Nuovo mandato di quattro anni per il presidente Aleksander Čeferin
giovedì 7 febbraio 2019
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Aleksander Čeferin è stato rieletto Presidente della UEFA per un mandato di quattro anni nel corso del 43esimo Congresso Ordinario di Roma.
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Il Presidente UEFA Aleksander Čeferin continuerà a guidare il calcio europeo per i prossimi quattro anni dopo essere stato rieletto per un secondo mandato nel corso del 43esimo Congresso Ordinario UEFA di Roma.
Il 51enne sloveno, eletto per la prima volta come settimo Presidente della UEFA nel settembre 2016, è stato confermato ufficialmente giovedì per acclamazione dai delegati delle 55 federazioni affiliate alla UEFA e ha promesso che "unità, speranza, rispetto e solidarietà" continueranno a essere elementi chiave nella strategia, nella missione e nelle attività della UEFA durante il prossimo mandato della sua presidenza.
Il calcio europeo, ha detto, deve rimanere "rispettoso, rispettabile e rispettato".
“Ancora una volta grazie per aver riposto la vostra fiducia in me", ha detto il Signor Čeferin ai delegati delle federazioni. “Sono al contempo commosso e onorato". Il Presidente UEFA ha espresso la speranza che questa volta ci siano stati "meno dubbi e scetticismo" della prima elezione di due anni e mezzo fa.
Il Signor Čeferin ha insistito sul fatto che, nonostante i recenti successi e gli sviluppi positivi, in particolare per quanto riguarda lo spirito di unità prevalente in tutto il calcio europeo, la UEFA non sia intenzionata ad abbassare la guardia. "La cosa più pericolosa che possiamo fare è cullarci sugli allori e crogiolarci nella nostra situazione attuale. Abbiamo fatto bene finora, ma non è abbastanza".
“In un mondo di cambiamenti costanti e sempre più rapidi, in cui il tempo sembra andare sempre più veloce e ogni giorno porta una nuova sfida, dovremo fare qualcosa di più che adattarci semplicemente... dovremo pensare al futuro e a intraprendere alcuni importanti cambiamenti per continuare a crescere".
“Non dobbiamo permettere che i nostri recenti successi a breve termine possano nascondere in qualche modo le molto più complesse sfide che ci attendono".
Passando alle questioni sul campo, il Presidente UEFA si è soffermato sulle importanti competizioni per nazionali europee: UEFA EURO e la UEFA Nations League. Quest'ultimo, ha detto, promette di essere un successo clamoroso, mentre UEFA EURO 2020 (che si svolgerà la prossima estate in 12 città in tutta Europa) invierà "un messaggio forte non solo agli amanti del calcio ma a tutta l'Europa - il messaggio di un'Europa aperta, tollerante e unita".
Il calcio femminile, ha promesso, raggiungerà un nuovo livello grazie a UEFA Women’s EURO che si giocherà nel 2021 in Inghilterra.
Il Presidente Čeferin ha insistito sul fatto che la UEFA continuerà ad affrontare anche nel periodo 2019-24 le tante sfide che ha già affrontato fuori dal campo nel suo primo mandato, e che lavorerà a stretto contatto con i principali interlocutori per creare un futuro sempre più luminoso al calcio europeo.
“Lavoreremo mano nella mano con il nostro partner, l'ECA [Associazione Club Europei], per progettare le competizioni per club del futuro. Competizioni per club che saranno al passo con i tempi, intense, esaltanti e aperte. Un nuovo tipo di competizione che porterà il calcio europeo in una dimensione diversa, ma sempre basata su due principi sui quali non cederemo. I club di tutte le 55 federazioni affiliate avranno infatti l'opportunità di partecipare e la qualificazione si baserà sul merito sportivo".
Il Presidente ha sottolineato che la UEFA cercherà di coltivare una relazione proficua con l'organo mondiale del calcio, la FIFA: "Saremo una fonte di idee costruttive per la FIFA piuttosto che un'avversaria. Siamo pronti a lavorare con l'organo di governo mondiale per garantire che il calcio rimanga lo sport numero uno al mondo e che l'Europa continui a fare da battistrada".
Il Signor Čeferin ha affermato che una grande sfida nei prossimi anni sarebbe rendere il calcio più accessibile a tutti gli appassionati di tutto il mondo grazie alle nuove esaltanti piattaforme digitali.
"Ecco perché sono lieto di annunciare che la UEFA lancerà la sua piattaforma OTT nei prossimi sei mesi. Siamo pienamente consapevoli del fatto che sia in corso una rivoluzione e proprio per questo stiamo siglando accordi storici con le aziende leader a livello mondiale in questo campo.
“Abbiamo già iniziato a muoverci in questa direzione, grazie a un accordo di sponsorizzazione con il Gruppo Alibaba. Questa partnership è più di una semplice sponsorizzazione. È un primo accordo che apre nuovi orizzonti, come la creazione di un centro di eccellenza nelle nuove tecnologie calcistiche o progetti comuni di e-commerce".
"Insieme stiamo inventando il futuro, e il nostro unico limite è la nostra immaginazione".
Il Presidente UEFA ha detto che sarà data grande attenzione al calcio di base e alla formazione, mentre il lavoro concertato sarà dedicato a rendere il calcio più equo attraverso l'ulteriore sviluppo del sistema di fair play finanziario che ha già contribuito a ridare stabilità al calcio europeo.
"Adatteremo le regole del fair play finanziario per stabilire un nuovo equilibrio europeo in cui tutti possano trovare la propria dimensione. Gli obiettivi iniziali del fair play finanziario sono stati raggiunti. I club europei sono oggi finanziariamente più sani che mai, il problema del debito è stato risolto in molti paesi e i debiti non pagati dovuti a club, allenatori e giocatori sembrano non essere altro che un brutto ricordo".
"Ora è tempo di passare alla seconda fase di questo importante progetto europeo, di concerto con la ECA, in modo che ogni club europeo possa sfruttare appieno il suo potenziale di crescita".
Il Signor Čeferin ha però invitato alla cautela. "Per favore, non aspettatevi miracoli. La storia tende sempre a ripetersi - e chiunque affermi di poter cambiare il corso della storia semplicemente agitando una bacchetta magica, o è un sognatore o un ciarlatano".
“Come possiamo fare miracoli quando sappiamo che il problema dell'equilibrio competitivo è sempre esistito? Quando viviamo in un mondo in cui l'1% della popolazione possiede più del 50% della ricchezza del pianeta?"
"Come possiamo compiere miracoli in una società tormentata dal dubbio, dove il pensare a se stessi sembra essere l'unico modo per sopravvivere... dove il desiderio di costruire muri è più forte del desiderio di costruire ponti, e dove aiutare te stesso è diventato più importante dell'aiutare gli altri?".
“Ciò che posso promettere - ha concluso il Presidente UEFA - è che durante questo prossimo mandato lavoreremo insieme per assicurare che il calcio europeo rimanga unito, rispettoso, rispettabile e rispettato, e che continui a dimostrare solidarietà e portare speranza".
Faremo in modo che il calcio europeo vada contro corrente rispetto alle tendenze che osserviamo oggi in Europa".