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La Unity EURO Cup promuove l’inclusione e la diversità attraverso il calcio

Comunicati Stampa

La Unity EURO Cup 2024 ha riunito rifugiati e comunità ospitanti in un’iniziativa storica per l’integrazione sociale.

La Unity EURO Cup promuove l’inclusione e la diversità attraverso il calcio

Oggi a Nyon si è svolta la terza edizione della Unity EURO Cup, che celebra non solo il calcio ma anche l'inclusione, la diversità e il potere di unire dello sport. Ospitato presso la sede UEFA in Svizzera, dove si è tenuto l'evento inaugurale nel 2022, il torneo ha sottolineato ancora una volta il ruolo essenziale del calcio nell'abbattere le barriere culturali e favorire i legami tra persone provenienti da contesti diversi.

Al torneo hanno partecipato sedici nazionali composte da rifugiati (uomini e donne) e membri delle comunità ospitanti. L'evento ha offerto ai giocatori un'opportunità unica di entrare in contatto e impegnarsi, dimostrando che il calcio può fungere da ponte per l'integrazione e linguaggio di comprensione reciproca. La Lettonia ha trionfato in un'emozionante finale contro la Finlandia (4-1), ma la vera vittoria è stata rappresentata dallo spirito di partecipazione, amicizia e rispetto.

La Unity EURO Cup è uno dei pilastri della strategia di sostenibilità del calcio della UEFA per il 2030, che dà priorità all'inclusione di rifugiati, richiedenti asilo e sfollati nella società attraverso lo sport. In linea con la strategia sportiva dell'UNHCR – More than a Game – il torneo dimostra che lo sport può essere una potente forza per la coesione sociale, evidenziandone le potenzialità per migliorare la vita degli sfollati e degli apolidi in tutto il mondo.

A proposito dell'importanza dell'evento, Michele Uva, direttore della sostenibilità sociale e ambientale della UEFA, ha dichiarato: “La Unity EURO Cup testimonia la capacità unica del calcio di unire persone provenienti da contesti diversi. Riunendo rifugiati e comunità ospitanti, non solo celebriamo questo bellissimo sport, ma promuoviamo anche l’inclusione, la comprensione e il rispetto reciproco. La Unity EURO Cup esemplifica l'impegno della UEFA a utilizzare il calcio come potente strumento per l'integrazione sociale e il cambiamento positivo. Un ringraziamento speciale al team della UEFA per l’eccezionale dedizione e il duro lavoro nell’organizzare questo torneo”.

"Questo torneo dimostra il potere dello sport di unire le persone, abbattere le barriere e ispirare speranza", ha affermato Filippo Grandi, Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati. "Per le persone costrette a fuggire dalle proprie case, lo sport è più di un semplice gioco: è un modo per guarire, crescere, includere e appartenere. Ogni giorno vediamo che queste opportunità aiutano i rifugiati a ricostruire la loro vita e la manifestazione di oggi è un brillante esempio di questa trasformazione”.

La terza edizione del torneo ha visto sfidarsi più di 200 giovani per un totale di 33 partite. Le 16 squadre hanno riunito rifugiati e federazioni calcistiche provenienti da Armenia, Belgio, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Italia, Lettonia, Malta, Paesi Bassi, Irlanda del Nord, Repubblica d'Irlanda, Slovenia, Spagna e Svizzera. Inoltre, un gruppo di rifugiati che vivono in Germania ha rappresentavanol’Ucraina.

Mentre la Lettonia alzava la coppa, traspariva lo spirito della Unity EURO Cup, ricordando a tutti il potere del calcio di guarire, unire e ispirare speranza per un futuro migliore sia per i rifugiati che per le comunità che li accolgono.

Il torneo non solo consente ai rifugiati di rappresentare i paesi ospitanti, ma offre anche un palcoscenico internazionale per mette in mostra il proprio talento e condividere le proprie storie. Il capitano della Lettonia, Oleh Lazyrka, ha detto dopo la vittoria: "Tutti gli sport aiutano i rifugiati, ma il calcio in particolare. Quando giochiamo ci sentiamo uniti, è come una grande famiglia".

Johan Djourou, ambasciatore della squadra Unity EURO Cup della Svizzera, ha ribadito: “Il calcio e lo sport ti danno un senso di libertà, di far parte di qualcosa: puoi giocare insieme, ridere insieme, essere d'accordo o in disaccordo tutti insieme. Ecco perché lo sport è così importante nella nostra società. Anche per i rifugiati è così: dà loro la speranza e la sensazione di diventare membri della comunità ospitante”.

Nota per i media

Le foto del torneo sono disponibili qui solo per uso editoriale.