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Il mago del dribbling: Sir Stanley Matthews

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A 100 anni esatti dalla nascita di Sir Stanley Matthews, UEFA.com racconta la storia di un giocatore che ha rivoluzionato il calcio e soprattutto il ruolo di ala.

Sir Stanley Matthews è stato protagonista della finale di FA Cup del 1953
Sir Stanley Matthews è stato protagonista della finale di FA Cup del 1953 ©Popperfoto/Getty Images

Sir Stanley Matthews ha rivoluzionato il calcio (e soprattutto il ruolo di ala) tanto da far dichiarare a Pelé: "Ci ha insegnato a giocare a calcio". Nato esattamente 100 anni fa, l'inglese era un vero e proprio funambolo e veniva soprannominato "Il mago del dribbling".

Stanley Matthews con la maglia dello Stoke
Stanley Matthews con la maglia dello Stoke©Getty Images

Con le maglie dello Stoke City FC, del Blackpool FC e della nazionale (11 gol in 54 presenze), Matthews ha entusiasmato tutta l'Inghilterra. Ha collezionato la sua ultima presenza ufficiale cinque giorni dopo il suo 50esimo compleanno e ha partecipato alle Coppe del Mondo FIFA 1950 e 1954 FIFA, ma è ricordato soprattutto per la finale di FA Cup del 1953.

Davanti ai 100.000 spettatori di Wembley, e con il Blackpool in svantaggio per 3-1 contro il Bolton Wanderers FC, l'inglese ha ispirato il 4-3 in rimonta per la sua squadra: ancora oggi, quella partita è ricordata come 'la finale di Matthews'. Nel 1956 è stato votato calciatore europeo dell'anno, aggiudicandosi la prima edizione del premio.

Figlio di un barbiere, Matthews ha iniziato la carriera professionistica a 21 anni con lo Stoke, la squadra della sua città. Nel 1995, ai microfoni di BBC Radio 5 Live, ha raccontato la sua storia: "Mi piaceva molto giocare a pallone. A volte andavo del macellaio e mi facevo dare un fegato di maiale, lo gonfiavo e giocavo con quello. Molto spesso mi allenavo di notte sfruttando la luce di un lampione. Mi divertivo molto".

Sono stati proprio la sua abnegazione (e un aiuto del padre Jack) ad aprirgli le porte dello Stoke, con cui ha giocato dal 1932 al 1947 e dal 1961 al 1965. Nel frattempo, ha vestito la maglia del Blackpool.

Salutista convinto, Matthews non fumava né consumava alcolici e beveva succo di carota tutti i giorni. Il 15 maggio 1957, a 42 anni e 103 giorni, è diventato il giocatore più anziano della nazionale nella gara vinta 4-1 sulla Danimarca a Copenhagen.

"Volevo giocare più possibile perché amavo il calcio - ha commentato in un'intervista con la Football Association (FA) -. A un certo punto ho iniziato a mangiare più frutta e verdura, digiunando ogni lunedì. Era solo un giorno alla settimana, ma stavo meglio".

La statua di Stanley Matthews
La statua di Stanley Matthews©Getty Images

Poco prima della sua ultima partita di campionato, Sir Stan è stato insignito dalla regina per meriti sportivi, mentre un mese dopo il ritiro ha giocato la sua partita di addio contro grandi campioni come Lev Yashin, Raymond Kopa, Alfredo Di Stéfano, Ferenc Puskás ed Eusébio.

In seguito, Matthews ha allenato per un breve periodo al Port Vale FC, ma ha trascorso la maggior parte della carriera da allenatore in Sudafrica ai tempi dell'apartheid. Nel 1975, ha formato una squadra di giovani neri, detti 'Stan's Men', per rappresentare la città di Soweto e andare in Brasile a conoscere Pelé.

Scomparso il 23 febbraio 2000 a 85 anni, Sir Stan è stato salutato da circa 100.000 persone, che hanno letteralmente invaso le strade di Stoke. Le sue ceneri sono sepolte sotto il cerchio di centrocampo dello Stoke Stadium, che aveva inaugurato ad agosto del 1997. "Per oltre 80 anni ha fatto parte della mia vita - ha scritto  nell'autobiografia The Way It Was -. L'ho amato molto". La gente di Stoke, e non solo, ha contraccambiato sicuramente.

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