Sognare in grande: la Champions League offre benefici ai club di tutta Europa
giovedì 29 maggio 2025
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Il conto alla rovescia per la stagione 2025/26 inizia tra poco più di due settimane con il sorteggio del primo turno di qualificazione, che permetterà ai club più piccoli d'Europa di giocare sotto i riflettori della Champions League.
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Lo scorso luglio, quando la squadra gallese dei New Saints ha iniziato a prepararsi per le qualificazioni di Champions League, l'ambizioso presidente Mike Harris si è prefissato un obiettivo al limite dell'immaginabile. Fin dove voleva arrivare? "Vogliamo vincerla!", ha detto Harris ad AFP. "Il calcio è emozionante perché ti permette di sognare".
Con sede in Inghilterra ma impegnato nella massima serie gallese, i TNS sono uno degli 81 club di 53 nazioni diverse che hanno subito il fascino della Champions League in questa stagione. Appena cinque settimane dopo la vittoria del Real Madrid sul Dortmund a Wembley, i campioni del Galles e altre 27 squadre hanno ridato inizio a una competizione che non dorme mai.
Mentre la maggior parte dell'Europa era incollata alle semifinali di EURO 2024, i TNS hanno ospitato i montenegrini del Dečić al Park Hall di Oswestry al primo turno di qualificazione. Brad Young ha segnato una doppietta nella vittoria casalinga per 3-0 ed è andato nuovamente a segno a Podgorica la settimana dopo, quando i Saints hanno pareggiato 1-1 e si sono qualificati.
Il brivido delle notti europee
Chiunque dubitasse dell'importanza dell'evento non doveva fare altro che ascoltare l'allenatore Craig Harrison a fine partita. "Sono molto orgoglioso", ha detto in attesa della sfida successiva contro gli ungheresi del Ferencváros.
"Non mi capita spesso di essere senza parole, ma in questo momento sono in difficoltà perché sono molto emozionato."
Per un club con appena 300 abbonati, l'emozione delle serate di Champions League è innegabile, anche nelle qualificazioni.
Sfide equilibrate per giuste ricompense
L'avventura dei Saints ha anche sottolineato il valore del modello sportivo europeo, perché le competizioni UEFA per club restano aperte alle squadre di tutto il continente e premiano i risultati ottenuti sul campo.
Anche se il Ferencváros si è dimostrato troppo forte al secondo turno, Harrison e i suoi giocatori si sono assicurati uno storico posto in Conference League, diventando il primo club della Premier gallese a raggiungere la fase a gironi/fase campionato di una competizione europea.
Se questo successo è di per sé un premio, i Saints hanno beneficiato anche economicamente delle loro imprese continentali. Le squadre partecipanti ricevono premi in denaro in base ai risultati; per un club di queste dimensioni può avere un impatto importante.
"La cosa fondamentale è che valutiamo strategicamente come investire questo denaro", ha dichiarato Ian Williams, direttore operativo dei TNS, a UEFA.com. "Vogliamo continuare a costruire lo stadio, ma anche migliorare le strutture per allenarci e costruire altri campi".
In questa stagione, Champions League, Europa League e Conference League genereranno un fatturato netto di oltre 3,5 miliardi di euro. Questa cifra è suddivisa fra le tre competizioni, con la Champions League che rappresenta quasi il 75% del totale.
I premi vengono poi ripartiti in quote uguali per tutti i club in gara, bonus legati ai risultati e le cosiddette quote "value pillar", che si basano sul valore di mercato di ogni paese e sui coefficienti dei singoli club.
Vantaggi finanziari per tutti
A trarne beneficio, però, non sono solo i club partecipanti. Grazie al nuovo modello di distribuzione finanziaria per il ciclo di competizioni 2024-27, le squadre che non prendono parte alla Champions League, all'Europa League o alla Conference League ricevono premi solidarietà complessivamente maggiorati del 76%, passando da 175 milioni di euro nel ciclo 2021-24 a 308 milioni di euro.
Nel caso dei New Saints, significa dare un sostegno finanziario anche alle altre 11 squadre della Premier gallese, che introdurrà un nuovo format nella stagione 2026/27. I fondi consentiranno ai club del paese di innalzare i propri standard con strutture più moderne e budget per il personale amministrativo. Gli stessi Saints sono riusciti a trasformare la squadra femminile in una squadra semiprofessionistica.
Mantenendo bassi i costi generali, la UEFA è in grado di reinvestire il 97,5% dei suoi ricavi netti nel calcio europeo. Oltre alle tre competizioni maschili per club, anche il Campionato Europeo offre un impulso finanziario al calcio a tutti i livelli.
Oltre a un montepremi di 331 milioni di euro per le 24 squadre partecipanti e ai 935 milioni di euro distribuiti alle federazioni UEFA per investire nei programmi di sviluppo del calcio, EURO 2024 ha generato benefit per 240 milioni di euro destinati ai club che hanno dato il nulla osta ai giocatori per il torneo.
L'impatto dei reinvestimenti ha effetti su tutta la piramide calcistica. Dunque, mentre due squadre di prestigio si contenderanno il premio più ambito a Monaco, a trarne beneficio saranno i club di tutto il mondo, qualunque sia il risultato. Con il primo sorteggio della Champions League 2025/26 a poco più di due settimane di distanza, 30 squadre si preparano a iniziare una nuova avventura e forse sogneranno di arrivare fino in fondo.
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