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La UEFA partecipa alla campagna Race to Zero

La UEFA si impegna a raggiungere zero emissioni di CO2 entro il 2040 e a ridurle del 50% entro il 2030 nell'ambito del quadro UNFCCC Sports for Climate Action.

La UEFA partecipa alla campagna Race to Zero

La UEFA partecipa alla campagna delle Nazioni Unite Race to Zero impegnandosi a ridurre le emissioni di gas serra durante i suoi eventi entro il 2030.

La decisione di aderire a Race to Zero, versione patrocinata dalle Nazioni Unite del quadro Sports for Climate Action, dà seguito alla Strategia di sostenibilità UEFA 2030 annunciata il mese scorso.

La UEFA è una delle firmatarie del quadro Sports for Climate Action, che intende sostenere e guidare gli operatori sportivi per raggiungere gli obiettivi globali sul cambiamento climatico.

Le nuove ambizioni di Sports for Climate Action sono state annunciate alla COP26 di Glasgow a novembre 2021 e sono totalmente allineate alla Strategia di sostenibilità UEFA, che vuole ridurre le emissioni di gas serra del 50% entro il 2030 – nell'ottica di arrivare a quota zero entro il 2040 all'interno della UEFA, nei suoi eventi UEFA e in collaborazione con tutto il calcio europeo.

"Oggi, il cambiamento climatico è una delle principali minacce che la società deve affrontare. Di recente, purtroppo, abbiamo visto inondazioni e fenomeni meteorologici devastare infrastrutture in tutto il mondo", ha dichiarato il presidente UEFA Aleksander Čeferin.

“La transizione verso un'economia fiorente e sostenibile è obbligatoria e la UEFA deve far parte della soluzione. Il calcio può avere un ruolo importante nell'attuazione di nuovi standard e nella sensibilizzazione in tutto il mondo”.

“Ci impegniamo nei confronti di Race to Zero perché la nostra ambizione per il 2030 è quella di ridurre le emissioni di anidride carbonica prodotte dal calcio europeo”.

Race to Zero, patrocinata dalle Nazioni Unite, è una campagna internazionale che chiama a raccolta operatori non statali - comprese aziende, città, regioni, istituzioni finanziarie e educative - affinché agiscano rigorosamente e immediatamente per azzerare le emissioni di CO2 in linea con l'Accordo di Parigi, con piani d'azione trasparenti e solidi obiettivi a breve termine.

Tutti i firmatari di Race to Zero si impegnano a raggiungere lo stesso obiettivo generale: dimezzare le emissioni entro il 2030 e raggiungere quota zero entro il 2040 o prima.

Lindita Xhaferi Salihu, Sectoral Engagement Lead (Sport for Climate Action) presso le Nazioni Unite, ha dichiarato: “Ci congratuliamo con la UEFA per aver aderito all'ambizioso percorso del quadro Sports for Climate Action. Impegnandosi a raggiungere i solidi obiettivi proposti dal quadro, la UEFA si unisce alla campagna Race to Zero appoggiata dalle Nazioni Unite. Proprio come nel calcio, affrontare il cambiamento climatico richiede leadership, resilienza e lavoro di squadra: non vediamo l'ora di collaborare con la UEFA per applicare questi standard in campo e fuori”.

Per molti versi, il calcio richiede le stesse competenze che ci serviranno per affrontare la crisi climatica: perseveranza, agilità e un approccio da "squadra affiatata". Do il benvenuto alla UEFA nella campagna Race to Zero e incoraggio tutti i portatori di interesse del calcio a diventare promotori del clima, intervenendo immediatamente per dimezzare le emissioni globali entro il 2030. Insieme, possiamo vincere la corsa alle emissioni zero", ha aggiunto Nigel Topping, COP 26 High-Level Champion per Climate Action.

Il rispetto per l'ambiente, che si incentra sul clima e sul patrocinio, l'economia circolare, la sostenibilità degli eventi e delle infrastrutture sono un elemento di primo piano della strategia di sostenibilità 2030 recentemente pubblicata dalla UEFA.

Con la strategia presentata a dicembre, la UEFA è determinata a far parte della soluzione per preservare e rigenerare l'ambiente e sfruttare il potere del calcio per aumentare la consapevolezza e catalizzare gli interventi.

Per contribuire a raggiungere l'azzeramento delle emissioni di CO2 entro il 2040, in particolare la UEFA misurerà l'impatto ambientale di tutti gli eventi UEFA entro il 2024, incoraggerà i club e le federazioni a misurare l'impatto delle competizioni nazionali e lavorerà per integrare i criteri climatici nei regolamenti, nelle politiche e nelle linee guida della UEFA.

Abbiamo una grande responsabilità nei confronti di milioni di calciatori e tifosi e la sentiamo tutta. Le nostre azioni e decisioni hanno effetti enormi sulla società civile: dobbiamo prendercene cura perché è una parte importante del gioco del calcio", ha affermato Michele Uva, direttore responsabilità sociale UEFA. "Con la nostra strategia, vogliamo accelerare le nostre azioni per incoraggiare e coinvolgere i nostri stakeholder in tutta Europa affinché prevengano e riducano il degrado ambientale dovuto alle attività calcistiche, sfruttando al tempo stesso la portata e la visibilità di questo sport per intervenire con la massima urgenza".

Oltre a collaborare con il quadro Sports for Climate Action, la UEFA sostiene il Patto europeo per il clima, che invita le comunità e le organizzazioni ad aiutare l'Unione europea a rispettare il Green Deal e compiere la transizione dell'Europa verso un'economia con emissioni nette di gas serra pari a zero entro il 2050.