Frenkie de Jong sulla sfida tra Ajax e Juventus
martedì 9 aprile 2019
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"Possiamo dimostrare a tutti che siamo bravi come loro o anche meglio", ha detto il centrocampista Frenkie de Jong a UEFA.com.
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Il centrocampista dell'Ajax, Frenkie de Jong, questa estate potrebbe passare al Barcellona da campione d'Europa. Il club di Amsterdam, infatti, è ancora in corsa per la finale di UEFA Champions League e nei quarti di finale affronterà la Juventus.
Il 21enne ha iniziato la sua carriera al Willem II, trasferendosi nel 2015 all'Ajax a 18 anni. Il calciatore olandese ha parlato a UEFA.com della sua avventura alla Johan Cruijff ArenA e del pesante paragone con la leggenda del club.
Sul cammino dell'Ajax sino ai quarti di finale...
Per noi è stato grandioso finora. Abbiamo disputato tre turni preliminari [qualificazione e spareggi]. Li abbiamo vinti tutti, e quello era anche il nostro obiettivo. Poi siamo approdati alla fase a gironi e abbiamo dimostrato di che pasta siamo fatti. Siamo arrivati ai quarti di finale ma il momento clou fino a ora è stata l'eliminazione del Real Madrid. Lì abbiamo dimostrato al mondo cosa possiamo fare e ci auguriamo di riuscirci nuovamente contro la Juventus.
Come ci sentiamo? Molto motivati, esattamente come le altre squadre dei quarti. Naturalmente siamo i meno esperti delle otto ma penso che abbiamo già dimostrato a tutti di essere sullo stesso livello delle altre. Contro la Juve speriamo di poter dimostrare di essere al loro livello o anche meglio.
Sulla sua formazione calcistica...
Ajax è sinonimo di bel calcio dalla difesa alla porta avversaria. Un calcio creativo e audace. Ho avuto un'eccellente formazione al Willem II e mi è piaciuto giocare lì. La gente mi ha aiutato a crescere ma lo stesso vale anche per l'Ajax. Qui sei libero di giocare e ti correggono quando necessario. È importante riuscire a mostrare la propria creatività in campo perché questa è una delle più grandi qualità del calcio olandese.
Ho sempre dato molto per il calcio ma ho anche perso tanto. Questo però non è mai stato difficile per me perché il calcio è la cosa migliore che ci sia e mi è sempre piaciuto praticarlo sin da quando ero piccolo. Il calcio gioca un ruolo molto importante nella mia vita perché mi rende felice.
Ho sempre pensato che [Lionel] Messi fosse il miglior calciatore. Da giovane ero più un numero 10 che giocava dietro le punte. Un po' svogliato e che teneva molto il pallone. Oggi sono un giocatore più difensivo che fa gran parte del lavoro nella fase di costruzione.
Sul paragone con Johan Cruyff...
[La gente ci paragona] perché abbiamo un modo simile di camminare o correre. È tutto un po' fuori contesto. Non penso che mi paragonino davvero alla sua grandezza o che possano fare un raffronto col calciatore che potrei diventare. Lui è stato un calciatore molto più grande di quello che sono o potrei mai diventare. Non vorrei mai paragonarmi a Cruyff.
I miei punti forti? Difficile da dire ma io sono un calciatore che vuole sempre il pallone e che preferisce giocare con la palla nei piedi.