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Umiltà e fiducia: la ricetta di Rugani

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Il giovane difensore dell'Empoli ha vissuto un 2014 straordinario. Ma adesso bisogna guardare avanti: "Alcune volte i sogni diventano realtà con impegno e fiducia", spiega a UEFA.com.

Daniele Rugani ©Getty Images

Lavorare oggi per meritarsi un domani al sole: per Daniele Rugani il 2014 è solo un punto di partenza. E se il buon giorno si vede dal mattino, i prossimi anni si preannunciano piuttosto duri per gli attaccanti che se lo troveranno davanti.

L’ascesa di Rugani è stata fulminea. Sguardo in avanti ma piedi ben saldi in terra: il ventenne difensore dell'Empoli ha tutto per sfondare, tanto dal punto di vista tecnico-tattico-atletico quanto da quello caratteriale. "Alcune volte i sogni diventano realtà. Serve impegno e fiducia", spiega in esclusiva a UEFA.com.

UEFA.com: In un anno da giocatore sconosciuto al grande pubblico a uno dei migliori prospetti italiani ed europei: cosa ci racconti del tuo 2014?

Daniele Rugani: Sono stati dodici mesi veramente belli e pieni di grandi soddisfazioni. Con l’Empoli siamo stati promossi in Serie A, che è il sogno di ogni ragazzino, ho esordito nel massimo campionato e sono stato convocato dalla nazionale maggiore. È stato davvero un anno da incorniciare, pieno di traguardi raggiunti a livello personale e di gruppo. Io lo considero però un punto di partenza, perché spero di riuscire a continuare così e a fare sempre meglio: ora sembra che vada tutto bene e che io sia diventato bravo, ma di certo non dimentico che un anno fa ero davvero uno sconosciuto. Con il lavoro e con la voglia di migliorarmi ho dimostrato prima a me stesso e poi agli altri che è possibile raggiungere traguardi importanti.

UEFA.com: Con l’Empoli stai vivendo qualcosa di magico: dove può arrivare la tua squadra?

Rugani: Non so esattamente quale possa essere il vero obiettivo, di certo sarà fondamentale mantenere lucidità e umiltà da qui alla fine del campionato. Abbiamo ottenuto alcuni risultati utili consecutivi, ma non per questo dobbiamo cambiare atteggiamento. Dobbiamo rimanere sempre l’Empoli a prescindere dai risultati: ci saranno momenti positivi e altri più difficili, ma dobbiamo rimanere sempre noi stessi, consapevoli che l’anno scorso eravamo in Serie B e due anni fa quasi in Lega Pro. Dobbiamo ricordarci chi siamo e da dove veniamo, e ogni volta che scendiamo in campo dobbiamo cercare di metterci qualcosa in più dei nostri avversari in termini di aggressività, concentrazione, organizzazione, umiltà e sacrificio.

UEFA.com: In campo l’Empoli dimostra sempre grande organizzazione, e questo depone solitamente a favore dell’allenatore. Cosa pensi di Maurizio Sarri? 

Rugani: Molti dei meriti di questo nostro periodo positivo sono del mister, è stato lui a dare un’identità ben precisa alla nostra squadra: in campo tutti i giocatori sanno quello che devono fare. Lui è un martello, soprattutto con noi difensori, cura in maniera maniacale la fase difensiva. Mister Sarri è preparato, carismatico e capace di far migliorare i suoi giocatori: mi ritengo molto fortunato di poter lavorare con lui. Il mister ce lo ripete sempre, e noi ne siamo consapevoli: le nostre possibilità di fare risultato e di centrare la salvezza dipendono molto dalla nostra solidità difensiva, che è data da noi difensori ma anche dal lavoro di tutta la squadra.

UEFA.com: Sarri sostiene sempre che tu sia una persona più matura rispetto alla tua età. Quali sono i segreti nella crescita di Daniele Rugani?

Rugani: Io veri segreti non ne ho, e sono come vengo solitamente descritto, un ragazzo che ha voglia di migliorare, umile ma allo stesso tempo ambizioso. Quando raggiungo un traguardo, o quando ottengo una soddisfazione personale, tendo comunque sempre a vedere l’aspetto “negativo” di ciò che ho fatto, l’errore più della giocata fatta bene, e questa è un po’ la mia caratteristica principale: sono un po’ maniacale nel cercare di correggere i miei difetti e questo, assieme al fatto che mi ritrovo in una società fantastica e con un allenatore fenomenale, mi ha permesso di migliorare molto.

UEFA.com: Se parli di ambizioni e miglioramenti, allora non possiamo non toccare il tema del tuo futuro. Che la Juve ti rivoglia in squadra non è un segreto: tu che ne pensi? Ti senti pronto per un ulteriore grande salto?

Rugani: Sinceramente sono onorato di quest’attenzione, credo che farebbe piacere a chiunque essere accostato alla Juventus. Detto questo, io ho solo 20 anni e devo dimostrare ancora tanto. Spero un giorno di essere abbastanza bravo da potermela meritare, però prima devo lavorare ancora molto. Io ho voglia di lavorare e di migliorare, e se un giorno mi dovesse capitare di giocare in una squadra del genere, ne sarei davvero felice.

UEFA.com: Ci fai una lista dei tre momenti più belli che hai vissuto quest’anno?

Rugani: Il più emozionante in assoluto è stato il mio primo gol in Serie A a Cesena, quando abbiamo pareggiato 2-2 collezionando il primo punto in campionato. Poi metto la convocazione con la nazionale maggiore e infine l’esordio con l’Empoli in Serie A, quando abbiamo perso 2-0 contro l’Udinese: è stato un momento speciale per tutta la squadra, per molti di noi era il debutto assoluto in Serie A e si respirava una tensione tutta particolare.

UEFA.com: Passiamo ora a parlare di nazionale. A marzo hai debuttato nell’Under 21 contro l’Irlanda del Nord, a ottobre hai ricevuto la prima convocazione di Antonio Conte per quella maggiore. Come ti spieghi una crescita così fulminea?

Rugani: Sinceramente non lo so, forse per qualche motivo ho colpito il mister. Come ti dicevo prima, per me questo è un punto di partenza e non di arrivo: è stata una cosa bellissima, ma sono consapevole che rimanere in nazionale maggiore è difficile, vi giocano campioni che militano in Serie A da dieci anni e che hanno partecipato a Mondiali ed Europei, io invece ho iniziato da poco e ho ancora tutto da imparare. Vale lo stesso discorso che ho fatto per la Juventus: spero un giorno di essere migliorato al punto da potermela meritare, e con questa ambizione lavoro oggi per un giorno potere essere a quel livello.

UEFA.com: Che il Ct Antonio Conte ti stimi è cosa nota, visto che fu lui a volerti alla Juventus dopo averti visto giocare al torneo di Viareggio. Pensi che questo ti possa aiutare a debuttare presto con gli Azzurri?

Rugani: Non lo so, di certo mi farebbe piacere ma io ci penso poco. Se dovesse capitare sarei il ragazzo più felice del mondo, ma so quali sono gli step da fare e qual è la palestra nella quale allenarmi e migliorare, quindi sono tranquillo e rimango concentrato su queste cose. La nazionale per me è più un sogno, che un giorno spero però di meritare.

UEFA.com: Un sogno che, a meno di grandi sorprese, si dovrebbe realizzare è quello che ti vedrà protagonista con l’Under 21 agli Europei 2015 in Repubblica Ceca. Dove può arrivare la nazionale di mister Di Biagio?

Rugani: Siamo capitati in un girone difficilissimo e quindi non sarà facile, però è un torneo al quale teniamo tantissimo. Sarebbe bellissimo qualificarci per le Olimpiadi, e parteciparvi sarebbe una cosa che capita solo una volta nella vita. È un’occasione irripetibile e ce la metteremo tutta per coglierla. Secondo me ce la possiamo giocare con tutti, ovviamente non partiamo come favoriti ma possiamo di certo dire la nostra, e probabilmente lo faremo.

UEFA.com: All’orizzonte c’è anche UEFA EURO 2016 in Francia. Al momento del torneo avrai quasi 22 anni: cosa si prova all’idea di poter partecipare a un torneo del genere?

Rugani: Sarebbe un sogno, e alcune volte i sogni diventano realtà. Serve impegno e fiducia, e bisogna fare di tutto perché queste possibilità si avverino. Nel mio caso è già accaduto per diverse altre cose, quindi continuerò a sognare e a lavorare perché i miei sogni diventino un giorno realtà.

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