1963/64: Sporting, al secondo tentativo

Proprio come il Club Atlético de Madrid aveva utilizzato la Coppa delle Coppe UEFA per occupare il palcoscenico calcistico madrileno fino ad allora proprietà esclusiva del Real, così lo Sporting Clube de Portugal è riuscito a rubare la scena all'altro grande club di Lisbona, l'SL Benfica. Ma non è stato certo facile.

Cammino verso la finale
Nessuna difficoltà al primo turno, quando i portoghesi sono riusciti in due gare ad infilare ben 16 reti e subirne una sola contro i ciprioti dell'APOEL Nicosia FC. Più incredibile ancora la rimonta sul Manchester United FC: dopo il 4-1 per gli inglesi all'Old Trafford è stato necessario un leggendario 5-0 a Lisbona per garantire ai portoghesi il passaggio del turno. Ci sono poi voluti tre incontri per superare l'Olympique Lyonnais in una semifinale che lo Sporting avrebbe perso se fosse valsa la regola dei gol segnati in trasferta.

Vittorie di misura
L'altra parte del tabellone vedeva intanto protagonista l'MTK Budapest, divenuta la prima squadra dell'Europa dell'Est a raggiungere una finale. Dopo le vittorie di misura nelle doppie sfide con TJ Slavia Praha, Motor Zwickau e Fenerbahçe SK, gli ungheresi hanno rimontato un 3-0 a Glasgow sconfiggendo il Celtic FC per 4-0 al ritorno.

Ungheresi sconfitti
Solo 3.208 spettatori hanno assistito all'epico 3-3 dell'Heysel di Bruxelles. Károly Sandor ha sbloccato il risultato per l'MTK. Sono poi seguiti i gol di Domingos Mascaranha e Ernesto de Figueiredo per lo Sporting. István Kuti e Karoly Sándor al 73' e 75' hanno riportato in vantaggio gli ungheresi, ma è stato Figueiredo a segnare il gol del pareggio a dieci minuti dal fischio finale. I supplementari si sono conclusi senza gol e nella seconda partita giocata 48 ore dopo ad Anversa gli spettatori erano ben 14.000. Decisivo il gol di Joao Pedro Morais, che ha fatto sfumare le speranze dell'MTK di rendersi protagonista di una pagina storica del calcio ungherese e ha portato il trofeo a Lisbona.
Lo Sporting è riuscito a rubare il palcoscenico al Benfica, ma non è stato facile.