Croazia respinta dal muro sloveno
sabato 15 novembre 2003
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Croazia - Slovenia 1-1
Eccellente prestazione difensiva della Slovenia che si candida per un posto a EURO 2004.
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La Slovenia si candida a conquistare un posto per le finali della prossima estate di UEFA EURO 2004™ dopo una coraggiosa prestazione che le ha permesso di pareggiare 1-1 con la vicina Croazia, nell’incontro disputato allo stadio Maksimir di Zagabria.
Compito arduo
La Croazia aveva sconfitto la Slovenia sia nelle qualificazioni a EURO 96™ che alla Coppa del Mondo FIFA 1998, e aveva vinto tre dei quattro precedenti incontri tra le due nazionali, ma non è stata capace di sfruttare il gol in apertura di Dado Pršo che aveva costituito di un ottimo avvio davanti al caloroso pubblico di casa. Il pareggio di Ermin Šiljak avvantaggia la Slovenia in vista del ritorno dello spareggio in programma mercoledì a Lubiana.
Problemi con gli infortunati
Gli ospiti dovevano rinunciare al portiere Marko Simeunovic, infortunatosi alla schiena, mentre l’attaccante Sebastjan Cimirotic veniva messo fuori causa da un problema al tendine d’Achille. La squadra di casa, a sua volta, lasciava in panchina il centrocampista Milan Rapaic, colpito da influenza. Otto Baric schierava tre attaccanti, con Pršo, in un periodo di ottima forma, posizionato alle spalle di Ivica Mornar e Ivica Olic.
Ancora Pršo
La scelta di puntare su un tridente offensivo dava subito i frutti sperati, facendo pensare che la Croazia non avrebbe avuto difficoltà ad imporsi. L’attaccante dell’AS Monaco FC Pršo, reduce dai quattro gol segnati all’RC Deportivo La Coruña nella UEFA Champions League, apriva le marcature. Al 5’ metteva in rete un pallone ricevuto di testa da Mornar che raccoglieva una punizione di Niko Kovac.
Il pareggio di Šiljak
Il gol metteva la Slovenia di fronte all’obbligo di dare il meglio di sé per cercare di raddrizzare il risultato. Il centrocampista Amir Karic andava vicino al pareggio, ma veniva fermato in tempo dopo una fulminante discesa in area a seguito di una veloce azione di contropiede. L’attaccante Šiljak, però, riusciva nell’intento al 22’, quando saltava bene di testa indirizzando in rete una punizione di Milenko Acimovic.
Pršo pericoloso
La Croazia, tuttavia, continuava a creare i maggiori pericoli nei minuti restanti del primo tempo, non riuscendo ad andare al riposo in vantaggio solo per pura sfortuna. Al 33’ i due artefici del gol iniziale per poco non si ripetevano. Pršo colpiva di testa su cross di Mornar costringendo il portiere Mladen Dabanovic ad un acrobatico salvataggio.
Serie di cambi
Baric era chiaramente insoddisfatto per l’andamento delle cose in campo e all’inizio del secondo tempo operava tutti i cambi a sua disposizione. Giovani Rosso entrava al posto di Jerko Leko e Darijo Srna di Boris Zivkovic nel tentativo di rinforzare il centrocampo. Rapaic, non al massimo della condizione, subentrava poi a Olic in attacco.
Difesa ordinata
La Slovenia, tuttavia, era ben determinata a difendere il pareggio, e lo faceva con grande coraggio, nonostante il prevedibile assalto degli avversari. I difensori centrali Fabijan Cipot e Aleksander Knavs intervenivano con contrasti e rinvii mantenendo l’ordine nel pacchetto difensivo.
Tentativi dalla distanza
Se una squadra, comunque, è andata vicina ad aggiudicarsi la partita nelle convulse fasi finali questa è stata la Slovenia. A sette minuti dal termine un tiro di Šiljak finiva di pochissimo sopra la traversa. Dopo l’intervallo, la Croazia dominava sicuramente l’incontro, come dimostrano i 13 corner a zero a suo favore, ma tutti i suoi sforzi si limitavano in gran parte a tentativi dalla distanza.