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Pirlo, il leader silenzioso

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"Quando vedo giocare Pirlo, mi chiedo se io posso essere considerato davvero un calciatore"; il 'maestro' del centrocampo lascia la Serie A e UEFA.com lo celebra ricordando le frasi celebri dette su di lui.

Andrea Pirlo saluta ©AFP/Getty Images

Andrea Pirlo lascia la Juventus e l'Italia e inizia la sua avventura americana. Impossibile per la Serie A non rimpiangere il 'maestro' del centrocampo, che nel corso della sua carriera ha suscitato l'ammirazione dei grandi del calcio.

Hanno detto di lui:

Quando vedo giocare Pirlo, quando lo vedo col pallone tra i piedi, mi chiedo se io posso essere considerato davvero un calciatore.
Gennaro Gattuso, suo ex compagno all'AC Milan

Andrea è il giocatore più completo nel nostro ruolo, il suo stile di gioco ha segnato un'intera generazione. È un onore conoscerlo, ha avuto una carriera eccezionale, migliore della mia.
Juninho, al quale Pirlo dice di essersi ispirato per le sue celebri punizioni

Andrea è unico, lo accosterei solo a Xavi.
Cesare Prandelli, suo ex Ct con l'Italia

Lui è fantastico. Ha una visione di gioco superiore, e con un colpo mette la palla dove vuole. Il calcio si gioca con la testa. Se non hai la testa, le gambe da sole non bastano.
Johan Cruijff, tre volte campione d'Europa con l'Ajax

Ogni volta che vedo giocare Pirlo mi entusiasmo. E' un campione senza età. Il Milan ha fatto veramente un regalo fantastico alla Juventus.
Fabio Capello, ex allenatore del Milan

Giocare con Pirlo è grandioso, ogni giorno impari qualcosa da lui: lo guardi giocare e ti diverti. E' un top player da tanti anni ormai, quando lo guardi vorresti solo essere come lui.
Paul Pogba, suo ex compagno alla Juventus

Per scelta dei tempi, movimenti, creatività e semplicità della giocata Pirlo è quello che si avvicina di più a Platini. Entrambi con gli occhi dietro la schiena, fanno filtrare la palla in spazi strettissimi.
Giovanni Trapattoni, ex Ct dell'Italia

Pirlo è un leader silenzioso: parla coi piedi.

Non si discute: è un fuoriclasse assoluto ed è in grado di adattarsi a qualsiasi situazione tattica. Ha classe, intelligenza e la personalità per dare un’impronta netta a qualsiasi squadra.
Marcello Lippi, ex Ct dell'Italia

Ve lo dico: vederlo in tv è un conto, dal vivo è spaventoso. Lo guardo, cerco di capire e di rubare. Se si ferma a battere le punizioni e io ho finito l'allenamento, mi rimetto le scarpe e rimango con lui.
Álvaro Morata, suo ex compagno alla Juventus

Pirlo è un punto di riferimento mondiale, livello altissimo. Le sue punizioni sono famose, è sempre un onore incrociarlo.
Andres Iniesta, stella del Barcellona 

Quando l'ho visto giocare ho pensato: Dio c'è, perché è veramente imbarazzante la sua bravura calcistica.
Gianluigi Buffon, suo ex compagno alla Juventus e nell'Italia

Andrea è immenso e non ci sono altri aggettivi da aggiungere.

Di Pirlo si esaltano sempre le qualità tecniche, mentre carattere e personalità vengono sottovalutati. E’ uno dei pochi che capisce subito quello che gli dici. Anzi, la maggior parte delle volte non c’è bisogno di dirgli nulla.
Carlo Ancelotti, suo ex allenatore al Milan

Durante una partitella mi disse di dargli il pallone anche se si trovava in mezzo a due avversari. Io gli risposi che non volevo metterlo in difficoltà, lui mi disse di preoccuparmi. Giocando mi resi conto che potevo passargli il pallone anche in mezzo a cinque avversari: non l'avrebbe mai perso.
Stephan Lichtsteiner, suo ex compagno alla Juventus

Quando gira lui, gira la squadra.
Michel Platini, presidente UEFA

Pirlo mi ha davvero impressionato, è talentuoso ed è un giocatore speciale.
David Beckham, suo ex compagno al Milan

Ho sempre considerato Andrea come il miglior calciatore italiano. Mi si potrebbe obiettare che sono di parte perché abbiamo lo stesso ruolo, ma l’ho incontrato così tante volte, dalle giovanili ai Mondiali, che vi posso assicurare che è un fuoriclasse indiscutibile. Già a 18 anni era la stella della squadra e da sempre è il calciatore fondamentale delle sue squadre. Ora che ha arretrato il suo raggio d’azione permette ai compagni di avere sempre un punto di riferimento per consentire al gioco di fluire al meglio. Abbiamo fatto la stessa via al contrario:lui è arretrato, io sono avanzato.
Xavi, ex stella del Barcellona 

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