Il presidente UEFA: "Calcio unito per vincere tutte le sfide"
mercoledì 11 maggio 2022
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Il presidente UEFA ha evidenziato gli incoraggianti successi ottenuti in circostanze difficili grazie a una risposta unita.
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Nel suo discorso ai delegati delle 55 federazioni UEFA e ad altri portatori di interesse, in occasione del 46° Congresso Ordinario UEFA di mercoledì a Vienna, Aleksander Čeferin ha evidenziato gli incoraggianti successi ottenuti in circostanze difficili e un periodo straordinario.
Il presidente UEFA si è detto fermamente convinto che il calcio continuerà a dimostrare che "è possibile un mondo diverso, un mondo di resilienza e speranza in cui non tutto è dettato dal potere, dai profitti o dal cinismo".
Il calcio ha resistito
Il presidente UEFA ha parlato della solidarietà dimostrata dalla comunità del calcio nel rispondere alla pandemia di COVID-19, nonché alla minaccia della cosiddetta Super League emersa lo scorso anno prima del Congresso UEFA di Montreux.
"Sono orgoglioso", ha detto Čeferin, "di aver avuto l'opportunità di lavorare al fianco di grandi donne e uomini negli ultimi due anni".
"Siamo stati forti malgrado le avversità. Insieme abbiamo trovato le soluzioni che ci servivano. Se siamo uniti siamo imbattibili e anche la società vince".
Čeferin ha descritto il fallimento della Super League come "un tentativo sfacciato di pochi oligarchi e aristocratici di lanciare un progetto che avrebbe calpestato tutti i valori del calcio e della società europea".
Grandi risultati e decisioni creative
Il presidente UEFA ha ricordato che, nel 2020, la UEFA ha messo da parte i suoi interessi e posticipato tutte le sue competizioni per favorire il completamento delle competizioni nazionali europee. Ha messo in risalto la creatività della UEFA nel modificare il calendario e adattare i format delle competizioni a tempo di record, escogitando una "final eight" in UEFA Champions League e UEFA Europa League.
A vincere è stato il calcio, ha sottolineato, "perché la UEFA è riuscita a organizzare EURO durante una crisi sanitaria senza precedenti in undici paesi; perché ha investito cinque volte di più sulla Women's EURO rispetto al ciclo precedente; perché ha deciso di modificare il format della Women's Champions League, centralizzando i diritti e riempiendo gli stadi con oltre 90.000 spettatori per assistere a una competizione dalle incredibili potenzialità".
Il presidente UEFA ha anche ricordato che, nonostante lo scetticismo, la UEFA ha inaugurato con coraggio un'altra competizione per club, l'Europa Conference League: "Una competizione che ci fa vivere e respirare il calcio che amiamo e rievoca gli anni '80".
Gestione finanziaria solida e voglia di aiutare
Durante il COVID, ha spiegato Čeferin, non solo la UEFA ha onorato tutti i pagamenti di solidarietà in una crisi economica senza precedenti, ma ha anche anticipato i pagamenti per alleggerire la pressione sulle federazioni e sui club in difficoltà.
La UEFA, ha proseguito, si è impegnata solennemente ad aumentare i fondi di solidarietà alle federazioni per il prossimo ciclo, in particolare attraverso il programma di sviluppo HatTrick, nonché i pagamenti ai club, indipendentemente dal fatto che si qualifichino per le competizioni europee.
Il calcio ne ha beneficiato "perché la UEFA gestisce le sue finanze in modo così rigoroso da poter reinvestire oltre il 97% delle entrate nel calcio e spendere meno del 3% per i costi operativi".
Ascoltare e difendere gli interessi generali
Čeferin ha elogiato il lavoro "implacabile" in corso per garantire che UEFA EURO 2024 in Germania sia un Campionato Europeo unico, accessibile e sostenibile basato sull'umanità e sulla solidarietà, e ha espresso la sua gratitudine per gli stretti legami che sta instaurando con la European Club Association: "Si prospetta un periodo pacifico per il calcio di club nel decennio a venire".
Per quanto riguarda il fair play finanziario, Čeferin ha accolto con favore il sostegno dato alla UEFA da tutti i portatori di interesse del calcio europeo per una profonda revisione del sistema, "al fine di salvaguardare il futuro a lungo termine del calcio di club, stimolare gli investimenti e ristabilire l'equilibrio economico".
Anche l'annuncio del format e della lista di accesso delle competizioni UEFA per club 2024/25 dà seguito a utili consultazioni con la comunità calcistica europea. "Se la UEFA ascolta la maggior parte dei club, dei tifosi e degli allenatori ed elimina una volta per tutte il concetto di qualificazione alle competizioni UEFA in base ai coefficienti", ha affermato Čeferin, "a vincere è il calcio".
"In qualità di organo di governo con il dovere e la responsabilità di difendere gli interessi generali, e non gli interessi di una minoranza, insieme all'ECA e ai club abbiamo deciso di rimanere fedeli ai nostri principi di merito sportivo... e scopo anziché profitto".
Il presidente ha anche spiegato che la UEFA ha offerto circa 20.000 biglietti gratuiti per alcune finali delle competizioni per club "per premiare la fedeltà dei tifosi", offrendo anche uno sconto su 10.000 biglietti per la finale di UEFA Champions League.
Čeferin ha anche ricordato come il tempestivo intervento dei medici abbia salvato la vita al giocatore danese Christian Eriksen durante la partita di EURO 2020 dello scorso giugno contro la Finlandia. "Se la UEFA adotta protocolli medici rigorosi in grado di salvare la vita in caso di arresto cardiaco, a vincere sono il calcio e la vita stessa", ha affermato.
Prendersi cura del calcio in tutto il mondo
Čeferin ha accolto positivamente l'alleanza strategica con la confederazione sudamericana CONMEBOL "per celebrare oltre 50 anni di amicizia tra il calcio europeo e sudamericano. Non è un'alleanza contro nessuno, ma solo per il bene del calcio".
La UEFA aveva dimostrato solidarietà con altre confederazioni attraverso il programma UEFA Assist, la UEFA Academy e la UEFA Foundation for Children, o semplicemente accettando di ridurre la percentuale di squadre europee ai Mondiali dal 2026 in avanti per migliorare l'equilibrio tra i continenti.
Uno spirito unito
Tornando al piano sventato della Super League, Čeferin ha parlato del grande spirito di unità dimostrato da federazioni, club, leghe, giocatori, allenatori, tifosi, partner commerciali e televisivi, CIO, autorità politiche dell'Unione europea e governi nell'"opporsi a un piano arrogante e sprezzante, ideato da pochi miliardari i quali non concepiscono che, sul campo come nella vita, puoi perdere contro qualcuno più piccolo di te".
Il calcio, ha aggiunto, ha anche tratto solo vantaggi avviando un dibattito sul suo modello di governance con tutti i partner e le parti interessate, in particolare attraverso la Convenzione sul futuro del calcio europeo lanciata a settembre dello scorso anno.
Affrontare i problemi con onestà
Čeferin ha sottolineato che, oltre a tutti gli sviluppi positivi, è importante riconoscere anche gli insuccessi. "Abbiamo ancora molti problemi da risolvere per rendere il nostro sport un modello e una fonte di ispirazione maggiore rispetto a oggi", ha osservato.
La violenza negli stadi rimane un grosso problema. "Se una famiglia va a vedere una partita, vuole solo divertirsi", ha commentato Čeferin. "La gente deve sentirsi al sicuro dentro e fuori dallo stadio, mai in pericolo".
Il presidente UEFA ha detto che c'è altro lavoro da fare per promuovere e integrare le minoranze nel calcio a tutti i livelli. "Dire che nel calcio non c'è razzismo o discriminazione non corrisponde alla verità" ha sottolineato. "Questi problemi esistono, nel calcio come nel resto della società: sta a noi affrontarli a testa alta".
"Dobbiamo anche prenderci cura della salute fisica e mentale dei giocatori. Dobbiamo adottare misure per evitare che vengano maltrattati sui social media, offrire supporto psicologico per aiutarli ad affrontare la pressione a cui sono sottoposti".
Čeferin è stato inequivocabile sulla necessità di dare a tutti una possibilità nel calcio, "affinché i piccoli possano continuare a giocare contro i grandi e, a volte, batterli sorprendendo tutti. È per questo che il calcio è un gioco fantastico".
Il calcio dà speranza e può fare la differenza
I leader del calcio, ha affermato Čeferin in chiusura, "devono stare molto attenti a non mordere la mano che li nutre. Se le loro richieste vanno troppo oltre, rischiano di distruggere il patto sociale su cui poggia il nostro sport".
"Se il calcio dimostra che è possibile un mondo diverso, un mondo di resilienza e speranza in cui non tutto è dettato dal potere, dal profitto o dal cinismo, a vincere è l'intera società".
"Se il calcio può contare su leader come voi", ha detto ai membri del Comitato Esecutivo UEFA e ai delegati delle federazioni presenti a Vienna, "allora so che il nostro sport è in buone mani. Spero che, insieme, possiamo fare in modo che il calcio, il nostro calcio, sia il vincitore per molti anni a venire".