Il 'lavoro impossibile' non spaventa Hodgson
domenica 10 giugno 2012
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Il 'lavoro impossibile' è il soprannome dato al ruolo di Ct dell'Inghilterra, ma l'attuale mister Roy Hodgson, alla vigilia della partita d'apertura contro la Francia, spiega a UEFA.com che non è proprio così.
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Il Ct dell'Inghilterra Roy Hodgson spiega a UEFA.com come guidare la propria nazionale a UEFA EURO 2012 sia una bella sfida, ed ammette che le aspettative relativamente basse che circondano la squadra sono forse giustificate, sia a causa di una serie di infortuni che hanno colpito gli inglesi, sia per la sua tarda nomina ad allenatore.
L'allenatore 64enne sottolinea l'importanza di capire le mentalità individuali di ogni giocatore per avere successo in un torneo importante, e spiega perchè è convinto che Wayne Rooney potrebbe fare la differenza se l'Inghilterra riuscisse ad arrivare alle ultime fasi del torneo.
UEFA.com: Il ruolo di tecnico dell'Inghilterra è soprannominato 'il lavoro impossibile’. Cosa ne pensi?
Roy Hodgson: Fino ad ora è stato tutto perfetto. Decisamente non 'impossibile'! Non è 'impossibile' lavorare con giocatori di qualità, non è 'impossibile' lavorare in condizioni perfette, e non è impossibile' avere praticamente tutto quello che, da allenatore, si può volere. Che il lavoro sia invece soprannominato 'impossibile' perchè l'Inghilterra fatica a vincere un torneo importante è tutto un altro discorso, ma di sicuro per me, al momento, ben poco è 'impossibile', e anzi trovo che la sfida che abbiamo davanti sia interessante.
UEFA.com: Le aspettative sono decisamente basse per l'Inghilterra. Come mai?
Hodgson: Per diversi motivi. In primis, uno dei nostri migliori giocatori, Wayne Rooney, è squalificato per le prime due partite. In secondo luogo, abbiamo perso diversi buoni giocatori causa infortunio – Gareth Barry, Frank Lampard ed ora il promettente Gary Cahill. Ed infine, c'è il fatto che la FA non abbia voluto disturbare, per così dire, le squadre di Premier League nella sua ricerca di un nuovo allenatore. La FA ha voluto lasciare la nomina al più tardi possibile, cosicchè, se avesse deciso per un allenatore di una squadra di Premier League, come poi ha fatto, non avrebbe rovinato il finale di stagione di quella squadra. Per questo motivo sono entrato nel quadro molto tardi. Non credo che ci sia alcun'altra squadra il cui allenatore ne è alla guida solo da tre o quattro settimane! Pertanto non è strano che le aspettative siano più basse del solito. E non solo non vinciamo un torneo dal 1966, ma non raggiungiamo nemmeno una semifinale da parecchio tempo [EURO '96].
UEFA.com: Sul campo, i segni sono promettenti. C'è qualcosa che si possa dedurre dalle amichevoli vinte contro Norvegia e Belgio in termini di potenziale dell'Inghilterra in questo torneo?
Hodgson: No, preferisco non farlo. Quello che voglio ricordare di quelle due partite è il fatto che i giocatori sono assolutamente motivati a creare la squadra migliore possibile. In entrambe le partite abbiamo avuto segnali incoraggianti, anche perchè abbiamo scelto due squadre toste per queste amichevoli. Siamo andati ad Oslo, dove la Norvegia perde molto raramente, e abbiamo affrontato il Belgio che al momento è una squadra ricca di talento,molto apprezzata in tutta Europa. Non ce la siamo scelta facile insomma, pertanto sono soddisfatto delle prestazioni della squadra, del modo in cui abbiamo difeso e reso le cose difficili ad entrambe le squadre, e, naturalmente, sono estremamente soddisfatto delle vittorie.
UEFA.com: Hai allenato a livello internazionale diverse volte, tra cui la Svizzera ai Mondiali del 1994. Quali sono gli ingredienti per un torneo vincente?
Hodgson: Prima di tutto bisogna avere fortuna per quanto riguarda gli infortuni, cosa che prima di questo torneo non abbiamo avuto, quindi speriamo di essere più fortunati durante il torneo. La preparazione, poi, deve essere totale: capire di cosa hanno bisogno i giocatori, come si sentono, cosa è meglio per ognuno di loro. Credo che a volte, come allenatori, ci dimentichiamo che i giocatori hanno tantissima pressione addosso, sia a livello fisico che mentale, quindi è fondamentale che noi allenatori proviamo a metterci nei loro panni.
UEFA.com: Che ruolo potrà giocare Wayne Rooney quando rientrerà in campo?
Hodgson: E' un giocatore di classe mondiale. E' un giocatore che può fare la partita, e quando si tratta di calcio internazionale a questo livello, le partite possono essere talmente difficili da sbloccare per la qualità delle squadre in campo che sono proprio giocatori del genere a diventare assolutamente chiave. Non è semplicemente una questione di avere una squadra migliore o peggiore dell'altra. Stiamo parlando di 16 delle migliori squadre in Europa, forse nel mondo, quindi è ovvio che le partite siano difficili, è ovvio che i margini, le differenze tra le squadre, siano minori: pertanto giocatori come Rooney possono davvero decidere il risultato. La sua mancanza si sentirà nelle prime due partite, ma quando rientrerà in campo saremo ancora più forti.