Seminario a Nyon sulla lotta alle combine
venerdì 25 novembre 2011
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In un seminario di due giorni a Nyon, la UEFA ha ribadito la volontà di lottare contro le combine e di collaborare con gli organi esecutivi nazionali per contrastare questo pericoloso fenomeno.
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La UEFA ha ribadito la volontà di lottare contro le combine e ha evidenziato la necessità di una collaborazione tra organi sportivi e organi esecutivi nazionali per contrastare i crescenti pericoli rappresentati da questo fenomeno nello sport.
La dichiarazione è stata resa a Nyon durante una conferenza organizzata dalla UEFA e dalla Associazione Internazionale dei Procuratori (IAP) con il titolo "Kicking Fraud Out Of Sport" ("Eliminare le frodi dallo sport"). I funzionari della IAP, della UEFA e della FIFA si sono riuniti insieme a procuratori nazionali, funzionari anticorruzione e funzionari di polizia per due giornate di discussioni.
La conferenza ha riguardato le attività fraudolente nelle attività sportive regolamentate, con speciale enfasi sulle combine e sulle altre attività criminali nel calcio o in altri sport che cercano di influenzare impropriamente il risultato per ottenere un guadagno economico o di altro tipo.
Inoltre, ha esaminato il rapporto tra le autorità sportive di controllo ufficiali e i procuratori nazionali, oltre alle potenziali opportunità di collaborazione in questo ambito. L'evento ha dato inizio a un processo che intende creare linee guida per i procuratori e le autorità sportive di controllo in questo settore della criminalità, con il sostegno della UEFA e della IAP.
L'IAP, nata nel 1995, è l'unica organizzazione di procuratori a livello mondiale. Attualmente conta oltre 130 membri provenienti da oltre 90 giurisdizioni (in rappresentanza di tutti i continenti) e altri membri individuali. Tra i vari obiettivi, la IAP intende promuovere una persecuzione efficace, equa, imparziale ed efficiente delle azioni criminali.
Fra i temi in discussione a Nyon vi erano la persecuzione dei casi di combine, il quadro normativo sulle frodi sportive, le scommesse e la cooperazione tra organi sportivi ed esecutivi. Tra gli oratori sono intervenuti i funzionari legali della UEFA, i procuratori di vari paesi europei e i rappresentanti di Europol, Eurojust, Consiglio d'Europa e federazioni calcistiche nazionali.
Il seminario ha permesso di reiterare il monito del presidente UEFA Michel Platini, secondo il quale le combine rappresentano un pericolo mortale per lo sport, e la politica di tolleranza zero della UEFA per chi viene colto a manipolare gli incontri.
"La lotta contro le combine e la corruzione sarà la priorità assoluta per la UEFA, per il presidente UEFA e per il Comitato Esecutivo UEFA negli anni a venire - ha commentato il segretario generale UEFA, Gianni Infantino -. Il nostro compito è tutelare il calcio; la nostra responsabilità è fare il possibile contro la corruzione e combattere questo problema che deve assolutamente essere estirpato".
"Se i tifosi e i bambini hanno l'impressione che il risultato sia già stato fissato prima dell'incontro, il calcio o qualsiasi altro sport vengono danneggiati nell'anima - ha aggiunto -. Per poter contrastare in modo efficace gli incontri combinati, ci impegniamo a fare tutto il possibile, ma abbiamo anche bisogno dell'aiuto degli organi esecutivi e delle autorità. Dobbiamo lavorare a stretto contatto, intervenendo in modo unito e rigoroso".
Durante il seminario è stato sottolineato più volte che gli organi sportivi non dispongono di capacità e poteri legali per agire in questo ambito. Pertanto, è necessario che le autorità pubbliche affianchino le organizzazioni sportive nella lotta.
"Le combine rovinano l'integrità delle competizioni, danneggiano i valori sociali, educativi e culturali dello sport e ne compromettono il ruolo economico - ha dichiarato Pierre Cornu, primo consigliere UEFA per l'integrità e gli affari normativi -. I rischi sono in aumento", ha proseguito, citando lo sviluppo dinamico del mercato con le scommesse online e la partecipazione di organizzazioni criminali altamente strutturate che cercano di trarre enormi vantaggi finanziari.
Evidenziando la determinazione a eliminare questo fenomeno, qualche mese fa il Comitato Esecutivo UEFA ha approvato una relazione del proprio gruppo di lavoro contro le scommesse e le combine, il quale ha proposto misure che il calcio europeo deve adottare per risolvere i due problemi. Tra questi, l'istituzione di una rete di Ispettori di Integrità a livello europeo.
Inoltre, la UEFA ha istituito un sistema di rilevamento delle frodi (BFDS) che, 24 ore su 24, controlla le partite di tutta Europa, comprese quelle delle competizioni UEFA, dei campionati di prima e seconda divisione e delle coppe nazionali nelle 53 federazioni affiliate. Nelle fasi finali dei tornei giovanili, ha invece organizzato sedute informative per mettere in guardia i giovani sui rischi delle combine.
Al seminario è stato anche detto che le misure della UEFA contro le combine contano sul sostegno dell'Unione Europea (UE) e del Consiglio d'Europa, ma anche sulla cooperazione con gli organi nazionali (Interpol, Europol), con gli operatori nel settore scommesse e con altre organizzazioni sportive.