La UEFA conferma la sua contrarietà alle partite di campionato disputate all'estero
lunedì 6 ottobre 2025
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Due richieste approvate in via straordinaria e evidenziano lacune normative a livello mondiale, ma la UEFA si impegna a tutelare l'integrità delle competizioni nazionali e la prospettiva dei tifosi nelle prossime regole FIFA.
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Oggi, la UEFA ha ribadito la sua ferma opposizione allo svolgimento di partite di campionato fuori dalle rispettive nazioni.
Dopo la riunione del Comitato Esecutivo del mese scorso a Tirana, la UEFA ha avviato ulteriori consultazioni con le parti interessate per esaminare le ricadute del caso in seguito alle richieste ricevute dalle federcalcio spagnola e italiana.
Tale consultazione ha confermato la diffusa mancanza di sostegno già espressa da tifosi, altre leghe, club, giocatori e istituzioni europee al trasferimento all'estero delle partite di campionato.
Tuttavia, poiché la struttura normativa FIFA (attualmente in fase di revisione) non è sufficientemente chiara e dettagliata, il Comitato Esecutivo UEFA ha deciso, seppur con riluttanza, di approvare le due richieste in via straordinaria. La UEFA contribuirà attivamente ai lavori in corso della FIFA per garantire che le future regole rispettino l'integrità delle competizioni nazionali e lo stretto legame tra club, tifosi e comunità locali.
Parallelamente, tutte le federazioni europee hanno confermato l’impegno a collaborare con la UEFA prima di presentare richieste simili in futuro. In tal modo, hanno espresso la determinazione collettiva a tutelare gli interessi più ampi del calcio europeo.
A proposito della decisione, il presidente UEFA, Aleksander Čeferin, ha dichiarato:
"Le partite di campionato devono essere giocate nella nazione corrispondente; qualsiasi altra soluzione priverebbe i tifosi più fedeli e introdurrebbe potenzialmente elementi di distorsione nelle competizioni. La nostra consultazione ha confermato la portata di queste preoccupazioni. Voglio ringraziare le 55 federazioni nazionali per l’impegno costruttivo e responsabile su una questione così delicata".
"Sebbene sia deplorevole dover rinunciare a queste due partite, questa decisione è straordinaria e non deve essere considerata un precedente. Il nostro impegno è chiaro: tutelare l'integrità dei campionati e fare in modo che il calcio rimanga saldamente ancorato al suo ambiente nazionale".