La Roma riprende la Juve in dieci
lunedì 2 marzo 2015
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Dopo l'espulsione di Torosidis, una meravigliosa punizione di Tévez porta in vantaggio i Bianconeri, ma i Giallorssi pareggiano con un colpo di testa di Keita. Allegri: "70 minuti ottimi", Garcia: "Grande reazione, siamo vivi".
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Finisce senza vincitori né vinti la sfida scudetto della Serie A. Nel Monday Night della 25esima giornata, la Juventus va in vantaggio all’Olimpico con una bellissima punizione di Carlos Tévez, ma in superiorità numerica per l’espulsione di Vasilis Torosidis i campioni d’Italia sono ripresi dall’AS Roma, a segno con un colpo di testa di Seydou Keita. I Bianconeri di Massimiliano Allegri restano comunque primi con nove punti di vantaggio sui Giallorossi di Rudi Garcia.
Il primo tempo all’Olimpico corre via senza eccessivi pericoli per entrambe le difese. La Roma fatica a impensierire la Juventus, che invece quando attacca o riparte dà l’impressione di mettere in apprensione i Giallorossi. Arturo Vidal prova a calciare sull’assist involontario di Patrice Evra, ma non riesce a inquadrare lo specchio della porta. Poi lo scatenato Roberto Pereyra affonda sulla destra e mette in mezzo per Morata, ma Kostas Manolas interviene e si rifugia in angolo, anche se con qualche brivido per i suoi tifosi.
Il difensore greco, dopo una serie di rimpalli vinti da Pereyra, “sporca” anche la conclusione di Tévez, con il pallone che finisce sul fondo, in calcio d’angolo: il primo tempo termina a reti inviolate. Il secondo tempo inizia con un errore di Adem Ljajić che innesta la transizione dei campioni d’Italia: Vidal riceve da Téevez e calcia con il sinistro, ma il pallone termina fuori di pochissimo.
Al 17’, però, la Roma resta in dieci per l’espulsione di Torosidis, che già ammonito rimedia il secondo giallo per un fallo su Vidal: la punizione la batte Tévez, che con un meraviglioso tiro a giro mette la palla all’angolino con Morgan De Sanctis immobile. Per l’Apache argentino è il quindicesimo gol in campionato. La squadra di Massimiliano Allegri sembra poter affondare e con il sinistro Pereyra trova solo l’esterno della rete, andando comunque vicina al raddoppio.
Garcia mescola le carte e mette dentro nell’ordine Alessandro Florenzi, Juan Manuel Iturbe e Radja Nainggolan; i Giallorossi, anche se in inferiorità numerica, hanno uno scatto d’orgoglio. Prima Manolas di testa impegna (per la prima volta) Gianluigi Buffon, poi, a dodici minuti dalla fine, Keita trova il colpo di testa che vale il pareggio, con Claudio Marchisio che non riesce a respingere sulla linea.
Dopo una conclusione da buona posizione di Iturbe, arriva il triplice fischio finale: la partitissima termina 1-1, un risultato che sicuramente soddisfa di più la Juventus, orfana di Paul Pogba e Andrea Pirlo. I Bianconeri restano saldamente al comando della classifica.
"La squadra ha fatto una bella partita per 70 minuti - ha detto Allegri -. Non abbiamo fatto bene tenicamente negli ultimi 20 minuti e abbiamo concesso 2-3 punizioni alla Roma. Quando loro ci sono saltati addosso senza avere più ordine noi non siamo stati lucidi. Siamo arrabbiati perchè abbiamo permesso alla Roma di ritrovare entusiasmo".
Felice per la reazione della squadra Garcia: "La rimonta in dieci contro una squadra come la Juventus significa che siamo ancora vivi - ha detto il tecnico giallorosso -. Con un po' di fortuna potevamo anche segnare un altro gol nel finale. Ci sono ancora 13 partite, dobbiamo pensare a difendere il secondo posto, è l'unica cosa che ci può aiutare a guadagnare terreno anche sulla Juve".
Soddisfatti a metà gli autori dei due gol della partita. "Abbiamo reagito bene una volta rimasti in dieci uomini e siamo riusciti a pareggiare, ma non è comunque un buon risultato perchè avremmo dovuto vincere per accorciare le distanze in classifica", ha dichiarato il romanista Seydou Keita. L'attaccante bianconero Carlos Tévez, invece, è "felice per la prestazione della squadra nei primi 70 minuti, ma contrariato per non aver portato a casa i tre punti nonostante la superiorità numerica".