UEFA.com funziona meglio su altri browser
Per la migliore esperienza possibile, consigliamo Chrome, Firefox or Microsoft Edge.

Davide contro Golia

Il piccolo Galles deve fare i conti con la Russia, un colosso 50 volte più grande in termini di abitanti.

di Trevor Haylett, Mosca

Certo, la differenza tra le due nazioni che si incontreranno sabato a Mosca potrebbe difficilmente essere più grande. L’obiettivo, però, è lo stesso: un posto in Portogallo.

Russia in forma
Il Galles arriva in Russia senza tre uomini chiave e con un quarto in dubbio, e si rende perfettamente conto del modo diverso in cui le due squadre hanno concluso i rispettivi gironi eliminatori. Mentre i gallesi hanno fatto pochi punti nelle ultime partite, la Russia ha finito in crescendo. Questo sembra rendere ancora più difficile il compito del Galles, paese di tre milioni di abitanti, che deve affrontare un colosso 50 volte più grande. Arrivato agli spareggi, però, il Ct Mark Hughes è convinto di poter portare la sua nazionale al primo grande torneo internazionale dal 1958.

Si ricomincia da capo
"Il difficile è qualificarsi - dichiara alla vigilia della partita di andata -. Nelle ultime uscite del girone abbiamo perso un po’ di colpi, ma queste sono due sfide a parte e non credo che i risultati passati possano avere un impatto domani". Finora Hughes ha fatto affidamento soprattutto su Ryan Giggs, John Hartson, Craig Bellamy e Simon Davies, ma gli ultimi due sono infortunati. Il Ct ci tiene però a sottolineare che tutti i giocatori "dovranno giocare la partita della vita per il Galles" per sperare di farcela.

'Una squadra esperta'
"Sarà difficile, la Russia è una squadra molto esperta, - aggiunge -. Fisicamente sono molto forti, ma noi abbiamo giocatori in grado di mettere in difficoltà qualsiasi squadra al mondo. Quattro anni di duro lavoro finiscono tutti in questi 180 minuti di calcio, e noi siamo determinati a provarci fino in fondo".

Fortissima in casa
Da quando partecipa alle competizioni internazionali, la Russia ha perso solo una partita di qualificazione a Mosca, e prima l’Unione Sovietica non era mai stata sconfitta in casa in un incontro di questo tipo. I russi contano sulla capacità di segnare molto per uscire dallo stadio Lokomotiv con un buon risultato in vista del ritorno di mercoledì a Cardiff. Di certo le due vittorie consecutive alla fine del girone, di cui una con ben quattro gol segnati alla Svizzera vincitrice del girone, fanno ben sperare in questo senso.

Il timore di Yartsev
Anche i padoni di casa, però, sentono la pressione. Georgi Yartsev, nominato Ct ad interim in agosto, ha rimandato ogni discorso relativo a una possibile estensione dell’incarico a dopo gli spareggi, e teme che non tutti prendano sufficientemente sul serio il Galles. "Sono preoccupato, temo che sottovaluteremo i nostri avversari. E' da evitare - dichiara -. È una squadra forte, arrivata seconda in un girone difficile. Ha diversi giocatori di vertice a livello europeo e anche mondiale, non sarà affatto facile".

Rientra Savage
Yartsev ha meno problemi di infortuni del collega gallese, che dovrà fare a meno anche di Mark Pembridge. Dovrebbe invece rientrare Robbie Savage, reduce da problemi al tendine d’achille e al polpaccio. Ad impensierire il Ct russo c’è la situazione di Vadim Evseev, che in settimana si è recato in Germania per assistere la figlia operata al cuore, e lo stato di forma di Andrei Kariaka, che ha saltato due settimane di allenamenti.

Bulykin per il riscatto
Alla Russia brucia ancora la delusione di sei anni fa, quando si è fatta strappare dall’Italia la qualificazione alla Coppa del Mondo FIFA 1998. L’ottima condizione di Dmitri Bulykin, autore di una tripletta contro la Svizzera in settembre, sarà forse utile a cancellare quel brutto ricordo.