La UEFA affronta l'inquinamento con la campagna Cleaner Air, Better Game
giovedì 25 maggio 2023
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Quest'estate, la UEFA sfrutterà ancora una volta la visibilità di EURO Under 21 per mettere in evidenza il problema dell'inquinamento atmosferico e la minaccia che rappresenta per la salute e il calcio.
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Michele Uva, direttore UEFA per la sostenibilità, fa luce sull'importanza di questa campagna e descrive le iniziative previste per il torneo in collaborazione con le federazioni calcistiche di Georgia e Romania. La campagna Cleaner Air, Better Game esemplifica il nostro impegno incondizionato a raggiungere specifici obiettivi ambientali e di sostenibilità nell'ambito della nostra strategia di sostenibilità, Strength Through Unity.
Qual è lo scopo della campagna Cleaner Air, Better Game e perché avete deciso di rilanciarla quest'anno?
M. U. In origine, la campagna è stata lanciata nel 2021 al Campionato Europeo UEFA Under 21 in Slovenia e Ungheria. Abbiamo deciso di utilizzare la piattaforma del più importante torneo europeo per nazionali giovanili per richiamare l'attenzione di tutto il calcio sull'importanza delle tematiche ambientali. In questo caso specifico ci siamo concentrati sull'inquinamento atmosferico, che secondo le stime dell'Organizzazione Mondiale della Sanità miete oltre sette milioni di vite all'anno e mette in pericolo la salute e il futuro del calcio. Questo messaggio è stato al centro di una campagna che ha coinvolto i tifosi nei paesi ospitanti e non solo. Lo abbiamo rilanciato per questa edizione del torneo, in modo da continuare a sensibilizzare su questo importante tema e ispirare le comunità europee a partecipare a iniziative e attività nela tutela dell'ambiente.
Quali attività si svolgeranno in Georgia e Romania durante l'Europeo Under 21, per lasciare un'eredità alle nazioni ospitanti?
M. U. Innanzitutto vorrei ringraziare i presidenti delle due federazioni, Razvan Buleanu e Levan Kobiashvili, che hanno subito dimostrato il loro sostegno alla nostra strategia di sostenibilità e alla campagna Cleaner Air, Better Game in Romania e Georgia.
Incoraggeremo le federazioni partecipanti, i giocatori, i tifosi, i volontari, lo staff e tutti i portatori di interesse ad adottare pratiche rispettose dell'ambiente attraverso varie iniziative che saranno organizzate nelle città ospitanti. Queste iniziative sono dedicate alla gestione dei rifiuti, alla pulizia del territorio da parte della comunità e ai programmi per promuovere viaggi sostenibili per andare a vedere le partite.
Come si inserisce questa campagna nella vostra strategia generale di sostenibilità?
M. U. La UEFA è la prima organizzazione sportiva ad aver sviluppato una strategia decennale per la sostenibilità del calcio, Strength through Unity. Siamo partiti dall'idea che il calcio non deve semplicemente intercettare e seguire le tendenze della sostenibilità e della società, ma deve anticiparle e avviarle. Il nostro approccio è guidato da una mentalità lungimirante, in cui immaginiamo un futuro sostenibile e compiamo passi concreti per raggiungerlo. Crediamo fermamente che la sostenibilità non sia solo una spesa, ma un investimento. La campagna Cleaner Air, Better Game è uno dei nostri sforzi, che può aiutarci ad affrontare problemi concreti e avvicinarci ai nostri obiettivi.
Quanto può fare la UEFA per questioni ambientali come questa?
M. U. Il calcio è considerato lo sport più popolare al mondo e ha grandissime potenzialità di favorire cambiamenti positivi. La UEFA si impegna verso la sostenibilità nel lungo periodo, credendo sinceramente che sia suo dovere contribuire a questa importante causa. Dobbiamo anche essere realistici e trovare un equilibrio tra le aree in cui il calcio può fare la differenza direttamente e quelle in cui la nostra influenza, anche se indiretta, rimane importante. Ci sono numerose sfide che il calcio da solo non può risolvere, ma possiamo sensibilizzare di più sull'importanza di questi problemi e coinvolgere attivamente un pubblico più ampio.
Quanto collaborerà la UEFA con i portatori di interesse come la UE per raggiungere i suoi obiettivi di sostenibilità sociale e ambientale?
M. U. La nostra missione è ispirare, potenziare e accelerare l'azione collettiva per la sostenibilità sociale e ambientale. La collaborazione è al centro del nostro approccio, perché crediamo di poter ottenere risultati straordinari solo lavorando insieme. Ci impegniamo a sostenere le istituzioni internazionali, i governi e più di quattro miliardi di appassionati e funzionari di calcio in tutto il mondo, uniti dalla convinzione che la sostenibilità sia la pietra angolare di una società di successo. Come in una squadra di calcio, ci impegniamo a lavorare in sinergia per creare un futuro migliore.
Cos'altro sta preparando la UEFA per garantire che il calcio si assuma più responsabilità verso il suo impatto climatico e ambientale?
M. U. La UEFA ha espresso il suo impegno a lungo termine per promuovere azioni collaborative e misurabili, fermamente convinta che la sostenibilità sia al centro del successo del calcio europeo. La Strategia UEFA 2030 non è la meta finale, ma piuttosto un punto di partenza per catalizzare e accelerare il cambiamento. Un'azione più rapida richiede anche innovazioni in aree come l'economia circolare, le infrastrutture, le emissioni di anidride carbonica e la sostenibilità degli eventi. Sappiamo che una trasformazione è necessaria, ma versare semplicemente denaro in idee obsolete che non funzionano più non è la soluzione. Piuttosto, la nostra strategia prevede una chiara transizione, dalla sensibilizzazione e dalla promozione fino ad azioni concrete. Siamo lieti di vedere che la comunità del calcio si impegna verso questi obiettivi comuni e sono fiducioso che possa aiutarci a ispirare e mobilitare la società in generale.