La Lettonia vince la Unity EURO Cup: rifugiati e comunità ospitanti uniti a Nyon
giovedì 10 ottobre 2024
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Il torneo, organizzato in collaborazione con l’UNHCR, dimostra che il calcio può essere una forza positiva attraverso la diversità e l’inclusione in tutta Europa.
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Tenutasi presso la sede UEFA di Nyon, in Svizzera, la Unity EURO Cup 2024 ha celebrato l’inclusione, la diversità e il potere del calcio di abbattere le barriere culturali. Il torneo, organizzato insieme all'UNHCR, è incentrato sull'inclusione sociale dei rifugiati e delle comunità ospitanti. L'edizione di quest'anno ha accolto più di 200 giocatori in rappresentanza di 16 nazionali per un totale di 33 partite.
Hanno partecipato Svizzera, Lettonia, Germania, Finlandia, Armenia, Belgio, Francia, Grecia, Italia, Malta, Paesi Bassi, Irlanda del Nord, Repubblica d'Irlanda, Slovenia e Spagna. Una squadra di rifugiati ucraini provenienti da tutta Europa ha completato il tabellone.
"Questo torneo dimostra il potere dello sport di unire le persone, abbattere le barriere e ispirare speranza. Per le persone costrette a fuggire dalle proprie case, lo sport è più di un semplice gioco: è un modo per guarire, crescere, includere e appartenere. Ogni giorno vediamo che queste opportunità aiutano i rifugiati a ricostruire la loro vita e la manifestazione di oggi è un brillante esempio di questa trasformazione”.
Unire le comunità attraverso il calcio
Le squadre univano rifugiati (uomini e donne) e giocatori locali, dimostrando che il calcio può instaurare legami più profondi tra i profughi e le comunità che li accolgono.
Il torneo non solo ha consentito ai rifugiati di rappresentare il loro paese, ma ha anche offerto un palcoscenico internazionale per mettere in mostra il proprio talento e condividere le proprie storie.
Per il capitano della Lettonia, Oleh Lazyrka, portare la sua squadra alla vittoria è stato un momento speciale:
“Tutti gli sport aiutano i rifugiati, ma il calcio in particolare. Quando giochiamo ci sentiamo uniti, è come una grande famiglia”.
Dopo la finale, la UEFA e l'UNHCR hanno ospitato una tavola rotonda sul tema: "L'inclusione dei rifugiati attraverso lo sport".
Moderati da Pedro Pinto, sono intervenuti tra gli altri l'Alto Commissario dell'UNHCR, Filippo Grandi, la vicepresidente della UEFA, Laura McAllister, Célia Šašić, ambasciatrice di EURO 2024 e della squadra nazionale tedesca, e Mary Edonga, giocatrice rifugiata della squadra nordirlandese della Unity EURO Cup 2024.
Il calcio ha un ruolo importante nella mia vita. Sono fuggita dal Sud Sudan perché c’è una guerra civile e sono arrivata in Irlanda del Nord. È stato un viaggio lungo e stressante. In Irlanda del Nord ho iniziato a giocare a calcio ed è stata una svolta nella mia vita. Quando gioco sono semplicemente felice, ho conosciuto persone nuove, ho imparato una nuova lingua e una cultura diversa. È come una grande famiglia.
La Unity EURO Cup
Organizzata dalla UEFA in collaborazione con l'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR), la Unity EURO Cup riunisce rifugiati e comunità ospitanti per promuovere l'inclusione sociale attraverso il calcio.
È stata istituita nell'ambito della strategia di sostenibilità 2030 della UEFA e della strategia sportiva dell'UNHCR – More than a Game – che sottolinea il ruolo dello sport per migliorare la vita degli sfollati e degli apolidi.