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Italiano: il Bologna e la Champions League

Il tecnico rossoblù racconta la scelta di Bologna, la sfida europea e le ambizioni della sua squadra nella massima competizione per club.

Vincenzo Italiano, il nuovo tecnico del Bologna, parla della sua scelta di guidare il club e del fascino della Champions League. Dopo l'esperienza europea con la Fiorentina, Italiano ha debuttato nella massima competizione internazionale per club, motivato dalla crescita del Bologna e dall'affetto dei tifosi. In questa intervista a UEFA.com, analizza i progressi della squadra, l'importanza del gioco e l'approccio necessario per competere a livello internazionale.

Bologna, la città, il club: perché è la scelta giusta?

“Quando una squadra in ascesa ripone grande fiducia in te e quando una squadra che ha ottenuto grandi risultati negli ultimi anni ti sceglie, ti senti molto orgoglioso. Ho seguito quello che il Bologna è riuscito a fare nel campionato, e per me è stata una scelta semplice. Sarà un viaggio straordinario e sono orgoglioso di farne parte".

Hai già esperienza in Europa, con due cavalcate memorabili alla guida della Fiorentina. Cosa ti hanno insegnato?

“Sono state due esperienze incredibili, anche se con finali un po’ amari. Perdere le finali all'ultimo minuto non è mai bello, ma è stato comunque un viaggio straordinario. Giocare in stadi così importanti, contro squadre forti, ti dà moltissimo. Porto con me questa esperienza e cercherò di trasmetterla ai miei giocatori. Ogni partita in Europa è qualcosa di speciale”.

Sei famoso per un calcio di qualità, che unisce il bel gioco ai risultati. Continuerai su questa strada anche a Bologna?

“Non credo che si possano ottenere risultati senza giocare bene in entrambe le fasi. Dobbiamo mantenere il possesso palla, creare molte occasioni e concedere poco agli avversari. La squadra ha già dimostrato di avere un’identità e un buono spirito”.

Highlights: Bologna - Shakhtar 0-0

Come ti senti ascoltando l’inno della Champions League?

“Solo a pensarci mi vengono i brividi. È qualcosa che sogni fin da bambino. Sarà un momento molto speciale, non solo per me ma anche per i giocatori. Sono sicuro che i ragazzi troveranno quell'energia extra per sfruttare tutto ciò che abbiamo preparato. La consapevolezza di essere in Champions League darà alla squadra la spinta necessaria”.

Quanto è importante Riccardo Orsolini per il tuo gioco?

Orso è cresciuto tantissimo negli ultimi anni. È un attaccante solido, e le sue statistiche lo dimostrano. Ha la capacità di decidere la partita, di prendersi la squadra sulle spalle. Il suo sinistro è una risorsa preziosa, e sa accentrarsi e trovare il gol da solo”.

Gli esterni d'attacco hanno un ruolo chiave nel tuo gioco. È così?

“Sì, per me gli esterni sono fondamentali. Non possiamo contare solo sul numero nove per segnare. Gli esterni devono accentrarsi, cercare il gol e mettere palloni in area”.

Fin dove può arrivare questa squadra in Champions League?

“Dobbiamo dimostrare il nostro carattere e non farci intimidire, anche di fronte a squadre come il Liverpool, l’Aston Villa, il Monaco o lo Shakhtar. Sono tutte squadre ben organizzate e di grande qualità. Sarà fondamentale essere coraggiosi”.

Un ultimo messaggio per i tifosi rossoblù?

“C'è un’atmosfera fantastica in questo club, e l'amore dei tifosi per la squadra è straordinario. Lo dico sempre ai ragazzi: la passione dei tifosi è contagiosa, e dobbiamo giocare con il cuore e l'anima per loro. Faremo di tutto per renderli orgogliosi”.