L'Italia piange Azeglio Vicini
mercoledì 31 gennaio 2018
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L'ex Ct della nazionale italiana, con cui ha raggiunto le semifinali degli Europei del 1988 e dei Mondiali del 1990, si è spento a Brescia a 84 anni.
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Il calcio italiano piange l'ex Ct della nazionale Azeglio Vicini, scomparso a Brescia all'età di 84 anni.
Vicini ha lavorato a lungo per la Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC), allenando la nazionale maggiore per cinqe anni e raggiungendo le semifinali del Campionato Europeo UEFA 1988 e della Coppa del Mondo FIFA 1990.
L'Azeglio nazionale aveva iniziato la carriera da centrocampista nel Vicenza e nella Sampdoria e aveva appeso gli scarpini al chiodo nel 1966 con il Brescia, che ha iniziato ad allenare l'anno successivo.
Nel 1968 ha iniziato a lavorare per la FIGC e nel 1975 è stato scelto per allenare la nazionale Under 23. Passato all'Under 21 l'anno successivo, è rimasto in panchina per ben 10 anni, perdendo la finale del Campionato Europeo UEFA 1986 ai rigori contro la Spagna.
Lo stesso anno, Vicini è stato promosso in nazionale maggiore, portando con sé diversi Under 21 promettenti. La sua giovane Italia ha così raggiunto le semifinali degli Europei del 1988 in Germania Ovest, arrendendosi 2-0 all'Unione Sovietica. A Italia '90, la squadra è stata eliminata di nuovo in semifinale, stavolta dall'Argentina ai rigori, dopo aver subito appena un gol in tutto il torneo. L'Italia ha poi vinto la finale per il terzo posto contro l'Inghilterra.
Dopo aver mancato la qualificazione agli Europei del 1992, Vicini ha lasciato il posto ad Arrigo Sacchi. In seguito ha allenato Cesena e Udinese per un breve periodo, tornando in FIGC come presidente del settore tecnico federale fino al 2010.
Vicini lascia la moglie Ines e tre figli.