I più grandi allenatori con la valigia
martedì 10 febbraio 2015
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Per festeggiare gli 80 anni del sempreverde Miroslav Blažević, UEFA.com rende omaggio agli allenatori che hanno lavorato nel maggior numero di nazioni affiliate alla UEFA.
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"L'età è solo un numero - diceva sempre Miroslav Blažević, che oggi compie 80 anni -. L'importante è sentirsi bene e io sono pronto per altre grandi cose". UEFA.com rende omaggio al sempreverde Blažević e pubblica la classifica degli allenatori che hanno lavorato nel maggior numero di nazioni affiliate alla UEFA.
9 nazioni: Tomislav Ivić (Croazia, Olanda, Belgio, Turchia, Italia, Grecia, Portogallo, Francia, Spagna)
I nove paesi europei in cui ha lavorato Ivić non raccontano l'avventura in modo esaustivo. In 37 anni, il tecnico ha lavorato in ben 14 nazioni, vincendo il campionato in Jugoslavia, Olanda, Belgio, Grecia e Portogallo. "Ho passato momenti magnifici in quasi tutti i club, come l'Anderlecht, l'Ajax e il Porto - ha ricordato il tecnico, scomparso nel 2011 -. Nel calcio di oggi si vedono cose che avevo predetto più di 20 anni fa. Ero un precursore".
9: John Toshack (Inghilterra, Portogallo, Spagna, Galles, Turchia, Francia, Italia, ERJ Macedonia, Azerbaigian)
Alcuni diranno che il gallese ha lavorato solo in otto paesi, ma poiché lo Swansea City AFC gioca in Inghilterra, il Galles è considerato a parte. L'ex attaccante del Liverpool FC ha imparato molto da Bill Shankly e Bob Paisley ad Anfield. "Le basi le ho imparate con Shanks e Bob tanti anni fa - commenta l'attuale allenatore del Wydad Athletic Club di Casablanca -. Tutto quel che so lo devo a loro, quindi li ringrazio molto".
8: Béla Guttmann (Austria, Olanda, Ungheria, Romania, Italia, Cipro, Portogallo, Svizzera)
Famoso per aver inventato il 4-2-4 in Ungheria e per aver fatto crescere Eusébio all'SL Benfica, Guttmann non è mai rimasto troppo a lungo in un club, sostenendo che "la terza stagione è fatale". Nei successivi contratti, fece addirittura inserire una clausola che impediva il suo esonero mentre la squadra era in testa al campionato, come gli era successo all'AC Milan nel 1955. Tra i maggiori successi del tecnico figurano i campionati vinti in Ungheria e in Polonia e due Coppe dei Campioni. Curioso è un aneddoto sulla sua esperienza in Romania, dove a causa della scarsità di alimenti insisteva per essere pagato in verdura. È scomparso nel 1982 a 81 anni.
7: Miroslav Blazević (Svizzera, Croazia, Serbia/Kosovo, Francia, Grecia, Slovenia, Bosnia-Erzegovina)
Terzo classificato con la Croazia in Coppa del Mondo FIFA 1998, Blažević ha iniziato la sua avventura da allenatore in Svizzera all'FC Vevey-Sports 05 nel 1968 e non ha mai perso l'entusiasmo. Di recente ha lasciato l'NK Zadar e sta cercando un nuovo ingaggio. In effetti, 'Ćiro' non è quasi mai rimasto disoccupato, anche se ricorda: "Quando cercavo lavoro in Svizzera, andavo da un club all'altro cercando di convincerli. 'Sono bravissimo, vedrete!', dicevo, ma nessuno mi voleva. Poi ho capito che non bisogna mai farsi avanti: devono essere gli altri a venire da te".
7: Ljupko Petrović (Croazia, Serbia, Spagna, Grecia, Austria, Bulgaria, Kazakistan)
Campione d'Europa e di Jugoslavia con l'FK Crvena zvezda, Petrović ha anche il campionato con l'FK Vojvodina. "I giorni più indimenticabili sono stati quelli all Crvena zvezda [Stella Rossa] - ha commentato il tecnico, 67 anni -, ma ricominciare daccapo con una nuova squadra è sempre speciale". Petrović, che ora allena l'APR Kigali in Ruanda, ha giocato o allenato in cinque continenti, tanto da dichiarare: "Il mondo è mio. Quando vedo tutti i posti dove sono stato, mi stupisco ancora".
7: Pál Csernai (Germania, Belgio, Grecia, Portogallo, Turchia, Svizzera, Ungheria)
Csernai, scomparso nel 2013, ha iniziato ad allenare in Germania nel 1968. Dal 1978 al 1983 ha guidato l'FC Bayern München in un periodo di transizione, durante il quale si sono ritirati grandi campioni come Sepp Maier e Uli Hoeness, ma ha comunque vinto due campionati e ha raggiunto la finale di Coppa dei Campioni nel 1982. Famoso per la sua sciarpa di seta e per il 'sistema Pál' di marcatura mista a uomo e a zona, l'ungherese ha anche vinto una Coppa di Portogallo con il Benfica e ha allenato la Corea del Nord.
7: Roy Hodgson (Svezia, Inghilterra, Svizzera, Italia, Danimarca, Norvegia, Finlandia)
"Io e Bobby Houghton abbiamo iniziato ad allenare poco prima dei 30 anni, ma a 40 volevamo già smettere e aprire un'agenzia di viaggi", ha raccontato il Ct dell'Inghilterra. Insegnante di educazione fisica e giocatore a livello dilettantistico, Hodgson si è fatto conoscere in Svezia all'Halmstads BK, rivoluzionando il calcio locale insieme al collega Houghton. Dopo aver allenato diversi club in Italia, Danimarca e Norvegia, ha accettato l'offerta della nazionale svizzera, della Finlandia e infine di quella del suo paese.
6: Artur Jorge (Portogallo, Francia, Svizzera, Spagna, Olanda, Russia)
Giocatore di buon livello, Artur Jorge ha riscosso più successi da allenatore, guidando il Porto alla vittoria contro il Bayern in finale di Coppa dei Campioni 1986/87 e vincendo tre campionati. Soprannominato 'Re Artù' in Francia dopo aver vinto il campionato e la coppa nazionale con il Paris Saint-Germain, è rimasto inattivo per sette anni e ha poi accettato di allenare gli algerini dell'MC Alger. "Anche se ho lavorato in molti posti, non voglio ancora fermarmi", ha commentato il tecnico, 68 anni.
6: Dušan Uhrin Sr (Repubblica Ceca, Cipro, Israele, Svezia, Georgia, Slovacchia)
La conquista della medaglia d'argento da allenatore della Repubblica Ceca a EURO '96, ha fatto di Uhrin il commissario tecnico più vincente nella storia del paese dopo la disgregazione della ex Cecoslovacchia. Allenatore giramondo, è riuscito a fare bene in ogni nazione in cui è stato. "Vincere il campionato in ogni paese, è sempre un grande successo, specialmente perché diviene ogni giorno più difficile per gli allenatori stranieri", ha raccontato Uhrin dopo la conquista del campionato georgiano 2007/08 da tecnico dell'FC Dinamo Tbilisi. Anche suo figlio Dušan Uhrin Jr ha il DNA da giramondo; a 47 anni, ha già lavorato in cinque diverse nazioni.
6: Sergei Borovski (Bielorussia, Lettonia, Moldavia, Lituania, Ucraina, Kazakistan)
In campo è stato una bandiera dell'FC Dinamo Minsk, mentre da allenatore, Borovski ha preferito la via del cambiamento. Il 59enne ex tecnico della Bielorussia, in carriera ha conquistato il titolo in Lituania con l'FBK Kaunas, la Coppa nazionale in Moldavia e Bielorussia rispettivamente con FC Sheriff e FC Shakhtyor Soligorsk. Una volta parlando della sua carriera Borovski ha detto: "La gente dice: 'Beh, sei un allenatore fortunato!'. Io rispondo: 'No, ho solo raccolto le occasioni al volo'. Quando ti capita un'opportunità, devi saperla sfruttare al meglio. Un allenatore deve essere pronto a lavorare ogni secondo, così come deve essere sempre pronto a un esonero".
6: Revaz Dzodzuashvili (Georgia, Ucraina, Lettonia, Russia, Kazakistan, Azerbaijan)
Ex colonna della difesa dell'Unione Sovietica, i successi più importanti da allenatore sono arrivati nella sua nazione, la Georgia. Dzodzuashvili è l'unico tecnico, infatti, ad aver vinto in Georgia campionato e Coppa con tre squadre diverse. In totale ha guidato squadre di sei differenti nazioni della ex Repubblica Sovietica. "Il motivo per cui non molti ex giocatori si dedicano alla carriera di allenatore non è perché non sono capaci e hanno paura di compromettere la propria reputazione, ma perché hanno già dato tanto al calcio e vogliono tornare a vivere normalmente". La vita normale, a quanto pare, per Dzodzuashvili è qualcosa di cui si poteva fare tranquillamente a meno.
6: Mihai Stoichiţă (Romania, Bulgaria, Moldavia, Turchia, Armenia, Cipro)
"Volevo viaggiare e saperne di più sulle diverse culture, sui differenti modi di approcciarsi al calcio e alla vita", ha detto Stoichiţă, riflettendo su una carriera ricca di successi, tra cui la Coppa di Armenia con l'FC Pyunik, il doppio successo nazionale in Moldavia con lo Sheriff, oltre a due appaganti avventure sulle panchine di Kuwait e Panama. "Non è sempre una questione di soldi". Stoichiţă ha sostato a Cipro allenando l'Aris Limassol FC, l'AEL Limassol FC e l'Apollon Limassol FC, ma le sue tre esperienze all'FC Steaua Bucureşti resteranno per sempre nel suo cuore. "Niente può essere paragonato a come mi sentivo allo Steaua e cosa ancora provo per lo Steaua", ha detto il rumeno.
A seguire...
5: Giovanni Trapattoni (Italia, Germania, Portogallo, Austria, Irlanda)
5: László Bölöni (Francia, Romania, Portogallo, Belgio, Grecia)
5: Andrei Chernyshov (Russia, Georgia, Bielorussia, Azerbaigian, Kazakistan)
5: Claudio Ranieri (Italia, Spagna, Inghilterra, Francia, Grecia)
5: Stuart Baxter (Svezia, Norvegia, Portogallo, Inghilterra, Finlandia)
5: Gjoko Hadzievski (ERJ Macedonia, Bulgaria, Serbia, Grecia, Azerbaijan)
5: Dušan Uhrin Jr (Repubblica Ceca, Romania, Cipro, Georgia, Bielorussia)