Semplicemente troppo forte
mercoledì 19 novembre 2003
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Il Ct Semb convinto che l'attuale Spagna sia la migliore avversaria affrontata in 68 panchine.
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di Kevin Ashby, Oslo
Nils Johan Semb ha parlato del “peggiore degli addii possibili” commentando la sconfitta per 3-0 ad Oslo per mano della Spagna che ha messo fine ai suoi cinque anni sulla panchina della Norvegia.
Assedio spagnolo
La vittoria di misura dell’andata non lasciava tranquilli gli spagnoli che riprendevano subito il discorso dove l’avevano lasciato a Valencia nella gara di andata. La differenza, in una Oslo gelata, era che il cinismo norvegese si era trasformato in imprecisione e soprattutto nella serata da dimenticare del portiere Espen Johnsen, infortunatosi a metà primo tempo.
Sfida decisiva
Semb era consapevole del fatto che il suo futuro di commissario tecnico dipendeva dalle sorti di questa partita. In caso di vittoria avrebbe guidato la Norvegia in Portogallo, in caso contrario, sarebbero seguite le sue dimissioni. Se il gol in apertura di Raúl González non era ancora decisivo, a chiudere definitivamente i giochi ad inizio ripresa ci pensavano Vicente Rodriguez e Joseba Exteberría.
'La migliore squadra'
"C’è poco da commentare – ha dichiarato Semb -. Abbiamo perso contro una squadra che ci è stata superiore in ogni zona del campo. Ci hanno sovrastato anche fisicamente. Ero pronto da tempo a rassegnare le dimissioni, eppure è stato un momento importante. La Spagna è stata sicuramente la migliore squadra di tutte quelle incontrate durante le mie 68 partite in panchina”.
Quattro novità
La Spagna, nonostante quattro novità rispetto alla gara del Mestalla, ha interpretato la partita con grande personalità. César Martín, in campo al posto dello squalificato Carlos Marchesa, è stato tra i primi a mettersi in difensa. Vicente e Xabi Alonso sono stati due giganti a centrocampo e Juan Carlos Valerón si è mosso con la consueta eleganza tra il centrocampo e l’attacco guidato da Raúl.
Cambiamento tattico inutile
Era infatti proprio Valerón a propiziare il gol del vantaggio spagnolo con uno splendido passaggio a Raúl, che batteva imparabilmente il portiere Johnsen. Semb aveva sperato di dare vitalità alla squadra introducendo nell’intervallo Håvard Flo, ma ha dovuto riconoscere: “Siamo passati al 4-4-2 ma non è servito a risollevare la squadra”.
Sáez 'soddisfatto'
Le speranze di rientrare in partita si spegnevano quando un’indecisione di Christer Basma permetteva a Vicente di realizzare il secondo gol al 49’, prima che un rinvio difettoso di Johnsen permettesse a Exteberría di scavalcare con un colpo di testa il portiere norvegese per il 3-0. Il Ct spagnolo Iñaki Sáez era “ovviamente soddisfatto” per la vittoria convincente dei suoi, aggiungendo però che è “troppo presto per concentrarsi sul Portogallo, c'è ancora molto lavoro da fare”.
'Qualificazione meritata'
Il Ct spagnolo ha quindi proseguito: “La squadra esce molto stanca da questa doppia sfida, ma abbiamo meritato la qualificazione. Oggi abbiamo giocato come sappiamo ed abbiamo costretto la Norvegia a lottare su ogni palla”. L’unico sussulto di una Norvegia spesso inconcludente arrivava dal portiere di riserva Frode Olsen, che al 73’ stendeva con un intervento in scivolata un contestatore entrato sul terreno di gioco.
'Triste conclusione'
Se anche gli altri giocatori avessero dimostrato la stessa grinta, Semb e lo squalificato Henning Berg, che ha già annunciato il ritiro dalla nazionale (probabilmente seguito da altri compagni di squadra), ora potrebbero festeggiare piuttosto che rimpiangere l’occasione mancata. “Si chiude questo capitolo in maniera triste”, ha dichiarato Semb. Per la Spagna, invece, il bello inizia adesso.