La Foundation for Children sostiene otto nuovi progetti
martedì 10 novembre 2015
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Il consiglio di formazione della UEFA Foundation for Children, ha approvato otto nuovi progetti in tre continenti che la fondazione supporterà economicamente nei prossimi anni.
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L'organo decisionale della UEFA Foundation for Children, il consiglio di formazione presieduto dall'ex presidente della Commissione Europea, José Manuel Durão Barroso, hanno tenuto la loro ultima riunione ieri a Nyon, in Svizzera, nel quartier generale della Fondazione.
All'ordine del giorno della riunione un riepilogo di tutti i progetti in corso, seguita dalla ratifica di nuove iniziative da aggiungere al portfolio della Fondazione nei mesi prossimi. Un totale di 1,1 milioni di euro verranno investiti in nuovi progetti da realizzare in tre continenti nell'arco di un paio di anni.
Le iniziative selezionate soddisfano i seguenti criteri: corrispondenza con gli statuti della Fondazione; credibilità delle organizzazioni associate; presentazione di un bilancio attuabile con partner locali; e praticabilità delle attività.
Nell'incontro la Fondazione ha garantito il proprio sostegno finanziario a otto nuovi progetti:
• Istituzione di una biblioteca multimediale per i bambini di strada a Ziguinchor (Senegal), in collaborazione con l'associazione Bibliothèques sans Frontières. Questa iniziativa mira a facilitare ai bambini di strada l'accesso all'istruzione. In particolare l'iniziativa si rivolge alle ragazze più giovani sfruttate nel lavoro minorile. Circa 7.500 bambini si stima potranno beneficiare di questo mezzo d'istruzione.
• Salute e integrazione attraverso lo sport in Irlanda: questa iniziativa, organizzata con il patrocinio della Fondazione John Giles, mira a promuovere le attività sportive nelle comunità disagiate dell'Irlanda; vuole prevenire l'obesità e l'esclusione sociale; e cerca di rafforzare le strutture dei club e degli enti locali, al fine di favorire l'integrazione sociale della fascia più vulnerabile della popolazione
• Miglioramento delle condizioni di vita dei bambini di strade di Luanda (Angola): questo progetto, iniziativa del SAMU International in collaborazione con l'Arnold Janssen Centre, vuole migliorare e facilitare l'accesso ai servizi sociali di base per i bambini e i giovani che vivono nelle strade di Luanda. Un altro obiettivo di questo progetto è lo sviluppo di attività socio-sportive sfruttando il calcio come attività di sostegno. UNICEF stima che circa 5.000 bambini e giovani vivano nelle strade di Luanda.
• Programma contro le esclusioni sociali in Burkina Faso: questo programma, organizzato dal SAMU International, mira a combattere l'esclusione sociale dei bambini di strada, e cerca di toglierli dalle strade attraverso l'assistenza familiare e la formazione professionale. UNICEF stima che circa 3.500 bambini vivano nelle strade di Ouagadougou.
• Aumentare la consapevolezza dei pericoli delle mine, e la conoscenza del calcio in Iraq: condotto dallo Spirit of Soccer, l'obiettivo di questo progetto è di ridurre i rischi di incidenti legati alle mine e di altri ordigni inesplosi che mettono in pericolo i bambini che vivono nelle zone ad alto rischio. Inoltre l'iniziativa permette lo sviluppo di attività sportive per gli sfollati. Secondo le stime, circa 25.000 bambini vivono nei campi in Iraq.
• Integrazione scolastica per i bambini che vivono nella parte est di Gerusalemme: questo progetto, sviluppato col patrocinio di Terre des Hommes Italia, ha come obiettivo il miglioramento delle infrastrutture scolastiche e l'accesso alle attività sportive nelle aree più povere dell'est di Gerusalemme. L'iniziativa fornirà aiuto a 4.700 bambini, e circa 200 insegnanti in dieci scuole.
• Un Gol per l'Istruzione: l'European Football for Development Network (EFDN) è attivo in cinque nazioni europee: Belgio, Inghilterra, Israele, Olanda, Scozia. Il progetto mira a incentivare la crescita dei bambini dagli 8 ai 15 anni attraverso il gioco del calcio; a sostenere i bambini vulnerabili nel sistema scolastico; a rafforzare l'autostima e promuovere la tolleranza; e a creare una guida e una pattaforma di e-learning per assicurare la sostenibilità del progetto. Tra i 1.000 e i 1.500 bambini potranno beneficiare di questa iniziativa.
• Il programma “Play for Change” in Nepal: lanciato dall'associazione che porta lo stesso nome, il progetto mira a garantire l'accesso allo sport ai bambini più vulnerabili, in particolare alle giovani ragazze; l'obiettivo è anche di promuovere attività sportive e campionati a livello locale nelle scuole, oltre a garantire la formazione di allenatori e insegnanti nelle comunità locali.
A margine dell'incontro del consiglio di formazione della Fondazione, il presidente José Manuel Barroso ha detto: “Siamo soddisfatti di poter lavorare su nuovi progetti di qualità con partner affidabili e in zone molto particolari. Da oggi ci accingiamo insieme a lavorare per difendere e tutelare i diritti dei bambini più poveri – attraverso l'istruzione, iniziative volte alla tutela della salute, inclusione sociale e accesso allo sport. Con questi progetti permetteremo loro di immaginare un futuro migliore".