Anatoliy Tymoshchuk: la mia squadra del 2015
martedì 15 dicembre 2015
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Il capitano dell'Ucraina, Anatoliy Tymoshchuk – ex centrocampista di Shakhtar, Bayern e Zenit – include nella sua Squadra dell'Anno del 2015 quattro ex o attuali compagni.
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Tymoshchuk spiega le sue scelte...
POR: Manuel Neuer: al momento è il miglior portiere del mondo. Le sue statistiche col Bayern e con la Germania sono incredibili. Il tedesco sta dalla parte della squadra vincente almeno tre volte su quattro, e mantiene quasi sempre la porta inviolata.
DIF: David Alaba: terzino molto duttile che sa attaccare e segnare bei gol.
DIF: Thiago Silva: difensore centrale molto affidabile, ha il carisma del leader.
DIF: Sergio Ramos: giocatore esperto che è stato nel cuore della difesa del Real Madrid e della Spagna per molti anni. È uno dei migliori al mondo nel suo ruolo.
DIF: Dani Alves: probabilmente il miglior terzino destro offensivo del mondo... almeno da quando Philipp Lahm non ha cominciato a giocare a centrocampo.
CEN: Andrés Iniesta: uomo chiave del Barcellona e della Spagna in grado di dirigere con maestria la manovra offensiva della propria squadra. La sua percentuale di vittorie è dell'84% e migliora ogni anno che passa.
CEN: Eden Hazard: nella passata stagione ha guidato il Chelsea alla vittoria della Premier League, anche se negli ultimi mesi gli inglesi non hanno giocato molto bene. È uno dei centrocampisti offensivi più creativi che ci siano in circolazione.
CEN: Yevhen Konoplyanka: mio compagno di squadra nella nazionale ucraina con cui abbiamo ottenuto la qualificazione a EURO 2016. Grazie alla sua rapidità, tecnica e imprevedibilità, Konoplyanka è stato preso dal Siviglia, e adesso ha la possibilità di vincere qualcosa a livello europeo.
ATT: Lionel Messi: Messi è Messi.
ATT: Cristiano Ronaldo: ha segnato oltre 40 reti, numeri praticamente inarrivabili. Non riesco a immaginare un club che non lo vorrebbe in squadra.
ATT: Thomas Müller: l'eroe invisibile del Bayern, un giocatore che riesce sempre a trovare gli spazi e a segnare.
Anatoliy Tymoshchuk ha parlato con Miron Goihman