Svelati i vincitori dei premi UEFA Grassroots 2016
giovedì 15 settembre 2016
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Le comunità di calcio di base di Bielorussia, Belgio e Austria possono festeggire dopo l'annuncio dei premi UEFA Grassroots 2016.
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I leader di calcio di base, club e progetti in Bielorussia, Belgio e Austria sono stati premiati con delle medaglie d'oro in occasione dei premi UEFA Grassroots 2016, annunciati ad Atene.
Svelati quest'anno durante il Congresso Straordinario UEFA nella capitale greca, i premi (lanciati nel 2010) gratificano le più belle storie di tutta Europa.
"Le candidature per i premi UEFA Grassroots 2016 sono state numerose, e il processo di selezione è stato molto accurato", ha detto il presidente del Comitato UEFA Sviluppo e Assistenza Tecnica, Giancarlo Abete.
"È incoraggiante vedere che sempre più federazioni stanno introducendo i premi per il calcio di base a livello nazionale per promuovere il calcio di base e stimolarne ulteriormente la crescita".
Best Grassroots Leader – Yury Beletskiy (Bielorussia)
Il premio come miglior leader del calcio di base è andato a Yury Beletskiy, che ha dato ai bambini della piccola città bielorussia di Zhabinka – che in precedenza non aveva tornei o club calcistici – la possibilità di giocare a calcio e socializzare con altri giovani.
"Il calcio di base, come il calcio giovanile, è la pietra miliare della piramide del calcio della nostra nazione. È una delle principali aree del nostro lavoro e quindi proviamo a tenerlo al centro della nostra attenzione", ha spiegato il segretario generale della federcalcio bielorussa, Sergei Safaryan.
La medaglia d'argento è andata al volontario svedese Mathila Brink Larsén, che ha fondato una squadra di rifugiati, mentre quella di bronzo all'italiano Antonio Piccolo, che 30 anni fa ha creato la squadra Arci Scampia per insegnare attraverso lo sport i valori positivi e per aiutare i giovani del luogo a trovare lavoro.
Best Grassroots Club – RWDM Girls (Belgio)
La categoria miglior club ha messo in luce il lavoro svolto al RWDM Girls, club multiculturale del comune belga di Molenbeek a Bruxelles che ha offerto una speranza alle ragazze del luogo e si è messo in mostra come terreno fertile per i giovani talenti.
"È una società aperta a tutti – ogni ragazza che firma per noi ha il proprio posto, qualunque sia il livello, competitivo o no", ha detto il coordinatore del club, Ramzi Bouhlel.
Calcio per tutti è anche il motto degli scozzesi del Gartcairn Football Academy, premiati con la medaglia d'argento, che hanno adottato lo slogan 'Chi vuole giocare, può giocare'. La medaglia di bronzo è andata al Village Amateur Football Club del Balkany, che è cresciuta molto in fretta in uno degli angoli più remoti dell'Ucraina.
Best Grassroots Project – 'Teamplay ohne Abseits' (Austria)
La medaglia d'oro nella categoria miglior progetto è andato al 'Teamplay ohne Abseits', ovvero un programma gestito dalla federcalcio austriaca (ÖFB) e appoggiato dal governo nazionale, che si concentra sull'integrazione degli immigrati attraverso il calcio.
Il direttore sportivo della ÖFB, Willi Ruttensteiner, ha detto: "Non lo facciamo per il premio o per metterci in mostra agli occhi del mondo; a noi interessa dare il buon esempio e dimostrare particolare attenzione per l'integrazione, indipendentemente dal colore della pelle, dimostrando rispetto e agendo in maniera concreta contro il razzismo".
"Penso che la UEFA dia tanti esempi positivi che anche noi facciamo nostri. Loro hanno portato avanti tante iniziative che sono state d'ispirazione per noi".
Il progetto che ha vinto la medaglia d'argento è stato 'My school, my club', che ha contribuito ad aumentare la partecipazione a livello di club in Serbia attraverso il lavoro con le scuole del paese. La medaglia di bronzo è andata al programma Football Leadership della Solent University in Inghilterra.