Visita in Grecia per il Presidente UEFA
sabato 22 febbraio 2014
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Il Presidente UEFA Michel Platini ha incontrato il primo ministro greco Antonis Samaras ad Atene per poi assistere a una partita di UEFA Europa League con il presidente della Federcalcio ellenica Giorgos Sarris.
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Il Presidente UEFA Michel Platini ha visitato la Grecia e incontrato il primo ministro Antonis Samaras ad Atene per poi assistere alla partita di UEFA Europa League tra PAOK FC e SL Benfica con il presidente della Federcalcio ellenica (EPO) Giorgos Sarris.
"Il motivo della mia visita a Atene era quello di incontrare il primo ministro, in quanto la Grecia ha assunto la presidenza dell'Unione Europea a giugno", il Presidente UEFA ha spiegato. "E' stata una bella riunione. Il primo ministro capisce i problemi che sta affrontando il calcio e ha espresso la sua intenzione di aiutare la UEFA a spingersi sempre più avanti. Abbiamo parlato del fair play finanziario, delle combine, e dei giocatori cresciuti nei vivai. E' stato un primo passo verso la cooperazione dei prossimi mesi”.
Il Signor Platini era accompagnato dal Segretario Generale UEFA Gianni Infantino e dal vice segretario Theodore Theodoridis nella sua visita.
Il signor Sarris ha poi accompagnato il presidente UEFA alla gara di UEFA Europa League al Toumba Stadium di Sallonicco. "Avevo promesso da tempo che sarei venuto a vedere una partita qui. Sono qui perché amo il calcio”, ha detto.
Il signor Platini ha visto la partita insieme a Stavros Kalafatis, ministro greco per energia e cambiamenti climatici. Quest'ultimo ha potuto raccontare al signor Platini dei lavori del suo ministero per dare alla federazione nazionale a ai club l'opportunità di procedere con il rinnovamento degli stadi greci costruiti prima del 2012.
Prima di lasciare la Grecia, il signor Platini ha parlato con i media greci, enfatizzando il punto di vista della UEFA sulle combine. "Difendere lo sport è una questione che riguarda calciatori, allenatori e giornalisti e se dovessimo fallire sarebbe la fine del calcio. Siate certi che alla UEFA, stiamo lavorando molto duramente per occuparci di questo fenomeno. Facciamo il massimo per indagare su ogni caso e per difendere il calcio”.