Analisi tecnica: esterni offensivi e difesa a tre come chiavi del successo
martedì 6 luglio 2021
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Abbiamo incontrato il capo degli osservatori tecnici della UEFA e i suoi colleghi per un'analisi tecnico-tattica di UEFA EURO 2020.
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"L'EURO dei dribbling". Così è stato definito da Fabio Capello UEFA EURO 2020 quando il team degli osservatori tecnici UEFA si è riunito per analizzare le partite della fase a eliminazione diretta.
Riflettendo su un torneo in cui quasi un terzo dei 135 gol segnati sono arrivati da cross, Capello, leader del gruppo di osservatori, ha detto che i giocatori delle corsie esterne - sia ali che terzini - hanno lasciato il segno.
"Per me l'EURO è questo - giovani calciatori, uno contro uno, dribbling", ha detto Capello. "Non solo terzini destri o sinistri ma anche esterni di centrocampo". Citando esempi specifici, ha aggiunto: "[Raheem] Sterling ha fatto sempre la differenza. In Italia, in questo periodo, siamo fortunati ad avere giocatori come [Federico] Chiesa e [Leonardo] Spinazzola."
L'importanza del gioco sulle fasce non è che una delle tendenze identificate dagli osservatori UEFA. Tra le altre, l'uso dei terzini invertiti, l'utilizzo della difesa a tre, e una certa flessibilità tattica. EURO2020.com ha ascoltato la loro ultima riunione per saperne di più.
Le corsie esterne
Una delle domande riguardava il motivo per cui il 29% dei gol fosse arrivato da cross e l'opinione tra gli osservatori UEFA era che le squadre cercassero di sfondare dalle corsie esterne perché gli avversari per difendere si schieravano in maniera 'stretta e compatta' dietro. Con la prevalenza di squadre schierate con la difesa a tre e con centrocampisti difensivi che si piazzano vicino ai centrali, la mancanza di spazio all'interno ha avuto come conseguenza che le squadre cercassero spazio in ampiezza.
Come ha indicato Capello, questa larghezza è data sia dagli attaccanti che dai terzini e dalle ali. Ginés Meléndez ha sottolineato il fatto che tutte e quattro le semifinaliste giocano con tre attaccanti: 4-3-3 nel caso di Spagna e Italia, 3-4-3 per la Danimarca, e 4-2-3-1 per l'Inghilterra che si trasforma in 4-3-3. "Avere tre attaccanti significa fare più gol e più cross", ha spiegato.
Pedri elogiato da Fabio Capello
"Non ho mai visto un giocatore così giovane, così forte, con personalità, senza paura. È fantastico. Ho visto Messi quando aveva 17 anni e ho pensato: 'Questo giocatore diventerà un genio del calcio'. Come centrocampista Pedri per me è qualcosa di completamente diverso dagli altri giocatori".
Come conseguenza dell'aumento del numero di reti segnati su cross, il 20% di tutti i gol segnati finora sono stati di testa. "Penso che sia una parte fondamentale del gioco. Mi piace vedere i cross e i gol segnati sui cross", ha detto David Moyes, che ha sottolineato il ruolo delle ali invertite e dei terzini che spingono in avanti confezionando cross alti verso il centro dell'area. Per fare degli esempi, Jan Bořil (Repubblica Ceca), Joakim Mæhle (Danimarca), Kieran Trippier (Inghilterra), Spinazzola (Italia) e Tomáš Hubočan (Slovacchia) hanno tutti operato come terzini o ali invertite in una o più partite.
Un altro esempio, citato da Mixu Paatelainen, è stato il terzino belga Leandro Trossard, che si è spostato all'interno mentre Jérémy Doku, l'attaccante destro davanti a lui, si è allargato. Paatelainen ha spiegato: "Il terzino è probabile che vada dentro perché porta l'ala avversaria fuori dalla sua comfort zone e le ali, come sappiamo, spesso non sono molto brave a difendere".
Tre dietro e flessibilità
Nella fase a gironi, 13 squadre si sono schierate a tre dietro, e quel numero è aumentato nei turni a eliminazione diretta con Francia e Inghilterra che hanno iniziato la propria partita degli ottavi con tre centrali. Nel caso della Francia, il sistema è stato una conseguenza degli infortuni subiti dai due terzini sinistri, anche se nella sconfitta contro la Svizzera, Didier Deschamps è tornato alla difesa a quattro.
Il marchio di fabbrica della Francia è la difesa a quattro ma Jean-François Domergue si è soffermato sullo spazio che i tre centrali hanno concesso e che è stato sfruttato dalla Svizzera per fare delle triangolazioni intorno al centrale schierato a destra, Raphaël Varane. Corinne Diacre ha aggiunto che i due centrocampisti titolari, Paul Pogba e N'Golo Kanté, hanno lasciato troppo "spazio tra loro, e che quindi la Svizzera ha trovato terreno fertile per giocare anche dietro di loro".
La Svizzera è la sorpresa per Capello
"La Svizzera è stata una sorpresa per me per il suo stile di gioco. Difende bene, ma quando ha la palla, gioca con sicurezza. Questa è la cosa più importante che un allenatore può trasmettere. Ho visto leadership, in ogni momento [Vladimir Petković] era calmo e con grandi idee".
Secondo gli osservatori UEFA, l'Inghilterra è stata più efficace col 3-4-3 contro la Germania. "L'Inghilterra difende alto e pressa bene", ha spiegato Aitor Karanka, anche se con gli esterni che si sono annullati a vicenda, è stato il subentrante Jack Grealish a rompere l'impasse. "Ha tagliato verso il centro e ha creato pericoli tra i terzini e i centrali", ha detto Karanka, e questo ha permesso a Luke Shaw di sfruttare gli spazi.
Secondo Moyes, quando una squadra pressa con tre attaccanti può essere molto difficile per gli avversari costruire da dietro e Capello, un tempo commissario tecnico dell'Inghilterra stesso, ha elogiato l'organizzazione del pressing della squadra di Gareth Southgate. "Southgate mi ha sorpreso per l'organizzazione della fase difensiva della sua squadra", ha detto, osservando che in precedenza "i quattro dietro non pressavano i portatori, ma indietreggiavano verso la porta per difendere la linea di porta, mentre ora pressano immediatamente ed è davvero difficile [per gli avversari] impensierire il portiere".
Parlando di Declan Rice, Capello ha continuato: "È un giocatore molto, molto importante. Rice e Phillips sono i centrocampisti più difficili contro cui giocare perché corrono molto e sono bravi in fase di possesso. L'equilibrio dell'Inghilterra dipende da questi due giocatori".
Con un occhio alla semifinale tra Inghilterra e Danimarca, Capello ha aggiunto: "Voglio vedere la giovane Inghilterra sotto pressione a Wembley, per capire la reazione della squadra". Per quanto riguarda la prima semifinale, Capello ha detto che non vede l'ora di vedere "chi avrà la meglio" tra "la costruzione più lenta della Spagna" con la sua esaltazione del possesso "o la rapida transizione in avanti dell'Italia quando riconquista la palla".
Infine, gli osservatori UEFA hanno sottolineato anche la capacità dimostrata dalle squadre di cambiare il loro approccio durante le partite. Il Belgio lo ha fatto negli ottavi con il Portogallo, per esempio, quando, dopo aver dominato nel possesso nel primo tempo, con l'uscita di Kevin De Bruyne per infortunio, nel secondo ha giocato in contropiede con lunghi passaggi verso la boa Romelu Lukaku.
La Danimarca ha stupito per la sua duttilità nella partita contro il Galles nella fase a gironi, quando Andreas Christensen ha lasciato la difesa a tre dopo i primi 20 minuti per fare da filtro a centrocampo con la squadra che è passata dal 3-4-2-1 al 4-3-3. Il tecnico Kasper Hjulmand infine ha fatto un secondo cambio tattico chiudendo la partita con un 3-5-2 che ha permesso ai danesi di difendere meglio il vantaggio.