Unità europea
lunedì 7 maggio 2012
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Gli ultimi appuntamenti hanno dimostrato la solidarietà e l'unità all'interno della famiglia del calcio europeo, come spiega il segretario generale della UEFA Gianni Infantino nell'ultimo editoriale di UEFA•direct.
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Le riunioni di famiglia sono viste spesso come noiosi obblighi da limitare al massimo. Ebbene, questo non avviene nel calcio, come dimostra il XXXVI Congresso Ordinario UEFA, organizzato dalla federazione turca (TFF) nella magica città di Istanbul.
Il coinvolgimento e la partecipazione attiva di membri e portatori di interessi sono parte essenziale del sistema di governo della UEFA. Come in una squadra di calcio, la strada verso il successo è fatta di cooperazione e solidarietà tra i protagonisti. E come in una partita di calcio, l'azione si svolge sotto gli occhi di tutti, in condizioni di assoluta apertura e trasparenza.
Il buon governo non si limita a una questione di tattica e strategia. Affinché abbia successo, deve tradursi in azioni concrete sul campo. E questo non può essere fatto soltanto il giorno della partita. Occorre allenarsi tutti i giorni. Serve il duro lavoro, non una formula magica. Pertanto, per la UEFA, incontrare i propri membri una volta all'anno non è sufficiente e abbiamo moltiplicato le opportunità per scambiare idee.
In questo quadro si iscrive l'incontro sulle strategie delle federazioni nazionali svoltosi a Cipro lo scorso settembre. Al momento del Congresso UEFA, sei mesi più tardi, quell'incontro aveva prodotto 14 decisioni della Commissione Esecutiva, 9 risultati tangibili e 9 azioni in corso, tra cui l'ultimazione dell processo di vendita collettiva dei diritti tv per le gare di qualificazione europee e il nuovo format del Campionato Europeo Under 21 UEFA.
Un altro risultato importante della riunione strategica è stato l'intensificazione della cooperazione con i portatori di interesse chiave, che si è concretizzata con la firma dei nuovi memorandum di intesa con i club (ECA), le leghe (EPFL) e i calciatori (FIFPro Division Europe). I suddetti memorandum hanno portato, tra le altre cose, all'adozione di posizioni comuni su questioni quali il calendario internazionale e l'assicurazione per i calciatori impegnati con le squadre nazionali.
Il calcio europeo ha ribadito la propria unità, non sotto forma di un trattato scritto, ma rimboccandosi le maniche e provvedendo a realizzare atti concreti sul campo. E la notizia migliore è che c'è ancora molta strada davanti. Benvenuti nella squadra!