L'importanza della formazione arbitrale
venerdì 6 febbraio 2015
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Ai corsi invernali UEFA, la formazione è come sempre una delle massime priorità. Le sessioni tecniche e i test sono pensati per mantenere gli elevati standard grazie ai quali i direttori di gara europei sono apprezzati in tutto il mondo.
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Ai corsi invernali UEFA di questa settimana ad Atene, la formazione è stata come sempre una delle massime priorità. Le sessioni tecniche e i test sono pensati per mantenere gli elevati standard grazie ai quali i direttori di gara europei sono apprezzati in tutto il mondo.
"Dobbiamo fare in modo che gli arbitri UEFA ricevano la miglior formazione possibile", ha commentato il funzionario UEFA Hugh Dallas, che insieme al membro del Comitato arbitrale Vladimir Sajn ha condotto le sessioni del 23esimo Corso avanzato UEFA per arbitri elite e del 24esimo Corso introduttivo UEFA per arbitri internazionali.
Uno dei test fondamentali è quello sulle regole del gioco. "Pensiamo che sia particolarmente importante per i nuovi arbitri, perché è la prima volta che li incontriamo. Loro sono i custodi delle regole e quindi devono sapere quel che fanno - ha commentato Dallas -. Invitiamo anche le federazioni a verificare la preparazione degli arbitri, perché possono sempre verificarsi episodi inconsueti".
"La regola più importante è quella non scritta, la cosiddetta 'Regola 18', e riguarda il buon senso. Un arbitro può conoscere le regole a menadito, ma deve saperle applicare in modo corretto".
Con appositi video, gli arbitri analizzano gli episodi e le decisioni di gara, riscontrando eventuali tendenze. I direttori di gara vengono anche invitati a dare un feedback per perseguire un miglioramento continuo.
Gli episodi selezionati riguardano la UEFA Champions League, la UEFA Europe League e il Campionato Europeo UEFA. "In tutta Europa abbiamo osservatori che ci segnalano gli episodi interessanti - ha spiegato Dallas -. Le loro relazioni vengono studiate anche per trovarne altri".
"Quindi, selezioniamo i più interessanti e li utilizziamo durante le sedute tecniche. Dopo i seminari, il materiale viene distribuito alle federazioni in modo che possano usarlo per la formazione degli arbitri. L'obiettivo è avere un approccio costante verso le regole anche nelle competizioni nazionali".
La coerenza nelle decisioni è un obiettivo fondamentale per il Comitato arbitrale UEFA e i test video aiutano a raggiungerlo. "Ci aspettiamo che un arbitro portoghese abbia lo stesso metro di giudizio di un arbitro polacco in caso di falli gravi - ha aggiunto Dallas -. È giusto che l'applicazione delle regole sia coerente, a prescindere dalla nazionalità dell'arbitro".
"Osserviamo le tendenze nelle competizioni principali e le segnaliamo agli arbitri. Una, per esempio, riguarda l'uso delle braccia per estromettere un avversario. Dobbiamo fare in modo che gli arbitri sappiano come posizionarsi per identificare questo tipo di fallo". Altri argomenti in esame sono stati il fuorigioco, i falli di mano, la norma del vantaggio e i calci di punizione.
Dallas, Sajn e i loro colleghi hanno accolto i neoarrivati nelle liste FIFA che partecipano al corso introduttivo e attendono il battesimo nelle competizioni UEFA. Ai direttori di gara vengono spiegati il lavoro degli osservatori nelle competizioni e l'importanza delle linee guida UEFA.
"Le capacità gestionali sono molto importanti per i giovani arbitri - ha aggiunto Dallas -. Spieghiamo loro come comunicare con i giocatori, come comportarsi quando si è accerchiati e come evitare di ricorrere automaticamente ai cartellini. Se l'arbitro pensa di poter gestire la situazione in tranquillità è meglio, perché la gente preferisce vedere i giocatori in campo che in tribuna".
Viene anche messa alla prova la conoscenza dell'inglese, lingua comune in ambito UEFA, tramite un colloquio informale con i membri del Comitato arbitrale. "Se si verifica un incidente grave durante una partita, è molto importante che l'arbitro sappia comunicare chiaramente con il delegato di gara, il direttore dello stadio e, successivamente, gli organi disciplinari UEFA".
Dallas e i suoi colleghi sono molto contenti del loro ruolo di formatori. "Ricordo ancora quando ero giovane e come maestri avevo arbitri che ammiravo. Erano persone che ti insegnavano a essere non solo un grande arbitro, ma anche un grande istruttore, perché prima impari da loro e poi insegni agli altri".
"Vedere gli arbitri che segui dai tornei giovanili arrivare alle gare di UEFA Champions League, o in altri tornei importanti, dà una grande soddisfazione. Senti di aver contribuito al loro successo".