Il calcio ricorda la leggenda spagnola Luis Suárez
domenica 9 luglio 2023
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Il calcio spagnolo e mondiale piange Luis Suárez Miramontes, uno dei calciatori più celebri del Paese, unico calciatore spagnolo ad aver vinto il Pallone d'Oro, scomparso all'età di 88 anni.
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Suárez è diventato una delle leggende del calcio spagnolo più amate in patria e in Italia, dove ha trascorso gran parte della sua carriera come giocatore e allenatore.
Soprannominato "L'Architetto", il talentuoso centrocampista ha conquistato numerosi titoli nel corso della sua straordinaria carriera da giocatore, che ha raggiunto il suo apice negli anni '60 quando ha contribuito al successo della Spagna al Campionato Europeo 1964 in patria e al trionfo dell'Inter in Coppa dei Campioni nel 1964 e nel 1965.
'Un talento unico'
Nel rendergli omaggio, la Federcalcio Spagnola (RFEF) ha definito Suárez "una delle più grandi leggende del nostro calcio. Riposa in pace, Luisito". L'Inter lo ha ricordato come "un talento unico - il numero 10 della Grande Inter che ha portato i nostri colori ai vertici dell'Italia, dell'Europa e del mondo".
Il presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC), Gabriele Gravina, ha affermato che Suarez era "un monumento del calcio italiano e internazionale. Ha regalato perle di bellezza a tutti i tifosi, ispirando al contempo generazioni di calciatori"."
Nato a La Coruña il 2 maggio 1935, Suárez ha iniziato la sua carriera da giocatore nella stagione 1953/54 con la squadra della sua città natale, il RC Deportivo La Coruña, prima di firmare per il FC Barcelona nel 1954. In sette stagioni con il Barça, ha vinto due campionati, due Coppe delle Fiere e due Coppe di Spagna.
Nel 1960 ha vinto il Pallone d'Oro, diventando il primo e, finora, unico giocatore nato in Spagna a ricevere il premio.
L'apice negli anni '60
Dopo questo prestigioso riconoscimento, la carriera di Suárez è salita ulteriormente di livello quando è passato all'Inter nel 1961. Con il club meneghino ha vinto, tra l'altro, due Coppe dei Campioni (1964 e 1965), tre Scudetti e due Coppe Intercontinentali.
Suárez è diventato anche un pilastro della nazionale spagnola, collezionando 32 presenze e segnando 13 gol. Ha contribuito a scrivere la storia del suo Paese nel 1964, quando la Spagna ha conquistato il titolo europeo sconfiggendo i detentori dell'URSS per 2-1 a Madrid.
Dopo aver lasciato l'Inter nel 1970, Suárez ha concluso la sua carriera da giocatore con la Sampdoria nel 1973.
Suárez ha iniziato poi ad allenare in Italia, sedendo sulle panchine di Inter, Sampdoria, Como e Cagliari. Dopo essere tornato in patria per allenare il Deportivo per una stagione, è stato nominato allenatore della Spagna Under 21 nel 1980 e ha guidato la squadra al titolo europeo Under 21 nel 1986.
Ha poi allenato la nazionale maggiore spagnola dal 1988 al 1991, qualificandosi alla Coppa del Mondo FIFA in Italia. Ha poi avuto delle brevi parentesi sulla panchina dell'Inter per due volte (1992 e 1995) e dell'Albacete Balompié (1994) in Spagna, prima abbandonare la carriera da allenatore e lavorare occasionalmente come co-commentatore radiofonico.