimo "Totò e Peppino divisi a Berlino", ma solo uno dei paradossi del calcio. Sembra ieri che a Genova, sponda UC Sampdoria, faceva bella mostra il tandem Antonio Cassano - Giampaolo Pazzini. Una coppia di attaccanti esplosiva, da fare invidia alle grandi d'Italia ed Europa.

Forse fin troppa invidia, dal momento che nel giro di poche settimane la "Premiata Ditta" Cassano & Pazzini ha traslocato in blocco a Milano. Come era già successo per altri due "gemelli del gol" doriani, Gianluca Vialli e Roberto Mancini, Genova è diventata di colpo troppo piccola, ma se Vialli si era accasato alla Juventus e Mancini, qualche anno dopo, all'S.S. Lazio, Cassano e Pazzini hanno scelto la stessa città. Ma non la stessa squadra.

Pochi giorni dopo l'approdo di Fantantonio al Milan, infatti, l'Inter ha deciso di controbattere al colpo rossonero con la stessa moneta, convincendo la Sampdoria a lasciare partire il Pazzo. Fuochi d'artificio sulle sponde dei navigli, dunque, e un pizzico di pepe in più sul Derby della Madonnina in programma ad aprile. Alla storica rivalità tra le due metà di Milano si aggiungerà, infatti, quella tutta nuova tra i due ex gemelli doriani, ora divisi all'ombra del Duomo.

C'è però ancora un tenue filo che unisce l'ormai ex premiata ditta di cui sopra. Sarà un caso, forse uno scherzo del destino, ma nel primo finesettimana in cui Cassano e Pazzini sono ufficialmente rivali di derby, Inter e Milan saranno impegnate in campionato in un'altro derby - incrociato questa volta - che le vedrà opposte alla Sicilia.

Sabato, infatti, i Rossoneri saranno di scena sul campo del Calcio Catania, mentre il giorno successivo l'Inter ospiterà a San Siro l'US Città di Palermo. Due impegni da non fallire, perché se i Rossoneri vogliono continuare la loro cavalcata in vetta, i Nerazzurri faranno di tutto per non farsi sfilare di mano lo Scudetto dai cugini e proveranno a rilanciare la rincorsa dopo il KO contro l'Udinese Calcio.

Senza contare che da pochi giorni sulla panchina del Catania siede un certo Diego Simeone, bandiera dell'Inter negli anni '90. L'esordio del "Cholo" con il club etneo è coinciso sabato scorso con una sconfitta sul campo del Parma FC, pertanto c'è da scommettere che l'argentino farà di tutto per riscattarsi di fronte al pubblico del Massimino nella sua "prima" casalinga. E tanto meglio se a farne le spese saranno gli avversari di tanti derby del passato.

Che la trasferta siciliana sia di quelle da non sottovalutare lo sa bene anche il tecnico del Milan Massimiliano Allegri, che lo ha sottolineato senza giri di parole. "Sarà una partita incasinata - ha esordito senza mezzi termini il tecnico toscano -. I nostri avversari arrivano da un paio di risultati negativi, quindi getteranno l'anima sul campo. Noi dovremo essere perfetti, perché il Catania sa fare molto male quando riparte in contropiede".

La perfezione, però, si dice non essere di questo mondo, e il Milan in Sicilia dovrà fare i conti con gli infortunati, ben 11. Ma quando le cose si complicano, sono i campioni che dovrebbero fare la differenza. E a Catania potrebbe essere la volta proprio di Cassano, che dopo aver sfornato assist a ripetizione festeggerebbe volentieri il suo primo gol in rossonero, ancora meglio se da tre punti.

Se la sfida del Massimino si prennuncia ricca di spunti, quella di San Siro dovrebbe essere addirittura pirotecnica, almeno guardando al recente passato. La scorsa stagione Inter e Palermo diedero infatti vita a un incredibile 5-3, con i Nerazzurri capaci di farsi rimontare dal 3-0 al 3-3 prima di chiudere definitivamente i conti con due gol nel finale.

All'epoca sulla panchina dell'Inter sedeva José Mourinho. Oggi lo Special One predica a Madrid, ma in casa nerazzurra il Portoghese è ancora la lingua che va per la maggiore. Già, perché dopo il breve quanto controverso interregno di Rafael Benítez i campioni d'Europa in carica hanno forse avvertito una fitta di saudade e dopo aver giubilato lo spagnolo hanno optato senza indugio per un brasiliano.

Dal momento che gli incroci rossonerazzurri non si contano più, non stupirà nessuno che il brasiliano in questione sia un grande ex milanista, ovvero Leonardo. L'artefice della ripresa dell'Inter in campionato è stato, ironia della sorte, l'uomo che la scorsa stagione sedeva sulla panchina dei cugini, ai quali ora sogna di giocare il più crudele dei tiri arrestandone la marcia verso lo Scudetto.

Per riuscirci, pero, Leonardo dovrà procedere a tappe forzate, cercando di rosicchiare punto a punto il ritardo accumulato dall'Inter nel girone di andata. La distanza dal Milan è tanta e a molti potrebbe sembrare un idea da pazzi... e allora chi meglio del Pazzo per tentare la scalata? Se i suoi gol dovessero riportare i Nerazzurri in scia ai cugini in tempo per il derby, il guanto di sfida a Cassano sarebbe definitivamente lanciato. E chissà, quel giorno, come si saluteranno a centrocampo quei due dell'ormai ex Premiata Ditta.